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Cig in deroga, trattamento 2014 entro gli otto mesi
In attesa dell’ entrata in vigore dell’ aggiornamento dei nuovi criteri da applicare per gli ammortizzatori sociali in deroga per l’ anno 2014, l’Inps con messaggio n. 5787/2014 riprende un comunicato del Ministero del lavoro che ha invitato Regioni e Province autonome a concedere per l’ anno 2014 GIG in deroga per periodi non superiori ad otto mesi. Kamsin Com'è noto la CIG in deroga è un ammortizzatore sociale destinato a lavoratori ed imprese esclusi dalla tutela delle norme anticrisi. E’ un intervento di integrazione salariale a sostegno di imprese o lavoratori non destinatari della Cassa Integrazione guadagni (Circolare Inps 75/2009).
Il Ministero del lavoro aveva già preso in considerazione l’ argomento in una nota dello scorso dicembre con cui si invitavano Regioni e Province autonome a non concedere CIG in deroga per oltre 6 mesi. Ora il ministero è tuttavia tornato sulla vicenda indicando che gli enti territoriali non dovranno concedere la cig in deroga oltre 8 mesi e l'indennità di mobilità non dovrà superare complessivamente i 41 mesi (44 nel Mezzogiorno).
Per la mobilità i limiti riguardano i lavoratori che alla data del trattamento hanno beneficiato della mobilità per più o meno di 3 anni e sono i seguenti: a) lavoratori che hanno beneficiato di mobilità in deroga per almeno tre anni, anche non continuativi: cinque mesi non prorogabili estensibili ad otto mesi per i lavoratori residenti nell’ area del Mezzogiorno ( Dpr. N. 218/78); b) lavoratori che hanno beneficiato di mobilità in deroga per meno di tre anni: il trattamento concesso per l’ anno 2014 è per un massimo di sette mesi (non prorogabili) più ulteriori tre mesi per i lavoratori del Mezzogiorno. Per tali lavoratori il limite complessivo non può comunque superare il limite massimo di tre anni e cinque mesi (piu' gli ulteriori 3 mesi per i lavoratori nel Mezzogiorno).
Damiano: all'appello manca un miliardo di euro - "È preoccupante la situazione della cassa integrazione in deroga: manca all’appello, secondo il ministro Poletti, un miliardo di euro per il 2014 e c’è un contenzioso aperto con le Regioni sulla durata dell’ammortizzatore che il Governo vorrebbe limitare ad un massimo di otto mesi" ha annunciato l'Ex ministro del Lavoro Cesare Damiano. "Questo significherebbe che da settembre decine di migliaia di lavoratori non avrebbero più alcuna protezione e si aggiungerebbero alla già folta schiera dei disoccupati. Riformare la cassa integrazione in deroga è giusto, ma va fatto con la gradualità che ci suggerisce il buon senso".
Zedde
Riforma Pensioni, il governo ripropone la proroga dell'opzione donna
Come già anticipato da Pensioni Oggi la nuova bozza del Ddl delega sulla Pa aggiornata al 10 luglio, conferma le misure che erano state annunciate nell'originario provvedimento denominato "Repubblica Semplice" discusso dal Cdm del 13 Giugno scorso. Kamsin Il documento prevede tre interventi in materia previdenziale: a) estende la pensione anticipata in deroga alla disciplina generale; b) proroga il regime sperimentale donna, e; c) introduce il part-time a cinque anni dall'età pensionabile.
La prima novità riguarda il pensionamento in deroga a 64 anni. Su questo fronte il disegno di legge delega introduce rilevanti modifiche all'articolo 24, comma 15-bis del decreto legge 201/2011. Nello specifico il comma 5 dell'articolo 11 del ddl aggiunge un comma, il 15-ter, al citato articolo con il quale viene estesa anche al personale del pubblico impiego la possibilità di conseguire il trattamento pensionistico anticipato al compimento di una età anagrafica non inferiore a 64 anni a condizione che sia perfezionata, entro il 31 dicembre 2012, la vecchia quota 96 (cioè 60 anni di eta e 36 di contributi o 61 anni di eta e 35 di contributi); per le donne requisiti ancora piu' agevoli fissati in 60 anni e 20 anni di contributi (per approfondire la disciplina attuale vedi: pensione a 64 anni).
