Redazione

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Ancora un "no" al mondo della previdenza con la legge di stabilità. Niente fondi per i 4mila lavoratori della scuola che si riconoscono nel movimento dei cd. quota 96. Fuori dalle misure anche i lavoratori precoci che chiedevano la cancellazione delle penalizzazioni sino al 2017. I Commenti: "Renzi ci ha deluso".

Kamsin Non ci sono novità sostanziali sulle pensioni. La redazione di pensionioggi.it è in grado di anticipare le misure del disegno di legge di stabilità 2015 (si tratta ancora di una bozza) ma salta subito all'occhio come il Governo abbia ancora una volta smentito sè stesso. Niente fondi per i 4mila lavoratori della scuola che si riconoscono nel movimento dei cd. quota 96, niente ai lavoratori precoci che chiedevano la cancellazione delle penalizzazioni sino al 2017, niente per le pensioni minime e neppure per lo scivolo pensionistico per i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro dopo il 2012 e che dunque sono fuori dalle salvaguardie sino ad ora approvate.

Insomma anche dopo la presentazione della legge di stabilità i problemi rimangono gli stessi di sempre. Un bluff che pesa come un macigno come ci ricordano diverse mail dei lettori che abbiamo ricevuto stanotte: "ci aspettavamo di piu'" scrive Domenico, "Renzi ci ha preso in giro" è la sintesi piu' eloquente dello stato d'animo dei lettori. 

Anzi. Secondo le prime bozze della legge di stabilità ci sarà una dura stretta sulla previdenza privata e complementare. Per le casse di previdenza delle professioni la tassazione delle rendite finanziarie ora ferma al 20 per cento salirà al 26 per cento e sarà dunque trattata come i rendimenti di un qualsiasi investitore privato. A rischio anche la previdenza complementare. La bozza prevede infatti l'armonizzazione fiscale dei fondi di previdenza complementare attraverso l'aumento della tassazione ora ferma all'11,5 per cento al 20 per cento.

Sempre con il provvedimento il governo stanzia 1,5 miliardi per i nuovi ammortizzatori sociali come saranno coniati dal disegno di legge delega sul Jobs act. L'unica vera novità è la decontribuzione per i datori di lavoro che stipulano i contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti (anch'essi saranno introdotti con il Jobs Act entro i primi mesi del prossimo anno). In tal caso lo Stato si farà carico per tre anni del pagamento dei contributi per i nuovi assunti. Nei prossimi giorni pensionioggi.it dedicherà un ampio approfondimento ai contenuti della legge di stabilità.

Zedde

Previsti 800 milioni per le partite Iva che hanno un reddito basso, "si tratta di circa 900.000 italiani che avranno uno sgravio fiscale". In arrivo anche 500 milioni per le famiglie.

Kamsin Brutte notizie, ancora una volta, per coloro che speravano in un intervento in materia pensionistica con la legge di stabilità. Nelle slide presentate dal Governo al termine del Cdm di ieri non c'è alcun cenno alla soluzione dei problemi che interessano centinaia di migliaia di lavoratori. A cominciare dai quota 96 della scuola, allo stop delle penalizzazioni per chi matura un diritto a pensione anticipata entro il 2017, all'introduzione di una maggiore flessibilità in uscita. 

Qui di seguito i punti principali della legge nel comunicato stampa diffuso dall'esecutivo:

  • Meno tasse per 18 miliardi;
  • Gli 80 euro diventano una misura definitiva;
  • Via gli alibi per chi deve assumere: zero contributi per i contratti a tempo indeterminato;
  • Investimenti nei settori chiave del Paese: scuola, lavoro, giustizia;
  • Riduzione del 70% del patto di stabilità per i Comuni;
  • Più risorse per ricerca e innovazione;
  • Stop alle spese non coperte;
  • Spending review: taglio di 15 miliardi di euro;
  • Recupero e contrasto dell’evasione per 3,8 miliardi e 1 miliardo dalle slot machines;
  • Libertà per i lavoratori dipendenti di avere il TFR in busta paga con zero costi per le imprese.

Le misure della legge di Stabilità 2015 - Renzi ha spiegato che ci saranno 18 miliardi di tasse in meno, e 15 miliardi di spending review; e 3,8 miliardi di entrate dalla lotta all'evasione. Una lotta che "non si fa con la multa al cliente che esce dal negozio ma con l'incrocio della banche dati". Altri 3,6 miliardi deriveranno dalle rendite finanziarie. Di questi, 2,4 come previsto dalla legge gia' approvata, 1,2 da altre misure ad esempio sulle fondazioni bancarie. "Abbiamo confermato il bonus degli 80 euro, alla faccia di quelli che dicevano che non ce l'avremmo fatta"; la misura varra' 9,5 mld, anche se "avevamo sperato di arrivare a 10". "Per chi vuole assumere verranno meno tutti gli alibi", sottolinea il premier.

Nella legge di stabilita' ci sara' un intervento di riduzione del costo del lavoro e lo sgravio della componente lavoro dal calcolo dell'Irap. Tra le novità, lo stanziamento da 800 mln per le partite Iva. «Oltre 900mila italiani - ha spiegato il premier in conferenza stampa - avranno accesso ad uno sgravio fiscale inserito in misure già previste: in soldoni, chi ha come partita Iva un basso reddito, anziché spendere migliaia di euro per tasse e commercialista, avrà un regime forfettario che significherà un risparmio di 800 milioni per 900mila titolari di partite Iva».

