Riforme: Pizzetti, no del governo a mediazione Grasso, ok a Chiti

Mercoledì, 30 Luglio 2014
- Roma, 29 lug. - Il governo respinge la proposta di mediazione avanzata dal presidente del Senato, Pietro Grasso, in capigruppo, che ipotizzava di accantonare i primi due articoli del ddl, e partire con le votazioni sull'articolo 3. Per il governo, spiega il sottosegretario Luciano Pizzetti, vale la consequenzialita' degli articoli, quindi si parte con gli emendamenti all'articolo 1, poi quelli all'articolo 2 e cosi' a seguire. "Noi - aggiunge - restiamo fedeli alla proposta Chiti, se salta si va avanti" con il timing prestabilito e "cercheremo di votare tutto entro la pausa estiva". Dunque no alla 'mediazione Grasso', no al "gioco dell'oca" del ritorno del ddl in commissione. Unica apertura chiara da parte del governo e' sulla proposta di Vannino Chiti. Se salta l'accordo, avverte il sottosegretario Luciano Pizzetti, "alle 15 si va in Aula e a breve ci sara' il voto sull'emendamento di De Petris (1.29) sul Senato elettivo. E' un emendamento molto importante che decide se il Senato sara' elettivo o meno e li' si vede", essendo questo il tema centrale di tutto lo scontro tra opposizioni e maggioranza, "li' ci togliamo subito il dente". Fino a questa mattina l'accordo tra maggioranza, governo e opposizioni per sbloccare l'impasse al Senato sulle riforme c'era. Poi, "cosa sia successo rispetto a ieri sera non lo so". Il sottosegretario alle Riforme, Luciano Pizzetti, parlando con i giornalisti a palazzo Madama, mentre e' in corso la riunione della maggioranza in vista della nuova capigruppo, spiega come sono andate le cose, almeno fino a ieri sera, a seguito della lettera del premier Matteo Renzi, nella quale il governo apriva a modifiche da apportare al testo dell'Italicum "Per noi non e' cambiato nulla rispetto a ieri sera e questa mattina. Per noi fa fede la proposta Chiti", sottolinea Pizzetti, che tiene a specificare che "il problema ora non e' Forza Italia, non lo sta ponendo Forza Italia", replica a chi gli fa osservare che il partito di Berlusconi ha avvisato il governo che il patto del Nazareno, compreso l'Italicum quindi, non si tocca. "Il problema lo pone chi doveva essere contento delle aperture di ieri di Renzi sulle modifiche alle soglie di sbarramento. Per noi i margini" di trattativa "sono quelli posti dalla proposta Chiti, senza mettere in discussione l'impianto del ddl", e quindi la non elettivita' del Senato. "Voglio smentire - scandisce - nel modo piu' categorico che il problema" allo sblocco dell'impasse "sia rappresentato dal governo o dalla maggioranza", perche' "il governo ieri ha dato, anche sulla legge elettorale, ampie aperture". Tanto che "stamattina, prima dell'Aula, eravamo tutti d'accordo. Poi cosa e' cambiato non lo so". .

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