Redazione
Padoan: la crescita ritarda, ma gli 80 euro sono permanenti
Giovedì, 17 Luglio 2014Il "ritardo" della crescita rende "piu' stretti" i margini di manovra del Governo che e' comunque intenzionato a rendere "permanente" il bonus da 80 euro con la prossima legge di stabilita' e a proseguire "nella riduzione dell'Irap".
L'indicazione e' stata fornita dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenuto alla Camera per un informativa sulle raccomandazioni della Ue. L'inquilino di via XX settembre ha anche definito la crescita "ancora debole e incerta" e si e' limitato a un laconico "no comment" sulla possibilita' di una manovra estiva per correggere alcuni squilibri nei conti. Padoan ha comunque rivendicato con forza l'efficacia delle azioni messe in campo dal Governo in questi mesi. Anche sul fronte delle riforme istituzionali. Il loro "impatto economico", ha rilevato, "e' estremamente rilevante e purtroppo spesso sottovalutato". E' un dato di fatto pero' che la ripresa stenta ad arrivare e questo rende piu' difficile trovare in bilancio i soldi per sostenere l'economia.
"I dati macroeconomici piu' recenti, se confermati", ha sottolineato il ministro, "indicano un ritardo nel ritorno al meccanismo di una crescita sostenibile in Europa e altrove e cio' e' vero anche per il nostro paese: i margini per l'azione del governo si faranno piu' stretti ma non per questo", ha aggiunto, "si indebolisce la prospettiva di medio termine indispensabile per quel salto di qualita' di cui il paese ha bisogno tramite una decisa azione di riforme". L'Italia pero', Padoan ne e' convinto, ha fatto non pochi progressi che "saranno dettagliatamente indicati" nell'aggiornamento del Def a settembre. Sin d'ora pero', ha osservato il ministro, e' possibile dire che "lo scenario e' in linea con la riduzione del debito e siamo su un sentiero compatibile con i parametri europei". Nonostante la crescita che si fa desiderare.
E pero', ha affermato ancora Padoan, "non ci sono scorciatoie" ed "e' indispensabile che ci sia un orizzonte di medio termine" perche' "la crescita e' un fenomeno complesso e spesso non ben compreso". A promuovere le parole di Padoan sul cuneo fiscale e' il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, secondo cui rendere strutturale il taglio sarebbe "una boccata d'ossigeno e benzina nel motore delle imprese". A definirsi "fortemente deluso" e' al contrario il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, che definisce la relazione di Padoan "esoterica, omissiva, elusiva, e anche sbagliata".
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Alitalia, Lupi: andiamo avanti anche senza l'accordo con la Cgil
Mercoledì, 16 Luglio 2014La trattativa al ministero dei Trasporti sulla riduzione del costo del lavoro in Alitalia e sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro del trasporto aereo e' stata sospesa alle 2 di notte. Kamsin Era iniziata dopo le 17 di ieri: al centro il contributo di solidarieta' del personale Alitalia ed il nuovo contratto del settore. Al momento non e' stato fissato l'orario della convocazione per il prosieguo della trattativa.
L'accordo quadro sugli esuberi per i dipendenti di Alitalia, ai quali e' condizionato l'investimento di Etihad, "e' stato firmato dalla maggioranza dei rappresentanti sindacali della compagnia" e, essendo le "leggi molto chiare", "se la Cgil dice di no, l'accordo e' valido e si andra' avanti". Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, intervistato da 'Radio Anch'Io'. "Penso che abbiano compreso tutti che il lavoro non si da' per decreto o se qualcuno lo vuole ma perche' si fa impresa e si torna a investire in progetti seri e per questo serve qualcuno che investa risorse vere", ha affermato il ministro. "Finalmente abbiamo un progetto credibile per una compagnia che torni a competere nel mondo", ha aggiunto Lupi, "occorrono anche sacrifici ma perche' si riproduca il lavoro: o si sceglie il baratro o si sceglie una possibilita'". "C'e' un accordo quadro firmato, mi auguro che nessuno contesti la bonta' del progetto, nemmeno la Cgil", ha concluso il ministro, "se qualcuno mette paletti per fallire l'accordo, se ne prendera' la responsabilita'".
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Istat: un italiano su tre al Sud è povero
Mercoledì, 16 Luglio 2014Nel 2013 un italiano su dieci è in una situazione di povertà. E' quanto segnala l'Istat, che dipinge un quadro particolarmente sconfortante per il mezzogiorno, dove, in regioni come Sicilia e Calabria, un terzo delle famiglie e' in uno stato di poverta' relativa. Kamsin In particolare, il 12,6% delle famiglie italiane e' in condizione di poverta' relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo e' in termini assoluti (2 milioni 28 mila).
Le persone in poverta' relativa sono invece il 16,6% della popolazione (10 milioni 48 mila persone), laddove quelle in poverta' assoluta sono il 9,9% (6 milioni 20 mila). L'incidenza di poverta' assoluta e' aumentata dal 6,8% al 7,9%, coinvolgendo circa 303 mila famiglie e 1 milione 206 mila persone in piu' rispetto all'anno precedente. L'incidenza di poverta' relativa tra le famiglie e' invece stabile (dal 12,7 al 12,6%) in tutte le ripartizioni territoriali, con una soglia di poverta' relativa, pari a 972,52 euro per una famiglia di due componenti, di circa 18 euro inferiore (-1,9%) al valore della soglia del 2012. E la crisi morde soprattutto nel Mezzogiorno, dove il numero delle persone in stato di poverta' assoluta e' salito di 725 mila unita' nel 2013, toccando quota 3 milioni e 72 mila, quasi la meta' delle quali e' costituita da minori.
