Lavoro: deputati Pd, liberta' voto sarebbe attacco al partito

Domenica, 21 Settembre 2014
- Roma, 21 set. - "La liberta' di voto in parlamento sul lavoro, ventilata anche dall'ex segretario Pierluigi Bersani, sarebbe un attacco al partito. In direzione si discute, ci si confronta anche aspramente, ma una volta che viene indicata una strada, tutto il partito ha il dovere di seguirla". E' quanto dichiarano i deputati del Partito democratico Lorenza Bonaccorsi, Federico Gelli ed Ernesto Magorno. "Invocare continuamente la liberta' di coscienza - spiegano i parlamentari - significa mettere in discussione i fondamenti delle regole democratiche del Pd: la riforma del lavoro e' un punto qualificante e fondamentale dell'azione del governo guidato dal segretario del Pd, sarebbe singolare se a cercare di frenarla o di smontarla fossero proprio i parlamentari democratici. In passato, ad esempio sulla mozione per il ritorno al Mattarellum proposta da Roberto Giachetti, pur essendoci nel Pd molti in accordo con la proposta, fu comunque seguita l'indicazione del partito di non sostenerla. Chi all'epoca era maggioranza e oggi e' in minoranza, a seguito della schiacciante vittoria di Matteo Renzi alle primarie, confermata anche dalle elezioni europee, ha il dovere di comportarsi nella stessa maniera". .

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