Via libera all'indennità a favore dei lavoratori in somministrazione della sanità. Nella Gazzetta ufficiale n. 44 del 22 febbraio è stato infatti pubblicato il decreto del ministero della sanità 30 novembre 2021 che definisce l'importo e le modalità di erogazione dell'indennità una tantum «connessa all'emergenza epidemiologica in atto, da riconoscersi ai lavoratori in somministrazione del comparto sanità in servizio alla data del 1° maggio 2021». Gli interessati riceveranno 791,76€ per una dotazione complessiva di otto milioni di euro.
Le regioni assegneranno alle aziende e agli enti del sistema sanitario le risorse per la remunerazione dei lavoratori in somministrazione. Aziende ed enti, quindi, provvederanno a trasferire i relativi importi alle agenzie di somministrazione titolari dei contratti. Queste ultime erogheranno le indennità agli operatori entro massimo trenta giorni dalla ricezione degli importi e alla rendicontazione entro quindici giorni delle risorse trasferite. Ciascun lavoratore provvederà a rilasciare «idonea quietanza comprovante la ricezione dell'indennità percepita».
In allegato al decreto sono quindi riepilogati i numeri dei lavoratori in somministrazione nella sanità al 1° maggio 2021 e le relative risorse da trasferire per ciascuna ragione. Le regione che riceverà il maggior numero di risorse (1,8 milioni di euro) è la Lombardia perchè ha in dote il più alto numero di lavoratori somministrati in tutta Italia: ben 2.294. Al secondo posto la Toscana, con 1.062 operatori, seguita da Campania (1.039), Piemonte (1.004) e Abruzzo (878). Fanalino di coda, invece, le Marche (solo 7 lavoratori in somministrazione nella sanità) e il Molise (11 lavoratori in somministrazione).