Addio da marzo all'assegno familiare a carico dei comuni. Lo rende noto l'INPS nella Circolare n. 27/2022 in cui spiega che la misura è stata abrogata nell'ambito della riforma dell'assegno unico e pertanto sarà corrisposta solo per i mesi di gennaio e febbraio 2022. Continua ad essere erogato, invece, l'assegno di maternità che nel 2022 sale a 354,73€ al mese (348,12 euro nel 2021) sempre per cinque mensilità.
Stop all'assegno familiare
La Circolare segue il comunicato del 17 gennaio 2022 del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha adeguato all'inflazione (+1,9%) le prestazioni sociali erogate dai Comuni per l'anno corrente. In sostanza l'assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori a carico di cui all'articolo 65 della legge n. 448/1998 per i mesi di gennaio e febbraio agli aventi diritto nel 2022 vale 147,9€ al mese (145,14€ nel 2021) e può essere concesso in presenza di un ISEE non superiore a 8.955,98€. Da marzo l'assegno cessa di essere corrisposto in quanto assorbito dall'assegno unico.
Resta la maternità Comunale
L'assegno mensile di maternità concesso dai Comuni, invece, non è stato abrogato (si può cioè cumulare con l'AUUF) e spetta, invece, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti nell'anno di riferimento alle madri prive di tutela previdenziale obbligatoria. La prestazione nel 2022 vale 354,73€ al mese (348,12 euro nel 2021) per cinque mensilità, può essere conseguita previa domanda al Comune entro sei mesi dalla data del parto a condizione che il valore Isee del nucleo familiare non risulti superiore a 17.747,58 euro.
Documenti: Circolare Inps 27/2022