Una seconda modifica è contenuta nei commi 1 e 2 dell'articolo 11 del disegno di legge. Qui si prevede, per conseguire l'obiettivo di un ricambio generazionale nelle Pa, la possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. Nel quinquennio antecedente alla data di collocamento a riposo verrebbe consentito, al personale del pubblico impiego, la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale con una prestazione lavorativa ridotta del 50%. All'atto del collocamento a riposo il dipendente avrà diritto al trattamento di quiescenza e previdenza che gli sarebbe spettato se fosse rimasto in servizio a tempo pieno nell'ultimo quinquennio. Che tradotto significa che l'amministrazione continuerà a versargli i contributi pieni in modo che il lavoratore non subisca una penalità sulla rendita pensionistica.
Infine il comma 3 dell'articolo 11 del testo di legge delega prevede l'estensione dell'opzione donna anche in favore dei lavoratori uomini. Il provvedimento proroga sino al 2018 la possibilità di accedere al trattamento pensionistico anticipato in presenza di una anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e di una età anagrafica pari o superiore a 57 anni (58 se autonomi) con i relativi adeguamenti dell'età previsti dalla normativa vigente. Com'è noto i lavoratori in questione otterranno l'anticipo al prezzo di una decurtazione significativa in quanto l'assegno sarà determinato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo.
I tempi di approvazione del disegno di legge di Riforma della Pubblica Amministrazione non saranno tuttavia brevi. Questa settimana il testo sarà ultimato e quindi trasmesso in Parlamento ma il provvedimento verrà esaminato solo dopo la pausa estiva, a partire da settembre.
Zedde
Quota 96, Ghizzoni: decisione entro questa settimana
“La soluzione per i docenti di “Quota 96”, dopo tante polemiche e rinvii, potrebbe essere finalmente vicina”. E' quanto ricorda l'onorevole del Pd Manuela Ghizzoni già firmataria lo scorso anno di una proposta di legge per risolvere il problema dei 4mila docenti che erano rimasti intrappolati nella Riforma Fornero del 2011. Kamsin Progetto che tuttavia si era infranto sullo scoglio delle coperture finanziarie. Decisivo il niet della Ragioneria dello Stato. Ora la deputata del Pd (con il supporto di tutte le forze politiche, da Ncd al M5S) ci riprova a tutelare il personale della scuola che ha maturato un diritto a pensione, con la vecchia disciplina, entro la fine dell'anno scolastico 2011/2012.
Manuela Ghizzoni è stata infatti la prima firmataria di uno specifico emendamento al decreto legge di riforma della pubblica amministrazione (Dl 90/2014), emendamento che porta la firma di tutti i capigruppo della Commissione Bilancio. “Questo è un aspetto molto importante – ricorda l’on. Ghizzoni – Sulla necessità di trovare una soluzione per i docenti di “Quota 96”, infatti, si è avuta in Aula la convergenza di tutte le forze politiche. Rispetto al passato, quindi, ci sono ragioni per nutrire maggiore ottimismo. I tempi sono stretti, ma ci sono – conferma Manuela Ghizzoni – se la tabella di marcia sarà rispettata, si consentirebbe a chi ne ha diritto di presentare domanda per andare in pensione già dal prossimo 1° settembre. Tutte le forze politiche presenti in Aula al momento della discussione sui provvedimenti in favore degli esodati hanno convenuto sulla necessità di risolvere anche questa vicenda – conclude l’on. Ghizzoni – E’ stata così suggellata un’intenzione che non può essere tradita”.
