Esodati, il dubbio sulla categoria di appartenenza

Martedì, 25 Settembre 2012

nato il 28/04/1952, sono un esodato ENEL che ha chiuso il raporto di lavoro con l'azieda il 30/12/2007 mediante un accordo individuale di esodo incentivato seguito da conciliazione alla presenza di Confindustria e CGIL elettrici e non ho più ripreso a lavorare. Ho ottenuto nel gennaio 2008 l'autorizzazione ai versamenti volontari che ho effettuato fino al raggiungimento delle1875 settimane (36 e 3 settmane). Ho presentato ad agosto 2012 istanza (attraverso patronato) di inserimento nele liste dei slvaguardati da parte della commissione istituita presso la DTL di Cagliari dato che ho i requisiti per essere inserito tra i 6890 soggetti passibili di salvaguardia (lettera G del decreto Fornero). Il 14 settembre la Commissione istituita presso la DTL di Cagliari ha respinto la mia Istanza per essere incluso tra i 6890 salvaguardati aserendo che non rientro nele tipologie di accesso ai benefici della lettera G perchè sono in proscuzioe volontaria. Io ritengo che la Commissione stia perpetrado un abuso dovendo essa solo verificare se posseggo o meno i requisiti previsti dal decreto e non , come invece ha fatto, stabilire che poichè rientro in due fattispecie (esodati e prosecutori volontari) essa commissione può arrogarsi il diritto di negarmi l'accesso alla salvaguardia. Per assurdo, ma neanche tanto improbabilmente, il funzionario INPS che dovrebbe attestare il mio diritto come contributore volontario ptrebbe in egual maniera negarmi l'inserimento nei 12500 perchè ho i requisiti della lettera G. Io rtengo che sia urgente che vengano immediatamente resi pubblici i criteri in base ai quali le commissioni e i funzioari debbono procedere in modo da evitare strumentali esclusoni. Credo che il compito delle commissioni territorali e dei funzionari locali sia quello di verificare l'ogettiva presenza dei requisiti richiesti per ogni tipologia di salvaguardia e che solo al momento della stesura della gradatoria finale possa essere fatta una scelta di inserimento o meno in una tipologia. Battista

Effettivamente il caso dà origine a dubbi. Ciò deriva dalla circostanza che molti soggetti cessati dal servizio con accordi ai sensi dell'articolo 6, comma 2-ter del Dl 216/2011 hanno dovuto integrare la contribuzione tramite volontari chiedendo apposita autorizzazione prima del 4 dicembre 2011. Da qui l'incertezza circa il loro gruppo di appartenenza: potrebbero infatti appartenere contemporaneamente sia alla categoria dei cessati sia a quella dei prosecutori volontari. Uffici Inps, DTL e patronati non hanno fatto sino ad ora luce sulla vicenda.

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