E' possibile continuare a lavorare fino all'apertura della finestra mobile oppure è necessario dare le dimissioni prima del perfezionamento dei requisiti per accedere alla pensione?
Sono questi alcuni dei quesiti che ci pongono i nostri lettori. A dire il vero ad oggi con l'entrata in vigore della riforma Fornero i lavoratori che continuano ad avere questo problema sono solo poche categorie. Il DL 201 2011 ha infatti disapplicato il regime delle finestre mobili di accesso con riferimento a tutti coloro che maturano i nuovi requisiti per il diritto a pensione ai sensi della disciplina contenuta nel DL 201. Per chi si trova in questa condizione la pensione decorrerà il primo giorno del mese successivo alla data della maturazione dei requisiti.
Solamente alcune categorie di lavoratori subiscono ancora il regime delle finestre mobili pari a 12 o 18 mesi (a seconda se dipendenti o autonomi). Si tratta in particolare delle lavoratrici che scelgono per la liquidazione dell'assegno pensionistico con il sistema di calcolo totalmente contributivo ai sensi della legge 243/2004 e dei lavoratori addetti a mansioni particolarmente faticosi e usuranti (Dlgs 67 2011), oltre che i lavoratori salvaguardati.
E' bene quindi ricordare che nel periodo di finestra mobile non bisogna necessariamente lavorare. Tuttavia il lavoratore, qualora scelga di dimettersi prima dell'apertura della finestra di decorrenza, rimarrà senza stipendio e senza pensione fino all'apertura della finestra stessa.
L'esempio che può essere fatto è quello di una lavoratrice che ha perfezionato nel dicembre 2013 i 57 anni e 3 mesi di età unitamente a 35 anni di contributi. In tal caso la signora può anche dimettersi dal lavoro senza perciò perdere il diritto a pensione. Tuttavia rimarrà senza stipendio e senza pensione sino all' apertura della sua finestra di decorrenza fissata per il 1° gennaio 2015.