Riforme, il governo accelera Renzi, ora la legge elettorale

Martedì, 05 Agosto 2014
- Roma, 5 ago. - "Inizia un cambiamento storico". Per Matteo Renzi il voto del Senato e' la prova del nove. Il premier non vuole perdersi il rush finale. Il traguardo potrebbe gia' arrivare giovedi' e il presidente del Consiglio sta valutando l'ipotesi di un intervento in Aula. Oggi intanto sono stati approvati gli articoli 13, 14, 16, 17, 18 e 20. Tra l'altro e' stato introdotto un giudizio preventivo di costituzionalita' delle leggi elettorali da parte della Consulta, si e' deciso lo stop ai decreti omnibus e che ilo' Capo Stato puo' rinviare anche parti delle leggi, il Senato inoltre non votera' le leggi di amnistia e indulto. L'esecutivo - oggi ha incassato anche la fiducia su dl P.A. - quindi accelera. "Quanti - si chiede il presidente del Consiglio - avrebbero scommesso 20 giorni fa che saremmo arrivati dove siamo? E' stato ridotto il numero delle persone che vivono con la politica e di politica". Insomma per il Capo dell'esecutivo da palazzo Madama sta arrivando "un segnale bellissimo". "Bisogna avere il passo del maratoneta - dice comunque il presidente del Consiglio -, gli italiani ci chiedono di cambiare e cambieremo". Le opposizioni nel frattempo restano sulle barricate. Un emendamento presentato dal 'dissidente' Pd Felice Casson che lasciava al Senato il potere di decidere su amnistia e indulto e' stato bocciato con voto segreto per soli due voti. Ma al di la' delle proteste di Sel, delle critiche del Movimento 5 stelle e delle invettive della Lega, l'iter del ddl Boschi procede speditamente. Tanto che le forze politiche gia' pensano al prossimo step, ovvero alla questione della legge elettorale. Angelino Alfano ha incontrato Renzi. "Noi abbiamo tre obiettivi, tutti di buon senso - ha spiegato il ministro dell'Interno -. Il primo e' un premio di maggioranza, anche robusto, a chi vince perche' chi vince ha diritto a governare. Il secondo e' quello delle preferenze perche' gli italiani hanno diritto a scegliere il proprio deputato preferito. Il terzo e' quello delle soglie ragionevoli perche' nell'altra parte della Camera dei deputati, non quella di chi vince, ma quella di tutti gli altri, gli italiani hanno diritto a essere rappresentati". Anche i 'piccoli' partiti guardano al nuovo sistema di voto e questa mattina hanno avuto una riunione al Senato a margine dei lavori sulle riforme. Intanto si attende l'esito del faccia a faccia tra il Capo dell'esecutivo e il Berlusconi. Si terra' domani mattina e Renzi ribadisce il suo ottimismo. "Troveremo un accordo", ha spiegato ai cronisti. Sul tavolo il nodo della soglia e il tema delle preferenze. .

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