Riforme: 'diluvio' di emendamenti, 6000 solo da Sel. Giovedi' incontro M5S-Pd

Martedì, 15 Luglio 2014

- Roma, 15 lug. - Diluvio di emendamenti sul ddl delle riforme costituzionali al Senato: solo Sel ne ha presentati 6000. Fonti parlamentari dicono che manca poco per arrivare a quota 8000 proposte di modifica. Solo domani, al termine del lavoro che, presumibilmente, impegnera' gli uffici tutta la notte, si potra' conoscere il numero esatto degli emendamenti considerati ammissibili al ddl del governo. Non e' da escludere che il voto sulle riforme costituzionali all'esame del Senato possa 'scivolare' alla prossima settimana. E' quanto si apprende in Senato.

A Palazzo Madama si potrebbe concludere la discussione generale sul ddl del governo, cosi' come ritornato dalla commissione, giovedi' mattina per iniziare a votare poi da lunedi', o martedi' della prossima settimana. Questa e' l'ipotesi insistente che circola. Entro luglio l'assemblea del Senato deve anche convertire due decreti in scadenza che arriverebbero all'esame dell'assemblea, anche loro, la prossima settimana. E c'e' chi ipotizza che il governo possa anche ricorrere alla questione di fiducia.

Giovedi', intanto, incontro in streaming tra M5S e il Pd per arrivare celermente a una soluzione positiva del confronto sulle riforme. E' quanto auspicano i parlamentari Cinque Stelle che hanno firmato la lettera - pubblicata sul blog di Grillo - di risposta ai dem su riforme e legge elettorale. "Gentili dirigenti del Pd", scrivono Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Paola Carinelli, Vito Petrocelli, "e' sicuramente positivo che riprenda il confronto che avevamo avviato e che si era sospeso. Speriamo si possa ora procedere celermente verso una conclusione positiva".

"C'e' una nostra disponibilita' di massima ad accogliere le vostre esigenze in tema di governabilita' e ci auguriamo che ci sia identico atteggiamento da parte vostra ad accogliere le nostre esigenze in materia di rispetto della rappresentativita' del Parlamento" scrivono i 5 Stelle nella lettera di risposta al Pd su riforme e legge elettorale. - "E' necessario arrivare a una soluzione soddisfacente per tutti sulla legge elettorale, in modo da trovare un giusto equilibrio fra i problemi di governabilita' e quelli della rappresentanza, garantendo la selezione di un ceto parlamentare all'altezza del compito di affrontare la crisi con competenza ed onesta'".

"A questo scopo era finalizzato il Democratellum, alla cui stesura hanno partecipato decine di migliaia di persone. Il primo esperimento di successo di democrazia partecipata al mondo su un tema tecnico cosi' delicato", sottolineano i Cinque Stelle: "E saranno quegli stessi cittadini a ratificare il risultato finale del nostro confronto al tavolo. Entriamo dunque nel merito della legge elettorale. Noi siamo sempre stati corretti ed abbiamo offerto la nostra disponibilita' a trovare un compromesso nei limiti del rispetto della Costituzione.

"Ricordiamo, peraltro, che al di la' della questione del premio di maggioranza e delle sue modalita', nel rispetto della Costituzione, ci sono anche altri aspetti su cui aspettiamo una risposta concreta: questione delle preferenze e delle soglie di sbarramento, superamento delle coalizioni, mentre notiamo con piacere l'apertura manifestata dalla vostra lettera sul tema della lotta alla corruzione ed in materia di immunita'", spiegano ancora i parlamentari Cinque Stelle: "Cosi' come la riforma del Senato obbliga ad una riflessione su tutta l'architettura costituzionale, soprattutto in riferimento alla questione degli organi di controllo e garanzia. Aspettiamo risposte chiare. Ci vediamo giovedi' alle 14 alla Camera dei Deputati, in streaming naturalmente", concludono Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Paola Carinelli e Vito Petrocelli.

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