Se l'emendamento passerà i prof dovranno - entro 15 giorni dalla conversione in legge del provvedimento - inoltrare per via telematica apposita istanza volta al conseguimento del beneficio all'Inps; l'istituto provvederà a stilare la graduatoria dei beneficiari mediante un criterio progressivo risultante dalla somma dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva vantate dai singoli richiedenti alla data del 31 dicembre 2012. Un meccanismo, questo, simile alle quello delle quote in cui la priorità in graduatoria si determinerà sulla base della somma dell'età anagrafica e di quella contributiva dell'istante: chi ha un valore piu' elevato dovrebbe pertanto acquisire priorità nella graduatoria. Qualora dal monitoraggio risulti il superamento delle 4 mila domande l’INPS non prenderà in esame ulteriori domande di pensionamento.
Zedde
Ciampi: domani alle 10 il prossimo bollettino medico
- Bolzano, 12 lug. - Il prossimo bollettino medico circa le condizioni di salute del Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi e' previsto per le ore 10 di domani. La conferma arriva da fonti ospedaliere. La situazione del senatore a vita e' stata definita "grave ma stabile e resta necessario un continuo monitoraggio". Ciampi non verserebbe in pericolo di vita. L'ex Capo dello Stato, 93 anni, originario di Livorno, e' ricoverato dal primo pomeriggio di venerdi' nel reparto rianimazione dell'ospedale 'San Maurizio' del capoluogo altoatesino dopo aver accusato un malessere. Permane la diagnosi di 'ipotensione arteriosa'. Da meta' giugno Ciampi si trovava in vacanza in Alto Adige ed alloggiava presso 'Villa Ausserer', residenza dell'Esercito immersa nel verde nella zona di Siusi, ai piedi dello Sciliar. .
Riforme: verso blitz Grillo a Roma e protesta eletti in piazza
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Grillo e i suoi martedi' davanti a Senato per dire no alla riforma
- Roma, 12 lug. - Grillo e i suoi martedi' scenderanno in piazza per opporsi al pacchetto di riforme. Una nuova puntata dell'opposizione del movimento pentastellato annunciata dalla senatrice Barbara Lezzi sul suo profilo Fb. "Malgrado le difficolta' del periodo, sarebbe significativo che chi puo' non ci lasciasse soli e ci raggiungesse a Roma, martedi' 15 luglio, ore 11 in Piazza Madama. Saremo con Beppe a dare voce ai cittadini che non vogliono essere esclusi dalle istituzioni". Il pacchetto approdera' in Aula lunedi' e che "sancira' - denuncia la senatrice - la sottomissione della Camera al governo e un Senato di non eletti". "I nominati nuovi senatori saranno anche immuni", rimarca Lezzi. "Ricordiamo - sintetizza - che il M5S apre all'abolizione della seconda Camera purche' si ripristini il diritto dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti ed il dovere, per questi ultimi, di rinunciare per sempre all'immunita'". .
Delega Riforma Pa, il governo ritrova la proroga dell'opzione donna
Pare sia sostanzialmente confermata l'impostazione del governo in materia di pensioni e previdenza nel disegno di legge di Riforma della Pubblica Amministrazione. Venerdì, dopo quasi un mese di gestazione, il provvedimento è stato finalmente presentato dal Ministro Madia alla stampa. Kamsin Molte le limature che sono state effettuate in questo lasso di tempo ma, a sorpresa, nella bozza del testo aggiornata al 10 luglio, sono state confermate le misure che erano contenute nell'articolo 4 dell'originario testo denominato "Repubblica Semplice". Spostate nell'articolo 11 del nuovo testo il governo Renzi conferma le tre novità in materia previdenziale che, salvo ulteriori ripensamenti, dovrebbero essere ora presentate alle Camere.
La prima novità riguarda il pensionamento in deroga a 64 anni. Su questo fronte il disegno di legge delega introduce rilevanti modifiche all'articolo 24, comma 15-bis del decreto legge 201/2011. II comma 5 dell'articolo 11 aggiunge un comma 15-ter al predetto articolo con il quale viene estesa anche al personale del pubblico impiego la possibilità di conseguire il trattamento pensionistico anticipato al compimento di una età anagrafica non inferiore a 64 anni a condizione che abbia maturato, entro il 31 dicembre 2012, la vecchia quota 96 (cioè 60 anni di eta e 36 di contributi o 61 anni di eta e 35 di contributi); per le donne requisiti ancora piu' agevoli fissati in 60 anni e 20 anni di contributi. La possibilità è attualmente infatti limitata ai soli lavoratori dipendenti del settore privato.
