Previdenza Cooperativa sarà aperto a tutti i settori ed imprese cooperative e farà riferimento a tutti i contratti nazionali di lavoro sottoscritti da Confcooperative, Legacoop e Agci con Cgil, Cisl e Uil. La fusione è stata annunciata, al termine delle tre assemblee dei delegati che, a FICO Eataly World, hanno approvato il progetto, lo statuto e il regolamento elettorale del nuovo fondo.
La fusione crea valore in termini di efficienza, per assicurare ai lavoratori aderenti prestazioni ancora più sicure e vantaggiose e ampliare ulteriormente il bacino degli iscritti. L’obiettivo è quello di rilanciare il ruolo della previdenza complementare come secondo pilastro pensionistico. Infatti, le economie di scala che i tre fondi otterranno dalla fusione in Previdenza Cooperativa comporteranno, si stima, una diminuzione tra il 5% e il 10% delle principali voci di spesa di gestione, grazie alla razionalizzazione dei servizi e alla rinegoziazione con i fornitori e i gestori finanziari. Renderà inoltre possibile allocare meglio le risorse, consolidare gli assetti organizzativi e strategici e rispondere all’ampia domanda potenziale di previdenza integrativa ancora non soddisfatta nel mondo cooperativo.
L’unificazione attua l’accordo interconfederale del 21 febbraio 2017, e verrà ora comunicata alla Covip. Alla data di efficacia, tra circa tre mesi, gli iscritti a Cooperlavoro, Previcooper e Filcoop diverranno automaticamente iscritti di Previdenza Cooperativa, mantenendo senza alcun onere, tra le altre, le anzianità di iscrizione maturate nei fondi di origine, i requisiti di partecipazione, le posizioni individuali accumulate e il medesimo comparto di investimento. Il nuovo consiglio di amministrazione transitorio porterà a fine anno all’elezione dei nuovi organi statutari di Previdenza Cooperativa.
"È un accordo epocale nelle relazioni tra associazioni datoriali e sindacali. Nell’Italia in cui tutti si dividono oggi scriviamo una pagina di storia - sostiene Maurizio Gardini, presidente Confcooperative e Alleanza Cooperative Italiane -. Il fondo unico è uno strumento prezioso a disposizione dei lavoratori delle cooperative italiane a cui vogliamo garantire, attraverso il secondo pilastro previdenziale, un futuro con maggiori sicurezze".
"Oggi compiamo un passo concreto per realizzare, grazie al percorso unitario che abbiamo avviato, due obiettivi di grande rilievo: offrire ai soci e alle socie delle cooperative un solido pilastro previdenziale, capace di garantire anche performance migliori, e rendere possibile che parte di queste risorse vengano investite nell’economia reale, affiancando anche le cooperative nella realizzazione dei progetti per lo sviluppo del Paese": così Mauro Lusetti, presidente Legacoop e copresidente Alleanza Cooperative.