Expo: Renzi, Stato piu' forte Grillo: blocchiamo tutto, e' rapina

Martedì, 13 Maggio 2014
AGI) - Roma, 13 mag. - Nessuna marcia indietro sull'Expo. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, oggi a Milano per ribadire con forza la centralita' dell'Expo, ha garantito: "Non ci lasceremo rubare il futuro dai ladri. Chi ruba va fermato ma non si fermano le opere, si fermano i ladri". E ancora: "Sono qui, a dispetto dei sondaggi - ha aggiunto Renzi - per dire che il governo fara' la sua parte. Non bisogna mollare, bisogna vincere la sfida dell'Expo". Ma Beppe Grillo va all'attacco: "Quando Renzie ci mette la faccia i cittadini ci mettono il culo (e i soldi)", scrive sul suo blog. "L'Expo e' un furto aggravato e continuato, il 90% degli appalti e dei subappalti e' gia' stato assegnato. L'unica cosa da fare e' fermarlo", scandisce il comico genovese, secondo il quale "c'e' una rapina in corso. Noi ci siamo stufati - ha detto - c'e' un'associazione a delinquere alla luce del sole. Sara' una guerra. Con Expo daremo un giro di vite, altro che andare avanti con questa putt...". Renzi, tuttavia, non ha dubbi: "Saremo operativi nel rispetto di tutte le scadenze perche' vogliamo arrivare in tempo". Le parole e le decisioni assunte dal premier trovano il pieno plauso del ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "Ho condiviso molto sia la scelta di Cantone sia della task force, ora occorrera' accendere un faro ancora piu' luminoso su tutti questi fatti e sulle procedure: siamo convinti che ad aprile prossimo l'Italia si presentera' con una vetrina completamente trasparente e pulita e con un buon risultato", ha spiegato il titolare del Viminale. Il governatore lombardo, Roberto Maroni, condivide l'incarico affidato a Cantone, ma chiede gli siano assegnati "piu' poteri". Per la presidente della Camera, Laura Boldrini, l'Expo "e' una occasione importantissima: non puo' e non deve fallire". Forza Italia, con il consigliere politico Giovanni Toti, invita il premier a "metterci la testa e non solo la faccia, il governo deve fare la sua parte per sostenere l'Expo". Toti torna poi a criticare l'enfasi e la diffusione di notizie relative alle inchieste che, in piena campagna elettorale, "favoriscono sicuramente Grillo, soprattutto per come vengono proposte. Sono inchieste di cui ancora non conosciamo i contorni e che, per quanto e' dato sapere, lasciano intravvedere ampi margini di calunnia e millantato credito tra i protagonisti della vicenda". .

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