Riforme: Minzolini, Renzi pensa al voto anticipato

Mercoledì, 16 Luglio 2014

- Roma, 16 lug. - "Il premier vuole un nuovo assetto istituzionale e una legge elettorale pronti all'uso per la prossima primavera". E' l'affondo del senatore FI Augusto Minzolini. Punta molto sulla tempistica del governo, l'ex direttore del Tg1 per "smascherare il non detto" di un dibattito che, dice ancora, "e' inquinato da uno spesso strato di ipocrisia".

Renzi vuole il nuovo assetto e l'approvazione della legge elettorale, magari per giugno, continua Minzolini che da senatore torna a calarsi nei panni del 'retroscenista' politico, quando "di fronte ad una situazione economica che potrebbe restare estremamente problematica avra' bisogno di una via d'uscita, cioe' delle elezioni anticipate, prima che il suo rapporto di fiducia con il Paese venga meno e gli si presenti lo spettro di un destino simile a quello di Letta e Monti".

Renzi "a differenza dei suoi predecessori, e' astuto e vuole giocare d'anticipo", sottolinea ancora il senatore FI. Motivo per cui, aggiunge, "nella sua strategia, la riforma deve essere approvata dalle due Camere entro il gennaio prossimo lasciando la possibilita', se non avra' i due terzi, di tenere il referendum confermativo nella prima parte della prossima primavera. In questo modo restera' aperta la finestra di giugno per le elezioni politiche anticipate alle quali il premier si presentera' senza risultati adeguati dal punto di vista dell'economia, ma avendo come fiore all'occhiello quelle riforme che la politica tentava da venti anni".

E poco importa, attacca, "se arronzate e se non daranno da mangiare al Paese. L'importante, nel tradizionale schema renziano, e' solo poterlo dire. Si ripetera' la virtuale abolizione delle Province". .

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