M5S: blog Grillo, si' nei Tg, no nei talk show che disinformano

Mercoledì, 24 Settembre 2014
- Roma, 24 set. - Continua il divieto per i 5 stelle ad andare nei talk show perche' "andarci significa dargli audience, forza e collaborare alla disinformazione". Lo ribadisce il blog di Beppe Grillo pur precisando che il divieto vale per i talk ma non per i telegiornali. E' il senatore 5 stelle Alberto Airola a firmare il post dal titolo: 'Tv si' Tv no - parte 1: i talk show no': "Vorrei fare una riflessione personale anche alla luce della mia esperienza professionale nel settore dell'informazione e di quella da parlamentare - scrive Airola che e' componente della commissione di Vigilanza Rai - molti di voi si chiedono come mai si sia deciso di non comparire in Tv. In primis chiariamo: non andare in Tv significa non andare nei talk show, siamo invece (per quanto possibile) presenti nei Tg". "Il problema - spiega - parte da due domande: perche' ci sono cosi' tanti talk show in tv? E perche' siamo poco presenti nei tg? Alla prima domanda la risposta e' semplice: i talk sono tanti perche' questo sistema politico e governativo si regge grazie alle insignificanti chiacchiere che oramai saturano l'etere televisivo senza mai chiarire al cittadino i veri problemi da affrontare e le soluzioni proposte. In gergo si chiama 'rumore': una miriade di parole e a volte schiamazzi che si sovrappongono, che non sono dibattito politico ma show, finalizzato a creare ancor piu' confusione sui temi e scatenare un tifo da stadio tra i 'contendenti'. Lo sapete anche voi, non c'e' bisogno che mi dilunghi". Sim (Segue) M5S: blog Grillo, si' nei tg no nei talk show che disinformano (2)= - Roma, 24 set. - "In genere a questo punto - prosegue Airola sul blog di Grillo - mi si dice che e' vero quello che dico ma troppi italiani guardano solo la tv e quindi bisogna andarci lo stesso. Capisco molto bene il problema e vi prego di continuare a leggere. Anche gli spazi di dialogo diciamo 'piu' equilibrati' non possono (per varie questioni di share e tempi del mezzo televisivo) approfondire adeguatamente le problematiche del paese e quindi restano sempre a un livello superficiale e non bastano due slogan e quattro parole per spiegare come affrontare questa crisi economica, politica e culturale, allora ecco che il TALK in realta' non serve a informare, al limite sembra una forma di intrattenimento (non a caso si parla di infotainement un mix di informazione e intrattenimento) dove si scatenano piu' istinti che ragionamenti, con contenuti superficiali e generici. Questi diventano quindi luoghi della TV predisposti al tifo come un'arena dove incanalare rabbia e frustrazione del cittadino per poi disinnescarle definitivamente". "Andarci significa dargli audience, forza e collaborare alla disinformazione. Inoltre i talk 'meno peggio' - prosegue - li guardano coloro che gia' conoscono il M5S e non si raggiunge comunque chi non sa nulla di noi, dovremmo andare da Giletti e dalla D'Urso ma come si fa a parlare con tali personaggi? Con Giletti che grida a Carla Ruocco che dovevamo fare l'accordo col PD? Ma come si permette di sbroccare cosi'? Lo dicesse alla Moretti in spiaggia, e lasciasse il servizio pubblico a chi lo sa fare. Oppure vedere Fazio come uno zerbino mentre la Boldrini ci da impunemente degli eversivi e potenziali stupratori? Non va bene per niente. Per farci vedere da chi non ci conosce bisogna passare le giornate in tv: la mattina fare un salto a Coffe Break e non dimenticare Agora', poi L'Aria che Tira... al pomeriggio c'e' il crogiuolo di appuntamenti non proprio politici da La Vita in Diretta a l'Arena di Giletti la domenica, senza dimenticare l'Annunziata In ½ ora... Dopo aver partecipato a 8e1/2 con la Gruber o da Floris a Diciannoveequaranta la sera poi il fenomeno esplode: DiMartedi'/Ballaro', La Gabbia, Servizio Pubblico, Vespa, Matrix, Virus, Tg3 Linea notte (in genere si ciancia fino all'una di notte) e via cosi'... Non basta andare in quei due o tre talk, per contrastare veramente la disinformazione bisogna fare i conti con dodici ore di palinsesto per almeno 7 canali tv, si deve passare la vita lavorativa in TV invece di provare a bloccare in aula e in commissione al Parlamento le porcate che producono le larghe intese, e' per questo che ci avete eletto? O e' per uniformarci agli altri politici: vincere perche' si ha la battuta pronta anche se non si argomenta, ubriacando di slogan gli italiani? A me sembra che si voglia vedere la squadra M5S che fa goal quando una Picierno o Bonafe' qualsiasi sparano una cazzata. Lo possiamo anche fare ma la cosa finisce li', non cambia ne' la politica ne' gli italiani. [continua...]".

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