Ai commi 1 e 2 dell'articolo 11 del disegno di legge si prevede poi, per conseguire l'obiettivo di un ricambio generazionale, l'introduzione della possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. Nel quinquennio antecedente alla data di collocamento a riposo verrebbe consentito, al personale del pubblico impiego, la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale con una prestazione lavorativa ridotta del 50%. All'atto del collocamento a riposo il dipendente avrà diritto al trattamento di quiescenza e previdenza che gli sarebbe spettato se fosse rimasto in servizio a tempo pieno nell'ultimo quinquennio. Che tradotto significa che l'amministrazione continuerà a versargli i contributi pieni in modo che il lavoratore non subisca una penalità sulla rendita pensionistica.
Pare essere confermata anche la misura che sino ad oggi era piu' in dubbio. La proroga generalizzata dell'opzione donna. Il comma 3 dell'articolo 11 del testo di delega prevede la possibilità di accedere, entro il 2018, al trattamento pensionistico anticipato in presenza di una anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e di una eta anagrafica pari o superiore a 57 anni e relativi adeguamenti dell'età previsti dalla normativa vigente, previa opzione per una liquidazione del trattamento pensionistico secondo le regole di calcolo del sistema contributivo. Si tratta, com'è noto del regime sperimentale donna, che verrebbe pertanto esteso anche in favore dei lavoratori uomini.
Con il provvedimento di delega dovrebbe concludersi questa prima fase di misure per modernizzare la Pa che il governo ha avviato con il Dl 90/2014 attualmente all'esame della Camera. Fonti vicine all'esecutivo confermano che il disegno di legge delega sarà inviato in Parlamento la prossima settimana, ma verrà esaminato solo a partire da settembre perché prima bisogna concentrarsi sulla conversione del dl.
Zedde
Lavoratori dello spettacolo, sì all'incentivo all'esodo Fornero
Con circolare Inps 90/2014, l'istituto di previdenza pubblico ha indicato le modalità attuative per il prepensionamento dei lavoratori iscritti all'ex Enpals a cui mancano massimo quattro anni all'età pensionabile. Kamsin Il ministero del lavoro infatti aveva dato parare positivo all'estensione del cd. incentivo Fornero all'esodo anche ai lavoratori in questione. Com'è noto la misura, prevista dalla legge 92/2012 prevede un anticipo della pensione qualora al dipendente manchino al massimo quattro anni all'età pensionabile all'esito di un accordo sindacale in cui il datore accetti di pagare gli oneri previdenziali (contributi figurativi) e la retribuzione del dipendente per tutto il periodo di attesa alla pensione.
Ebbene l'Inps ha precisato che anche ai lavoratori iscritti all'ex Enpals si applicano le ordinarie disposizioni, contenute nella circolare inps 119/2013, fatta eccezione di quelle relative al calcolo dell'onere. In particolare le somme occorrenti a coprire la contribuzione figurativa sono calcolate sulla base dell'aliquota di finanziamento del fondo pensioni lavoratori dello spettacolo. L'Inps ricorda che per l'anno 2014, l'aliquota contributiva e i massimali di riferimento sono i seguenti: a) per i lavoratori iscritti al 31 dicembre 1995: aliquota del 33% calcolata sull'imponibile di riferimento giornaliero fino al massimale di 729,90 euro, con applicazione del sistema di calcolo dei contributi per fasce di retribuzione giornaliera, senza applicazione della contribuzione di solidarietà; b) per i lavoratori iscritti dopo il 31 dicembre 1995: aliquota pari al 33% calcolata sull'imponibile di riferimento fino al massimale annuo di 100.123 euro, senza l'applicazione della contribuzione di solidarietà.
