Con la legge di stabilità tornano le promozioni e gli scatti automatici di stipendio legati all'anzianità di servizio promessi dal Governo a militari e Forze di Polizia.
Kamsin L'articolo 1, commi 254-256 della legge 190/2014 confermano, da un lato, il blocco economico della contrattazione e dall'altro l'allentamento degli scatti di anzianità per il personale contrattualizzato. Tra le varie novità introdotte dalla manovra c'è, infatti, in primo luogo, la proroga fino al 31 dicembre 2015 del blocco economico della contrattazione nel pubblico impiego, già previsto fino al 31 dicembre 2014 dalla normativa vigente, con conseguente slittamento del triennio contrattuale dal 2015-2017 al 2016-2018.
Dall'altro viene prorogato, altresì, fino al 31 dicembre 2015 il blocco degli automatismi stipendiali per il solo personale non contrattualizzato, (cioè dei docenti e dei ricercatori universitari, del personale dirigente della Polizia di Stato e gradi di qualifiche corrispondenti, dei Corpi di polizia civili e militari, dei colonnelli e generali delle Forze armate, del personale dirigente della carriera prefettizia, nonché del personale della carriera diplomatica) ferma restando l’esclusione dei magistrati. Per tutti gli altri dipendenti pubblici, quindi, pur rimanendo bloccato per un altro anno il rinnovo del contratto nella sua parte economica, riprenderà, almeno, la dinamica legata alla carriera permettendo agli stipendi di salire nel caso in cui siano previsti scatti automatici o nel caso di promozioni di carriera.
Tra le altre misure restrittive c'è, poi, la previsione che sarà rinviato il pagamento dell'indennità di vacanza contrattuale fino al 2018. Il ddl proroga, infatti, l’efficacia della norma introdotta con la legge 147/2013 secondo la quale l'indennità di vacanza contrattuale (ossia l’incremento provvisorio della retribuzione che interviene una volta scaduto il contratto collettivo nazionale, in assenza di un suo rinnovo e finché questo non sia rinnovato) da computare quale anticipazione dei benefici complessivi che saranno attribuiti all'atto del rinnovo contrattuale sia quella in godimento al 31 dicembre 2013. Una norma, inoltre, introduce il divieto di cumulo dei trattamenti accessori del personale non appartenente al ruolo sanitario di livello dirigenziale del Ministero della sanità.
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