Zedde

Dal 2017 via libera allo scambio delle informazioni dai risparmi ai redditi da lavoro, alle rendite immobiliari, a quelle derivanti dalle assicurazioni vita, pensioni, ai guadagni di capitale, agli interessi sui conti bancari.

Kamsin Accordo all'Ecofin sullo scambio automatico delle informazioni per la lotta contro l'evasione fiscale: lo ha annunciato, durante la sessione pubblica del Consiglio a Lussemburgo il presidente di turno Pier Carlo Padoan. All'accordo, pienamente operativo dal 2017, hanno aderito 27 paesi, fra i quali anche Lussemburgo, mentre l'Austria ha chiesto un anno di tempo in piu' per prepararsi tecnicamente. Sembra dunque finita l'epoca del segreto bancario all'interno dell'Unione europea; prima della discussione in Consiglio, il ministro Padoan aveva parlato del probabile accordo come di una "vera riforma strutturale internazionale".

Lo scambio automatico delle informazioni fiscali si estenderà dagli interessi sui risparmi ai redditi da lavoro, alle rendite immobiliari, a quelle derivanti dalle assicurazioni vita, pensioni e ora si applicherà anche ai dividendi, ai guadagni di capitale, agli interessi sui conti bancari.

“Con una intelaiatura di questo genere sarà veramente difficile evadere il fisco”, ha indicato la Commissione europea, la prima a felicitarsi del fatto che la decisione di ieri mette di fatto la parola fine al segreto bancario nella Ue. I cinque paesi terzi seguiranno: la Ue intende chiudere i negoziati con Svizzera, Liechtestein, Monaco, Andorra e San Marino entro fine anno. Forse è un po’ ottimista, conoscendo le resistenze dei ‘magnifici 5’ a procedere speditamente, ma è un fatto che ormai si sono chiusi molti spazi di manovra per i temporeggiamenti stretti come sono gli Stati tra le incursioni giudiziarie americane e il rischio reputazionale nel caso di non rispetto della trasparenza.

Zedde

 Il costo medio della Tasi sara' di 148 euro (74 euro da versare con l'acconto), ma se si prendono a riferimento le sole citta' capoluogo l'importo sale a 191 euro medi (96 euro per l'acconto), con punte di 429, un conto che sara' piu' salato dell'Imu per una famiglia su due. Kamsin Sono i dati emersi da un'elaborazione del Servizio Politiche Territoriali della Uil, dati rapportati alla rendita catastale delle abitazioni (A/2, A/3, A/4, A/5, A/7), nelle singole Citta' Capoluogo e con lo stesso criterio alla media nazionale di tutte le abitazioni.

"Si avvicina il 16 ottobre, data fissata per il pagamento dell'acconto della Tasi nei 5.279 Comuni, che entro il 18 settembre hanno pubblicato le aliquote sul sito del Ministero dell'Economia", si legge nel testo, "tra le amministrazioni comunali, 66 Citta' capoluogo di provincia (tra cui Roma, Bari, Catania, Verona, Padova, Palermo, Siena, Perugia, Trieste, Pescara, L'Aquila, Campobasso, Reggio Calabria, Firenze e Milano)". Si tratta di oltre 15 milioni di proprietari di prima casa (il 75% del totale), che saranno chiamati a versare l'acconto della Tasi, a cui si aggiungeranno anche, in molti Comuni, gli inquilini che dovranno pagare con una quota che varia dal 10% al 30% (ad esempio a Roma il 20% e a Milano il 10%).

La media dell'aliquota applicata dai 105 capoluoghi di provincia si consolida al 2,63 per mille (superiore all'aliquota massima "ordinaria"), seppur "addolcita" dalle singole detrazioni introdotte dai relativi Comuni (la Uil calcola almeno 100 mila combinazioni diverse), tanto da poter parafrasare il detto "paese che vai, detrazioni che trovi". L'aliquota media complessiva applicata in tutti i Comuni e' dell'1,99 per mille.

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I lavoratori di Fiat di Termini Imerese e dell'indotto hanno giudicato positiva l'intesa raggiunta nella serata di Venerdì al Ministero dello Sviluppo Economico, che prevede l'assunzione di tutti i lavoratori ex Fiat e la partenza degli investimenti per produzione dell'auto elettrica e ibrida. Kamsin "Abbiamo ribadito in assemblea l'importanza dell'intesa raggiunta anche per i lavoratori dell'indotto" ha dichiarato il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano. "Abbiamo evitato i licenziamenti e costruito le condizioni per la reindustrializzazione di un territorio in forte crisi, nello stesso tempo abbiamo costruito le condizioni per dare le risposte anche per i 250 lavoratori dell'Indotto.

Su questo aspetto - ha concluso - noi e i lavoratori chiediamo alla Regione e al Governo attraverso all'accordo di dare concretezza alle soluzioni industriali che da tempo ci vengono promessi". "L'accordo per il rilancio produttivo dello stabilimento di Termini Imerese e' molto positivo e deve diventare un modello di investimento e di sviluppo per il Mezzogiorno e per tutto il paese", sottolinea in una nota il neo segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Il risultato delle assemblee di fabbrica di Termini Imerese ci conferma nella strada che abbiamo imboccato", dice invece il vice ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti. "L'accordo per Termini Imerese e' una buona notizia. L'impegno e la responsabilita' del Sindacato hanno consentito di avviare a soluzione una di quelle delicatissime questioni", commenta il segretario generale aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo. 

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