Sono 5,7 milioni le domande di Assegno unico universale presentate all'Inps nel primo semestre 2022, relative a circa 9,1 milioni di figli. In termini medi, l'Istituto di previdenza ha pagato (per il trimestre marzo-maggio) più di 1 miliardo di euro al mese a favore di 7,5 milioni di figli, appartenenti a 4,7 milioni di famiglie. E’ la fotografia scattata dall’Inps nel primo osservatorio statistico sull'Auu in cui mostra come nel primo trimestre di competenza l'importo medio mensile per richiedente sia risultato pari a 232 euro e sia stato pagato in media per 1,6 figli per ciascun richiedente mentre l’importo per ciascun figlio è risultato, sempre in media, di 144€.
Nell’Osservatorio vengono messe in evidenza le differenze territoriali in termini di take up regionale rispetto al numero di residenti Istat con età inferiore a 21 anni: includendo nei dati relativi alle domande presentate anche i minori dei nuclei che percepiscono il Reddito di Cittadinanza, le regioni con i take maggiori sono quelle del Sud (la Calabria e la Sicilia raggiungono l’89%), mentre al Centro e al Nord si registrano i take up più bassi (il valore minimo pari al 73% si riscontra in Liguria). In merito agli importi erogati nel primo trimestre di competenza dell’Auu, in termini medi mensili sono stati erogati assegni per più di 1 miliardo di euro al mese a circa 4,7 milioni di richiedenti con riferimento mediamente a 7,5 milioni di figli al mese.
Isee
Circa il 45% dei figli pagati appartiene a nuclei con Isee inferiore ai 15.000€, e quindi percepisce il massimo del beneficio, mentre più del 20% dei figli appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato Isee e quindi percepisce l’importo minimo.
Con riferimento ai pagamenti di competenza del mese di maggio, l’importo medio per figlio va da circa 50€, per chi non presenta ISEE o supera i 40.000€, a poco più di 190€ per le classi di Isee fino a 15.000€. Nel mese di maggio, la concentrazione di importi più elevati si ha al Sud (il valore massimo pari a 168€ per ciascun figlio si registra in Calabria) mentre gli importi meno consistenti si registrano al Centro e al Nord (il valore minimo si registra in Liguria ed in Valle d’Aosta dove per ciascun figlio si ha in media un importo mensile per figlio pari a 135€).
L'importo per ciascun figlio invece è risultato, sempre in media, di 144 euro. Circa il 45% dei figli pagati appartiene a nuclei con Isee inferiore ai 15.000€, e quindi percepisce il massimo del beneficio, mentre più del 20% dei figli appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato Isee e quindi percepisce l'importo minimo.
Nel mese di maggio, la concentrazione di importi più elevati si ha al Sud (il valore massimo pari a 168 per ciascun figlio si registra in Calabria) mentre gli importi meno consistenti si registrano al Centro e al Nord.