Zedde
Lupi, Alitalia: il numero degli esuberi scende a 980
Il numero degli esuberi, ha annunciato il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e' sceso da 2.251 esuberi del piano industriale a 980 che andranno in mobilita' e utilizzeranno per la prima volta il nuovo contratto di ricollocamento previsto dalla legge di stabilita'. Ma i nodi da sciogliere sulla trattativa Alitalia restano tanti. Kamsin Per 250 assistenti di volo il piano prevede la permanenza in azienda con contratti di solidarieta'. I restanti 1.021 lavoratori dovrebbero essere ricollocati in altre aziende.
"Quello di questi giorni - ha dichiarato ministro - e' stato un buon lavoro: ora siamo al rush finale. Il nostro obiettivo era come ricollocare gli esuberi e secondo i dati ai quali siamo arrivati questo numero si e' ridotto a circa 980". Questi lavoratori andranno in mobilita' con l'80% dello stipendio per quattro anni. Alitalia e Etihad hanno dato la disponibilita' a "tenere 250 assistenti di volo con contratti di solidarieta' evitando che debbano andare in mobilita'".
Riguardo a 1021 dipendenti in eccesso che dovrebbero essere ricollocati in altre aziende, Lupi ha riferito che "l'Alitalia sta facendo una puntuale declinazione". Ma lo stesso ministro ha fatto presente che "nessuna azienda potra' assumere degli esuberi se non ne avra' realmente bisogno". Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha fatto notare che il governo mette in campo per la prima volta lo strumento dei contratti di ricollocamento previsti dalla legge di stabilita': "Per quanto mi riguarda abbiamo messo sul tavolo la possibilita' di usare sperimentalmente il contratto di ricollocamento previsto nella legge di stabilita' per il quale, mi sembra, c'e' gia' uno stanziamento di 15 milioni per la fase sperimentale". "Questo strumento - ha spiegato - consente a chi e' in mobilita' di fare un accordo con le agenzie del lavoro, in questo caso del Lazio, con il supporto di una unita' di missione alla quale partecipano i ministeri interessati, in questo caso del Lavoro e delle Infrastrutture e Trasporti, la Regione in collaborazione con l'Enac".
Zedde
Alitalia, Il piano del governo: 2.250 esuberi, 980 in mobilita'
Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi e il titolare del dicastero del Lavoro Giuliano Poletti hanno incontrato i sindacati e illustrato loro le ultime proposte del Governo. Kamsin Alla fine dell'incontro Lupi, ha indicato: "Dei 2.251 esuberi del piano industriale Alitalia, 980 andranno in mobilita' e utilizzeranno per la prima volta il nuovo contratto di ricollocamento previsto dalla legge di stabilita'. Per 250 assistenti di volo e' invece prevista la permanenza in azienda con contratti di solidarieta'. I restanti 1.021 lavoratori dovrebbero essere ricollocati in altre aziende" Insomma, dalle parole del ministro emerge che la nuova Alitalia avra' 2000 dipendenti in meno.
"Il lavoro di questi giorni - sono parole del ministro - e' stato un buon lavoro: ora siamo al rush finale. Il nostro obiettivo era come ricollocare gli esuberi e secondo i dati ai quali siamo arrivati questo numero si e' ridotto a circa 980 si tratta di lavoratori che beneficeranno della mobilita'.
In particolare - ha aggiunto - oggi ho comunicato ai sindacati la disponibilita' dell'Alitalia e di Etihad di tenere 250 assistenti di volo con contratti di solidarieta' evitando che debbano andare in mobilita'". "I 980 esuberi andranno in mobilita' con l'80% dello stipendio per quattro anni e a costoro verra' applicato il contratto di collocamento previsto dalla legge di stabilita".
Riguardo a 1021 dipendenti in eccesso che dovrebbero essere ricollocati in altre aziende, Lupi ha riferito che "l'Alitalia sta facendo una puntuale declinazione". Ma lo stesso ministro ha fatto presente che "nessuna azienda potra' assumere degli esuberi se non ne avra' realmente bisogno".
Zedde