Riforme: Di Maio, impegni scritti? Ridicolo

Lunedì, 07 Luglio 2014
- Roma, 7 lug. - "Quando ho sentito Guerini, ed e' una questione di serieta', abbiamo fissato ora, data e luogo". Prima che arrivasse la 'disdetta' da parte Pd, cosi' parlava Luigi Di Maio a 24 Mattino su Radio 24. Alle richieste del Pd di firmare prima un documento di impegno sui dieci punti chiesti da Renzi, Di Maio ha obiettato che "stiamo rasentando il ridicolo. Ho gia' risposto con un'intervista al Corriere della Sera, il documento scritto non e' un metodo per ottenere una legge elettorale degna di questo nome". "Credo che l'incontro ci sara', al di la' delle metodologie delle risposte", considerava l'esponente M5S. Al di la' della questione dell'incotro, ormai saltato almeno per oggi, queste sono state le indicazioni sul metodo da parte di Di Maio: "La nostra piu' grande apertura e' l'inizio di questo tavolo di confronto. Abbiamo dimostrato una buona volonta' per discutere e pianificare un percorso. Poi, nei singoli punti il dibattito diventa un po' noioso. La legge elettorale non e' il problema dell'Italia ma e' importante. Noi ci teniamo molto alle preferenze, loro ci tengono ad altri punti, speriamo in un punto d'incontro". Di Maio ha confermato anche che "siamo pronti a cancellare l'idea delle 'preferenze negative', pero' facciamo una legge per cui i condannati in via definitiva, a parte quelli per reati di opinione, in Parlamento non entrano piu'". Sui tempi per avere la nuova legge elettorale Di Maio ha detto che "Renzi la vorrebbe portare a casa in autunno ma i tempi stanno gia' slittando. Noi ci siamo dati, dopo un'eventuale intesa col Pd, 100 giorni incluso agosto". .

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati