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Parte nella Regione Lazio la ‘staffetta generazionale’ grazie ad un finanziamento di tre milioni di euro e la pubblicazione del bando per le imprese che hanno una sede nel territorio regionale. "Si tratta di un’iniziativa importante – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - che ci permetterà di creare nuove possibilità di accesso al mondo del lavoro per i nostri giovani. Kamsin Un bando da 3 milioni di euro per favorire l’attivazione di un processo di ricambio generazionale che avrà effetti positivi sia sull’offerta che sulla domanda nel mercato del lavoro”.

“La staffetta generazionale - ha dichiarato l’assessore al Lavoro, Lucia Valente - è un’iniziativa sperimentale per facilitare l'accesso dei giovani al mondo del lavoro in un ottica di solidarietà generazionale. Mira a favorire l'ingresso di giovani (fino a 29 anni) che l'azienda si impegna ad assumere con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato, trasformando contestualmente, su base volontaria, in part-time il rapporto di lavoro del personale cui manchino fino a 3 anni al pensionamento con la riduzione dell'orario di lavoro non oltre il 50%”. “Grazie al finanziamento messo a disposizione dalla Regione Lazio - ha concluso Valente - al lavoratore che accetti la trasformazione del rapporto in part-time viene garantito il versamento contributivo integrale”.

La staffetta generazionale è finanziata con risorse assegnate alle Regioni nell’ambito del Progetto di Italia Lavoro “Azione di sistema Welfare to Work per le politiche di re-impiego 2012 – 2014”. L’iniziativa prevede soglie di salvaguardia per l’occupazione femminile ed un equo accesso da parte delle diverse realtà territoriali.

Zedde

- Bologna, 1 set. - "C'e' bisogno di cambiare veramente il Paese. Il governo ha le idee chiare e le ha presentate oggi". Cosi' il ministro delle Riforme costituzionali Maria Elena Boschi appena giunta a Bologna alla Festa dell'Unita' per partecipare al dibattito "Mille giorni per il futuro con l'ex ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello. "C'e' molta benzina nel motore - ha detto ancora Boschi - perche' il Pd ha quasi il 41% alle Europee, e' una buona benzina per raggiungere i nostri risultati". Per quanto riguarda gli effetti delle riforme - ha spiegato ancora il ministro - i primi cominciano gia' a vedersi: "Ad esempio col decreto legge Poletti - ha detto ancora Boschi - si e' gia' visto un aumento degli occupati negli ultimi due mesi. Ovviamente ci sono riforme strutturali, dalle riforme costituzionali i alla riforma della Pubblica Amministrazione alla giustizia, che richiedono invece tempi piu' ampi. Per questo abbiamo anche un orizzonte di mille giorni. Siamo che un governo che manitiene gli impegni - ha concluso il ministro - diamo delle scadenza verificabili: a questo serve il sito che il governo ha messo a disposizione dei cittadini, perche', in modo trasparente, possano verificare gli impegni del governo, e li rispetteremo come sempre".
- Roma, 1 set. - Giornata intensa, anche oggi, per il premier Matteo Renzi. Non solo i mille giorni e le riforme da portare a compimento, ma anche la vicenda dei due maro' italiani trattenuti in India, la legge di stabilita' ormai prossima all'esame del Parlamento e la riforma della Scuola, che oggi, Renzi, ha annunciato essere gia' pronta ma sulla quale il Governo vuole aprire al contributo di tutti i cittadini, vista l'importanza che da' al tema. Dopo la conferenza stampa sui 1000 giorni, con il sottosegretario Del Rio e il ministro Boschi, Renzi ha subito avuto una riunione con il ministro dell'istruzione Stefania Giannini e con lo staff del ministero. Un incontro che, secondo quanto si apprende, e' servito a mettere a punto gli utlimi ritocchi al progetto organico che verra' presentato nelle prossime ore. Poi il presidente del Consiglio ha avuto un colloquio, di oltre un'ora, con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, per impostare, si apprende ancora, il lavoro sulla legge di stabilita'. Sulla vicenda Maro' che il Governo segue da vicino, il presidente del Consiglio ha telefonato al ministro della Difesa Roberta Pinotti che si trova in India, per una decisione maturata insieme allo stesso premier. Conoscere in modo diretto le condizioni del fuciliere di marina La Torre, la volonta' del Capo del Governo, che non ha tralasciato nemmeno il fronte partito. Prosegue infatti, si apprende ancora, il lavoro per domenica, in particolare per l'incontro con i leaders progressisti Manuel Valls, Duiederik, Smasom, Pedro Sanchez, il segretario della Spd tedesca Naves e il leader socialista portoghese Seguro.
- Roma 1 set. - Sulla riforma della scuola e' in corso, secondo quanto si apprende, un incontro fra il premier Matteo Renzi e il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, con lo staff del ministero. La riforma e' pronta, ha annunciato oggi lo stesso presidente del Consiglio, che ha anche detto che mercoledi' le linee guida saranno sul sito dedicato alle riforme dei 1000 giorni. "C'e' gia' un report - ha detto Renzi mostrando in conferenza stampa un dossier - al quale tutti potranno partecipare". .
Renzi lancia il sito Passo dopo Passo per consentire il monitoraggio da parte dei cittadini del programma di governo. Sino al 2017 riforme ambiziose ma nessun cenno ad una modifica della Riforma Fornero.

