Pd: Renzi, Grillo e Berlusconi marciano su Roma? Noi governiamo

Sabato, 17 Maggio 2014
- Reggio Emilia, 17 mag. - "Oggi Berlusconi e Grillo si sono rinfacciati la marcia su Roma. 'No no la faccio io'". Cosi' Matteo Renzi in un comizio a Modena. Bene, ha proseguito il presidente del Consiglio, facciano pure la marcia su Roma, "se si incontrano all'autogrill mentre fanno la marcia, forse si chiariscono e ci lasciano governare". Durante un comizio a Reggio Emilia, Matteo Renzi si e' rivolto ad alcuni militanti del Pd che discutevano con un piccolo gruppo di contestatori in piazza: "Non rispondete alle provocazioni. Nelle prossime settimane, il Pd sara' sempre piu' oggetto di provocazioni, noi risponderemo con il sorriso perche' cambieremo le cose anche per loro". Nel giorno del nuovo attacco di Beppe Grillo, Renzi non ha replicato direttamente all'accusa del leader Cinquestelle. Ma si e' limitato a ripetere che, a suo avviso, "Grillo e Berlusconi sono molto piu' simili di quello che appaiono". Oggi hanno discusso su Hitler e sulla marcia su Roma, ha continuato parlando dei suoi avversari, "devono avere dei problemi". Nel suo intervento Renzi ha insistito molto sull'importanza di ritrovarsi in piazza. "Non serve contarci per sapere quanti siete", ha detto alla piazza piena, "contate quanti erano da Grillo e moltiplicate per due". "Stare in piazza", ha continuato, significa "dare l'idea di comunita'". "Noi non siamo semplicemente la gente, ma un popolo", ha proseguito. In una piazza Tricolore gremita, tante le bandiere del Pd, ma anche uno striscione dei coordinamenti lavoratori esodati Reggio Emilia: 'Ci volevate sotto i ponti, ci troverete sopra i tetti'. "Il 25 maggio si vota innanzitutto per i Comuni, ci sono 27 capoluoghi. L'altra volta e' finita 14 a 13 per noi. Chiedo al Pd di mettersi in gioco per avere 20 per noi", ha detto Matteo Renzi. Il premier ha iniziato il suo intervento ringraziando, per il "suo lavoro per il Paese e la sua pazienza", Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed ex sindaco di Reggio Emilia (in compagnia del quale e' arrivato a piedi in piazza e che ha definito "fratello maggiore"). "Auguriamo ai nostri sindaci di essere sempre inquieti", ha detto rivolgendosi ai candidati sindaci nel Reggiano, presenti sul palco. Fare il sindaco, ha aggiunto, ricordando la sua esperienza, "non significa essere primo cittadino, ma ultimo cittadino". "I fischi li fa chi non ha idee: noi abbiamo idee, speranze e sogni". Cosi' Matteo Renzi, parlando della contestazione all'inno d'Italia durante la finale di Coppa Italia, durante un comizio a Modena. "Svolgeremo anche questa funzione sociale di accogliere il vostro fischio e trasformarlo in canto di speranza", ha aggiunto il premier mentre dalla folla in piazza si levavano i fischi dei comitati degli alluvionati. .

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