Nel Sud Italia l'incidenza della poverta' assoluta e' salita dal 9,8% al 12,6% (303 mila le famiglie coinvolte), contribuendo in larga parte alla crescita del dato nazionale. Preoccupa anche il dato sulla poverta' relativa, la cui incidenza nel Mezzogiorno si attesta al 26% (sia pure in lieve calo rispetto al 26,2% del 2012), a fronte del 6% del Nord e del 7,5% del Centro. E' la Sicilia, con il 32,5% la regione italiana dove nel 2013 il tasso di incidenza di poverta' relativa risulta piu' elevato, seguita dalla Calabria con il 32,4%. Percentuali poco confortanti anche in Sardegna (24,8%), Campania (23,1%) e Puglia (23,9%). Dall'altro lato della classifica, spicca il Trentino Alto Adige, la regione con il tasso di poverta' relativa piu' basso: il 4,3% a fronte di una media nazionale del 12,6%. Completano il podio Emilia Romagna (4,5%) e Toscana (4,8%).
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Inps, calano del 20% le domande di disoccupazione e cig a Giugno
Martedì, 15 Luglio 2014Migliorano le cifre sulla cassa integrazione. Secondo il report diffuso oggi dall'Inps, il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate a giugno e' stato di 74,5 milioni, con una diminuzione del 24,3% rispetto allo stesso mese del 2013 (98,4 milioni di ore). Kamsin I dati destagionalizzati, inoltre, evidenziano rispetto a maggio 2014 una variazione congiunturale pari al -12,7% per il totale degli interventi di cassa integrazione.
Dall'analisi delle tipologie di intervento si ricava che le ore di cassa integrazione ordinaria (cigo) autorizzate a giugno 2014 sono state 22,4 milioni, mentre nel mese di maggio 2013, erano state 28,1 milioni: di conseguenza, la variazione tendenziale e' pari a -20,3%. In particolare, la variazione tendenziale e' stata pari a -21,6% nel settore Industria e -16,6% nel settore Edilizia. Le variazioni congiunturali calcolate sui dati destagionalizzati registrano per il mese di giugno 2014 un aumento pari all'1,0% rispetto al mese precedente.
Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria (cigs) autorizzate a giugno scorso e' stato pari a 36,5 milioni, con una riduzione del -16,4% rispetto al giugno 2013, nel corso della quale sono state autorizzate 43,6 milioni di ore. Rispetto al maggio del 2014, si registra una variazione congiunturale, calcolata sui dati destagionalizzati, del -41,4%. Passando infine agli interventi in deroga (cigd), che risentono degli stanziamenti fissati a livello regionale, sono state 15,6 milioni le ore autorizzate a giugno 2014, con un decremento del -41,5% rispetto al giugno 2013, mese nel quale erano state autorizzate 26,7 milioni di ore.
Per la Cigd, la destagionalizzazione dei dati mostra una variazione congiunturale pari al +30,6% rispetto al precedente mese di maggio. Per quanto riguarda i dati specifici, nel mese di maggio scorso sono state presentate 73.075 domande di ASpI, 22.893 domande di mini ASpI, 341 domande tra disoccupazione ordinaria e speciale edile e 9.174 domande di mobilita', per un totale di 105.484 domande, il -20,5% in meno rispetto alle 132.719 domande presentate nel mese di maggio 2013.
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Lupi, Alitalia: il numero degli esuberi scende a 980
Sabato, 12 Luglio 2014Il numero degli esuberi, ha annunciato il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e' sceso da 2.251 esuberi del piano industriale a 980 che andranno in mobilita' e utilizzeranno per la prima volta il nuovo contratto di ricollocamento previsto dalla legge di stabilita'. Ma i nodi da sciogliere sulla trattativa Alitalia restano tanti. Kamsin Per 250 assistenti di volo il piano prevede la permanenza in azienda con contratti di solidarieta'. I restanti 1.021 lavoratori dovrebbero essere ricollocati in altre aziende.
"Quello di questi giorni - ha dichiarato ministro - e' stato un buon lavoro: ora siamo al rush finale. Il nostro obiettivo era come ricollocare gli esuberi e secondo i dati ai quali siamo arrivati questo numero si e' ridotto a circa 980". Questi lavoratori andranno in mobilita' con l'80% dello stipendio per quattro anni. Alitalia e Etihad hanno dato la disponibilita' a "tenere 250 assistenti di volo con contratti di solidarieta' evitando che debbano andare in mobilita'".
Riguardo a 1021 dipendenti in eccesso che dovrebbero essere ricollocati in altre aziende, Lupi ha riferito che "l'Alitalia sta facendo una puntuale declinazione". Ma lo stesso ministro ha fatto presente che "nessuna azienda potra' assumere degli esuberi se non ne avra' realmente bisogno". Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha fatto notare che il governo mette in campo per la prima volta lo strumento dei contratti di ricollocamento previsti dalla legge di stabilita': "Per quanto mi riguarda abbiamo messo sul tavolo la possibilita' di usare sperimentalmente il contratto di ricollocamento previsto nella legge di stabilita' per il quale, mi sembra, c'e' gia' uno stanziamento di 15 milioni per la fase sperimentale". "Questo strumento - ha spiegato - consente a chi e' in mobilita' di fare un accordo con le agenzie del lavoro, in questo caso del Lazio, con il supporto di una unita' di missione alla quale partecipano i ministeri interessati, in questo caso del Lavoro e delle Infrastrutture e Trasporti, la Regione in collaborazione con l'Enac".
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