Redazione
Pensioni, Damiano: risolvere subito il problema dei quota 96 della scuola
Giovedì, 15 Maggio 2014Torna sul problema dei quota 96 della scuola l'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano che dal suo blog lancia l'appello al governo Renzi, alla vigilia dell'appuntamento elettorale del 25 Maggio, per una pronta soluzione della vicenda che vede protagonisti circa 4 mila docenti e personale Ata della scuola. "Ci rivolgiamo al Premier Matteo Renzi affinché vengano affrontati urgentemente alcuni problemi sociali non più rinviabili.
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Tra questi, vogliamo segnalare il tema di ‘quota 96′ per gli insegnanti. E’ necessario porre rimedio ad un errore compiuto dalla ‘riforma’ Fornero delle pensioni, che non ha considerato il fatto che il ciclo scolastico (primo settembre 31 agosto) non coincide con quello solare" ha detto Damiano.
Questa ‘disattenzione’ ha causato un’ingiustizia ed impedito a molti insegnanti di poter andare in pensione. Questo argomento è già stato oggetto di una risoluzione delle Commissioni Bilancio e Lavoro, sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari e della risoluzione con la quale la Camera il 17 aprile ha approvato il Def 2014.
Il Governo si è impegnato, in quella occasione, alla soluzione dei problemi previdenziali del settore scuola oltre a quello degli ‘esodati”. La platea del settore scuola ammonta a poco più di 4mila unità, con un onere stimato dall’INPS di circa 35 milioni di euro per il 2014, 106 per il 2015, 107 milioni di euro per il 2016, 108 milioni di euro per l’anno 2017 e 72 milioni di euro per l’anno 2018. Una copertura Finanziaria non eccessiva che risolverebbe una situazione assurda e che consentirebbe di aprire le porte della scuola a 4mila giovani insegnanti.
Berlusconi replica a Napolitano Le dimissioni non furono libere
Giovedì, 15 Maggio 2014- Roma, 15 mag. - Silvio Berlusconi non ci sta e ci tiene a dire la sua sul 'caso Geithner' dopo la precisazione del Quirinale sulel sue dimissioni. "Sono state responsabili, ma non certo libere" ha detto l'ex premier, "Napolitano non ha sbugiardato me. Ho chiesto solo cosa fosse successo in occasione del G20. Ci sono dei fatti enormi che necessitano una commissione d'inchiesta".
Alfano stampella sinistra, senza di lui Renzi va a casa
L'ex cavaliere ne ha anche per l'Ncd di Angelino Alfano, anche se non arriva denunciare il tradimento. "Io non pronuncio questa frase, ma e' la gente che lo dice", afferma, "Io non ho mai insultato nessuno. Quando parlo di Ncd fotografo la realta'. Si tratta di un gruppo eletto con il simbolo Pdl in cui c'era la scritta Berlusconi con il mandato di contrastare la sinistra mentre loro ora tengono in piedi governo, le mie osservazioni sono critiche ma sono osservazioni della realta'". "Sulla legge elettorale - dice il leader di Fi - ci sono tali e tante pressioni che il governo ha deciso di votarla dopo la riforma del Senato invece che prima come si era deciso. Tutto per colpa delle pressioni che riceve dalla stampella che tiene in piedi il governo perche' se Alfano levasse la fiducia a Renzi il governo va a casa".
L'ex presidente del Consiglio e' tornato sulla definizione 'utili idioti'. "E, come faceva il Partito comunista di una volta, saranno presi a calci quando non serviranno piu' a nulla", conclude. "C'e' una eventualita' di tornare insieme" con Ncd alla fine della legislatura, anche perche' tutti sanno che "i moderati se si dividono perdono".
Nel 2018 non saro' leader. Grillo aspirante Hitler
Chi sara' a palazzo Chigi nel 2018? "Con assoluta certezza, posso dire che non saro' io" aggiunge e torna ad attaccare Beppe Grillo: "e' un pericolo reale per il nostro paese - dice l'ex cavaliere - E' un personaggio assimilabile ai personaggi piu' terribili della storia, e' un distruttore, un aspirante dittatore. Sono riuscito ad avere tutti i discorsi di Hitler nella campagna con cui ando' al potere. Da questi discorsi ho tolto i fatti contingenti relativi all'epoca e li ho distribuiti ad un po' di persone dicendo che erano discorsi di Grillo. Nessuno e' tornato da me dicendo che non e' vero che erano di Grillo".
"Gli elettori che hanno votato per Grillo non sono rassegnati, hanno voglia di buttare giu' tutto quello che c'e'. Grillo punta a distruggere il Parlamento, il Senato, la Camera dei deputati, i partiti. Vuole delegati del web a cui comanda lui e Casaleggio". .