In vigore dopo oltre un anno dall'approvazione del DL 4/2019 il provvedimento che regola l'accesso al prestito sul TFS/TFR dei dipendenti pubblici sino ad un massimo di 45mila euro.
I lavoratori del pubblico impiego che aderiscono al cumulo dei periodi assicurativi devono prestare attenzione alla dilazione dei termini di pagamento della buonuscita.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con due diverse sentenze. Accolta la tesi dell'INPS secondo la quale la temporaneità dell'incarico dirigenziale non consente di incrementare la buonuscita.
Il Consiglio di Stato ha sospeso la formulazione del relativo parere sul decreto attuativo del prestito sul TFS/TFR per i dipendenti del settore pubblico.
Lo rende noto il Sottosegretario al Welfare Stanislao di Piazza in risposta ad una interrogazione parlamentare in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.
Il decreto sulla quota 100 prevede uno slittamento dei termini di pagamento di TFS e TFR che può raggiungere anche i cinque anni dalla data di cessazione dal servizio.