Esodati: quarantisti e aspettativa di vita

Martedì, 04 Settembre 2012

inpspensioniPare che sull'applicazione della speranza di vita per i quarantisti che maturano i requisiti durante la mobilità sia un tema ancora da definire. Da quanto ho capito detti quarantisti sarebbero esonerati dall'aspettativa di vita in quanto l'applicazione delle previgenti norme valide fino al 6 dic. 2011 non la applicavano prevedendo però finestre mobili più lunghe. Oggi durante un confronto fra esodati, risulta che lo strumento distribuito da INPS ai Patronati applica tale aspettativa anche ai quarantisti, oltre alle finestra più lunghe (doppia applicazione aspettativa). E' vero che messaggio INPS 13343 riporta che per coloro che si troveranno a sforare la data di maturazione causa aspettativa di vita (secondo Tabella B legge 23 agosto 2004, n. 243 che peraltro non include i quarantisti che hanno finestre più lunghe) rientreranno nei potenziali salvati con provvedimenti ad hoc, ma secondo le informazioni che circolano il tutto non è ancora chiaro.
Massimo

Sull'applicazione dell'aspettativa di vita ai quarantisti salvaguardati abbiamo già discusso (vedi: "Esodati: ancora dubbi sull'aspettativa di vita") evidenziando per l'appunto la persistenza di incertezza. Il messaggio numero 13343 del 9 Agosto 2012 non ha infatti fatto chiarezza sulla questione mentre ha correttamente confermato l'applicazione dell'adeguamento ai non quarantisti cioè ai lavoratori quotisti e alle donne per la pensione di vecchiaia (i primi dovranno maturare dunque quota 97,3 e 61 anni e 3 mesi di età anagrafica, le seconde perfezionare 60 anni e 3 mesi di età anagrafica). Esigenze di coordinamento tra le disposizioni (articolo 12, comma 12-bis Dl 78/2010 e l'articolo 24, comma 15 del Dl 201/2011) dovrebbero tuttavia far propendere per la non applicazione dell'adeguamento e soprattutto per scongiurare una doppia penalizzazione per questi lavoratori (ricordiamo che la categoria sconta già finestre mobili leggermente piu' lunghe). L'Inps è tuttavia l'organo deputato a chiarire il punto.

Come evidenziato i lavoratori in mobilità ordinaria che si troverebbero a sforare i requisiti per l'accesso alla salvaguardia a causa del predetto adeguamento saranno comunque oggetto di provvedimenti ad hoc in grado di assicurare la permanenza all'interno della salvaguardia.

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati