Emergenza immigrati: lite Ue-Roma, Italia dica cosa vuole fare

Martedì, 13 Maggio 2014
- Roma, 13 mag. - Prima una giornata sul filo della tensione politica tra Roma e Bruxelles sull'emergenza immigrati, ovvero sul fatto che l'Italia sia lasciata sola nel fronteggiare le tragedie nel Mediterraneo e gli sbarchi sulle coste. Poi, in serata, la telefonata chiarificatrice tra la commissaria Ue agli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, e il ministro degli Interni intaliano Angelino Alfano al quale e' stata espressa ancora una volta "la riconoscenza della Commissione europea per l'eccellente lavoro che l'Italia sta facendo per assistere i migranti e salvare vite umane in mare". Le polemiche hanno preso quando il portavoce della Malmstrom ha parlato di una lettera - spedita "in marzo al governo italiano" ma rimasta "senza risposta" - in cui si chiedevano "indicazioni concrete" su quello che Bruxelles avrebbe potuto fare in piu' rispetto a quanto gia' messo in campo. La replica di Alfano a queste affermazioni e' stata "ci sono quattro indicazioni precise che noi abbiamo sempre dato in tutti i contesti", vale a dire assistenza umanitaria in Africa, Frontex che agisca al posto dell'Italia mettendo bandiera europea sulle navi, la sede di Frontex in Italia (oggi e' a Varsavia) e diritto d'asilo non limitato al Paese di primo ingresso. "Noi - ha rincarato Alfano - non consentiremo che nessuno, neanche a livello di rapporto tra Commissione Ue e singoli Stati, giochi a scaricabarile facendo si' poi che il conto lo paghi l'Italia. Se ci sara' da andare dalla Malmstrom, io ci andro' anche domattina: invece di scrivere letterine andro' a dirle chiaramente in faccia quali sono le nostre richieste". Alfano ha detto inoltre che "le dichiarazioni della commissione Ue sono al confine tra il provocatorio e il ridicolo", ribadendo che a suon di burocrazia "muore l'Europa nel cuore dei cittadini europei. E' un'Europa della burocrazia quella che di fronte ai morti chiede letterine. Abbiamo gia' detto chiaramente nei vertici europei, nei Consigli dei ministri europei, in tutte le sedi che chiediamo l'aiuto dell'Europa". E in altri interventi nel corso della giornata ha ribadito che "abbiamo sempre detto queste cose in tutti i consessi internazionali, abbiamo promosso a ottobre una task force mediterranea che ha dato alcuni esiti e questi esiti non sono portati avanti". Alfano ha parlato anche di 'scaricabarile' da parte della commissione: "Dice che e' in scadenza e non puo' fare tutto quello che vorrebbe, oppure ci dice che queste sono competenze dei singoli Stati, non siamo nati ieri e sapremo rappresentare con forza le ragioni dell'Italia". In serata poi ecco arrivare il chiarimento tra Bruxelles e Roma. In una conversazione telefonica, definita "costruttiva e aperta", Cecilia Malmstrom ha espresso "ancora una volta" al ministro degli Interni italiano la "riconoscenza" della Commissione europea su come sta affrontando l'emergenza umanitaria. "Ho reiterato al ministro la disponibilita' della Commissione europea ad aiutare e sostenere l'Italia nei suoi sforzi per la gestione della crescente pressione migratoria e di richiedenti asilo". In una nota diffusa a Bruxelles dopo la telefonata intercorsa tra i due e' rilevato che la Malmstrom ha detto al ministro che "la Commissione e' al corrente del punto di vista italiano e che non ha mosso alcuna critica alle autorita' italiane. Ho infine spiegato al ministro Alfano che la lettera inviata il 14 aprile aveva il solo scopo di chiedere in che modo possiamo fornire ulteriore assistenza, e di identificare e garantire al meglio risposte congiunte alle sfide immediate che ci attendono". .

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