I lavoratori pubblici in malattia dovranno essere reperibili al proprio domicilio nelle stesse fasce orarie previste per i lavoratori dipendenti del settore privato. E cioè dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 di tutti i giorni, compresi domeniche e festivi. Lo rende noto l’Inps con messaggio n. 4640/2023 in cui spiega che ha stabilito il Tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio n. 16305/2023, pubblicata il 3 novembre 2023.
Con la predetta sentenza il TAR del Lazio ha annullato il decreto ministeriale n. 206/2017 che regola le fasce orarie di reperibilità per i dipendenti pubblici in malattia, ritenendolo in contrasto con il principio di armonizzazione tra privato e pubblico, oltreché rispetto a fondamentali precetti di rango costituzionale. Per i dipendenti pubblici, le fasce orarie sono fissate tra le ore 9:00 e le 13:00, e tra le ore 15:00 e le 18:00, mentre per i lavoratori privati tra le ore 10:00 e le 12:00, e tra le ore 17:00 e le 19:00. Da queste differenze è nato il ricorso, secondo cui la diversità delle fasce orarie è ritenuta una violazione dei principi di uguaglianza e ragionevolezza sanciti dagli articoli 3 e 97 della Costituzione oltre che del principio di armonizzazione contenuto nell’articolo 55-septies, comma 5-bis, del D.lgs n. 165/2001. Il TAR ha riconosciuto la fondatezza del ricorso, osservando che il regolamento ministeriale non ha raggiunto l’obiettivo di armonizzare le disposizioni tra i settori pubblico e privato.
L’Inps, pertanto, spiega che nelle more dell’emanazione di un nuovo decreto ministeriale (o dell’eventuale riforma della sentenza n. 16305/2023 del TAR Lazio le visite mediche di controllo domiciliare anche per i dipendenti pubblici in malattia si terranno tra le 10 e le 12 e tra le 17 e le 19 di ogni giorno, compresi domenica e festivi.