Procura Milano: Bruti 'caccia' Robledo dal pool anticorruzione

Venerdì, 03 Ottobre 2014

- Milano, 3 ott. - Riparte lo scontro a Milano tra il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati e il suo 'aggiunto' Alfredo Robledo. Il primo ha tolto infatti al secondo la delega a capo del dipartimento anticorruzione, che ha avocato a se, e lo ha assegnato provvisoriamente al pool esecuzione delle pene. La decisione rientra nei poteri concessi dalla legge al procuratore capo ma in passato nessuno li aveva esercitati.

E lo stesso Bruti non ha esitato a farlo notare: "Sono il procuratore e, dopo quello che e' successo davanti al Csm e visti i contrasti che ci sono e che ci sono stati, ho deciso di prendere questa decisione". Il procuratore contesta al suo vice inoltre una generale ritrosia nel fornirgli informazioni sulle indagini che stava conducendo e alcuni episodi specifici di cattiva conduzione dell'ufficio.

Secondo Bruti, Robledo non gli avrebbe garantito un flusso di informazioni trasparente e continuo sulle indagini che stava svolgendo. Inoltre, tra gli episodi specifici, avrebbe sbagliato a far condurre le indagini sugli agenti della Polfer di Lambrate accusati di irregolarita' nelle operazioni anti - droga dai carabinieri e non dallo stesso corpo a cui appartenevano i poliziotti indagati, come di prassi accade.

Sul 'tavolo', Bruti mette anche il procedimento in cui 4 banche estere erano accusate di truffa ai danni del Comune di Milano. Il 3 luglio scorso Bruti aveva fatto pervenire a Robledo una lettera in cui gli chiedeva tutti gli atti del processo "per procedere a un esame dei vari aspetti dell'indagine". In appello, banche e dipendenti degli istituti di cre

I due magistrati sono da tempo al centro di una lunga battaglia che nei mesi scorsi che e' sfociata in un esposto al Csm da parte di Robledo che aveva contestato al suo capo di aver violato i criteri nell'assegnazione dei procedimenti. Ad Alfredo Robledo resteranno le indagini in corso in materia di corruzione di cui e' titolare o co-assegnatario.

Bruti, in una mail inviata ai suoi collaboratori per spiegare la decisione, fa riferimento a un "provvedimento debitamente motivato trasmesso al consiglio giudiziario e al Csm e ai procuratori aggiunti interessati in base all'articolo 1 comma 4 decreto legislativo 106 del 2006 e al punto 11 dei vigenti criteri di organizzazione dell'ufficio". Sempre in questa circolare, Bruti informa che il procuratore aggiunto Nunzia Gatto passa dal ruolo di capo del pool esecuzione delle pene al posto del collega Nicola Cerrato al vertice del pool ambiente e salute.

Robledo viene provvisoriamente messo da Bruti al posto della Gatto. Tra le indagini che Robledo manterra', ci sono quelle sui rimborsi regionali, sulla Sea e sulla Lega. La 'guerra' che aveva visto protagonisti i due magistrati nei mesi scorsi si era chiusa con il Csm che aveva trasmesso alla Procura generale della Cassazione la valutazione di alcuni profili di entrambi i magistrati. Il nuovo Csm, che si e' appena insediato, dovra' ora esprimersi anche sulla decisione con la quale Bruti ha di fatto, esautorato Robledo dalla guida del pool anticorruzione.

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