Alluvione, Ammortizzatore Unico a maglie larghe

Venerdì, 16 Giugno 2023
I chiarimenti in un documento dell’Inps. Irrilevante la circostanza che la sede di lavoro si trovi all’interno o al di fuori dei comuni alluvionati per i lavoratori dipendenti residenti o domiciliati.

Per i residenti o domiciliati nei comuni alluvionati la sede di lavoro è irrilevante ai fini della concessione dell’ammortizzatore sociale unico. A nulla rileva, infatti, il fatto che la sede di lavoro si trovi all'interno o al di fuori dei territori alluvionali. Lo rende noto l'Inps nel messaggio n. 2215/2023 in cui detta ulteriori chiarimenti in merito alla nuova misura emergenziale introdotta dal dl n. 61/2023 per ristorare i lavoratori dipendenti coinvolti negli eventi alluvionali del 1° maggio 2023.

Ammortizzatore Unico

Lo strumento riconosce un trattamento mensile pari al massimale Cig (cioè 1.321,53 euro) sia per lo stop dell'attività d'impresa (l'indennità ai lavoratori può spettare al massimo per 90 giorni) sia per l'impossibilità del lavoratore di recarsi al lavoro (l'indennità ai lavoratori può essere riconosciuta al massimo per 15 giorni). Da ieri i datori di lavoro possono fare domanda all'Inps del nuovo ammortizzatore unico, per entrambe le tutele, con rifermento al periodo di tutela dal 2 maggio al 31 agosto. L'Inps ha fornito chiarimenti in merito con la Circolare n. 53/2023.

Dal 2° maggio 2023

Un primo chiarimento Inps riguarda il «momento temporale» in cui, ai fini dell'ammissione alla tutela, i lavoratori devono essere residenti ovvero domiciliati ovvero risultare alle dipendenze di un datore di lavoro con la sede legale od operativa in uno dei territori indicati nell'allegato 1 al decreto legge 61/2023. Poiché il 1° maggio è un giorno festivo, precisa l'Inps, tale data deve intendersi differita al primo giorno lavorativo successivo, quindi al 2 maggio.

La sede legale

Ai fini dell'accesso all'ammortizzatore unico per l'impossibilità a prestare attività lavorativa, in quanto svolta presso datori di lavoro con sede legale e/o unità operative ubicate in uno dei comuni alluvionati, l'Inps precisa, in secondo luogo, che l'impossibilità conseguente agli eventi straordinari atmosferici non deve intendersi riferita a tutto e l'intero complesso aziendale, ma è sufficiente che riguardi soltanto un settore o singola fase o attività del processo produttivo. Ricorrendo ciò, l'ammortizzatore unico può essere richiesto dai datori di lavoro per massimo 90 giornate, da collocare nell'arco temporale che va dal 2 maggio al 31 agosto.

Residenti nei Comuni Alluvionati

Infine spiega che se il sostegno viene erogato ai lavoratori dipendenti impossibilitati a recarsi al lavoro la tutela spetta a quelli residenti o domiciliati, alla data del 2 maggio, in uno dei comuni alluvionati a prescindere dalla circostanza che l'attività lavorativa si svolga all'interno o al di fuori dei territori compresi nell'allegato 1 al decreto legge 61/2023. Ricorrendo ciò, l'ammortizzatore unico può essere richiesto sempre dai datori di lavoro, ma a beneficio dei lavoratori dipendenti, per massimo 15 giornate, da collocare sempre nell'arco temporale che va dal 2 maggio al 31 agosto.

Documenti: Messaggio Inps 2215/2023

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