Kamsin Il Presidente del Consiglio ha lanciato oggi il programma delle Riforme del Governo in mille giorni. «Abbiamo fatto tanto ma non ci basta. Abbiamo fame di riforme. Oggi è la partenza dei mille giorni. La presenza del countdown e della verificabilità dei risultati è la grande rivoluzione nella politica italiana: nel momento in cui sei accusato di 'annuncite', malattia tipica di parte del ceto politico, rispondiamo con l'elenco di date a cui siamo auto-costretti». Il sito ad hoc è passodopopasso.italia.it e nasce per evidenziare, mese dopo mese, i progressi dell'azione di governo e il rispetto degli impegni assunti.

Ma nel progetto di Renzi non c'è alcun cenno ad uno dei principali temi che interessa milioni di persone. Quello relativo alle pensioni. Troppo costoso probabilmente un impegno in tal senso. Per ora il sito riporta infatti solo i (magri) interventi contenuti in materia con il Dl 90/2014 già anticipati nei giorni scorsi da Pensioni Oggi. In particolare la possibilità per la Pa di mandare a casa i dipendenti con i requisiti per la pensione anticipata che abbiano raggiunto i 62 anni di età ed il divieto di incarichi di consulenza nelle Pa ai pensionati. Stop.

Ci sono tanti altri capitoli ben arricchiti da infografiche (Riforma della giustizia, Riforma della Scuola, Riforma Costituzionale e bonus degli 80 euro) su cui il governo ci sta mettendo la faccia ma non c'è alcun cenno su un ipotetico intervento sul dossier previdenza. Nessun impegno preciso in favore dei quota 96, degli esodati e dei precoci con i quali Renzi ha aperto una ferita profonda dopo il brusco dietrofront delle misure in loro favore nel Dl 90/2014. Per la verità nel sito manca proprio un crono-programma utile per vedere quali siano le intenzioni dell'esecutivo da qui al 2017.

Anzi. E' sempre piu' in bilico anche l'estensione del bonus degli 80 euro ai pensionati. «Non torniamo indietro sugli 80 euro: cercheremo di allargare il bonus», senza però creare «false aspettative», ha detto il Premier.  E ha aggiunto: «gli 80 euro non sono una mancia elettorale, sono una scommessa politica che può piacere o meno, ma sono la più grande riduzione di tasse mai fatta e di aiuto al ceto medio. Si potevano dare ad altri? noi riteniamo che si debbano dare al ceto medio per aiutare i salari dei lavoratori».

Zedde

 

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