Tagli a sanita': scontro regioni-governo, poi l'intesa

Venerdì, 12 Settembre 2014

- Roma, 11 set. - Il governo rispetti gli impegni e non faccia tagli alla sanita'. E' duro l'avvertimento degli enti locali che, in modo compatto, questa mattina si sono schierati contro il governo per le possibili 'sforbiciate' al settore santario. Una risposta corale e bipartisan. A lanciare il monito e' stato il presidente della conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino: "Con il governo abbiamo siglato in agosto un patto d'onore sulla sanita'. Se si rompe, viene meno il rapporto di fiducia e collaborazione".

Parole nette le sue: "Ad inizio agosto - spiega Chiamparino - abbiamo firmato con il governo un patto d'onore che prevedeva da parte nostra l'ottemperanza alle regole e alle indicazioni del patto per la salute in termini di riordino dei servizi sanitari entro la fine dell'anno. Da parte del governo, l'impegno ad un fondo di 109 miliardi con un aumento di 2,5 miliardi l'anno per il 2015 e per il 2016. Se il governo viene meno a questi impegni - avverte - viene anche meno il patto con noi e si rompe il rapporto di fiducia. Quell'impegno e' scritto nero su bianco. Noi vorremmo continuare il rapporto di collaborazione".

Ancora piu' 'minacciose' le parole del governatore del Veneto, Luca Zaia: "Il governo ci pensi bene prima che possa mettersi in moto una vera rivolta. Provino a tagliare un solo euro alla sanita' veneta e mi troveranno personalmente steso di traverso sulla strada che vogliono percorrere di distruzione della sanita' in Italia, in particolare dove, come in Veneto, ogni euro risparmiabile e' gia' stato risparmiato senza aspettare i super esperti di turno. Qui da noi ridurre ancora la spesa equivarrebbe inevitabilmente a tagliare la assistenza agli utenti", ha detto, spiegando che la sua posizione e' "senza alcun margine di trattativa".

Dopo un paio d'ore, arrivano rassicurazioni da fonti di Palazzo Chigi: nessuno vuole tagliare la sanita', viene specificato, ma nessuno vuole gli sprechi. Una smentita di cui Chiamparino prende "atto con soddisfazione anche se siamo ancora di fronte a notizie di stampa" osserva. E aggiunge: "Abbiamo fatto bene a porre il problema". E a scanso di equivoci sottolinea: "Voglio chiarire che, un conto e' se si dice che bisogna risparmiare nella sanita' attraverso la riorganizzazione e modernizzazione e su questo noi ci siamo impegnati sottoscrivendo il Patto per la Salute. Se invece vuole ridurre il fondo sanitario, allora questo incontrebbe la nostra opposizione".

Zaia da parte sua aggiunge: "Attendiamo fatti e non tweet. Ccomunque vigileremo, fidandoci notoriamente poco degli annunci di questo governo". Anche la Cgil dice di non fidarsi: "La smentita dell'esecutivo non e' propriamente una smentita quindi non ci rassicura affatto" dicono Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil, e Stefano Cecconi, responsabile delle politiche della Salute di Corso d'italia. E sottolineano che "aggiungere ai 30 miliardi di tagli gia' effettuati negli scorsi anni sulla sanita' un ulteriore 3% e' assolutamente insostenibile. Una scelta di questo tipo equivarrebbe alla decisione di non assicurare piu' i livelli essenziali di assistenza, come peraltro gia' avviene in alcune regioni".

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