730 precompilato, si parte il 15 Aprile. Ecco le cose da sapere

Bernardo Diaz Venerdì, 03 Aprile 2015
Pensionati e lavoratori dipendenti potranno accedere al nuovo modello a partire dal 15 aprile e, per restituirlo, avranno tempo fino al 7 luglio.

Kamsin Conto alla rovescia per la dichiarazione dei redditi precompilata. 20 milioni di contribuenti in tutta Italia, soprattutto pensionati e lavoratori dipendenti, si troveranno davanti, a partire dal prossimo 15 aprile e sino al 7 Luglio, il modello precompilato spedito dalle Entrate. Il modello 730 sarà disponibile per lavoratori per i quali i sostituti d'imposta hanno trasmesso all'Agenzia, nei termini, la Certificazione Unica. Inoltre, per poter ricevere la dichiarazione precompilata, bisogna aver presentato, per l'anno d'imposta 2013, il modello 730, il modello Unico persone fisiche o il modello Unico Mini.

Il 730 non arriverà a casa, come si era pensato all'inizio, ma viaggerà su canali esclusivamente digitali. Bisognerà andare sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate, dove già adesso sono disponibili video di spiegazione, risposte ai dubbi frequenti, materiale di supporto.  Per accedere al modello servirà un codice pin per i servizi telematici. Lo si potrà chiedere on line, per telefono o presso gli uffici dell'amministrazione fiscale. In alternativa, ci si potrà servire del pin Inps o della Carta nazionale dei servizi, la smart card per comunicare in digitale con la Pa. La procedura non andrà necessariamente gestita in prima persona: si potrà anche delegare un Caf o un professionista, come il proprio commercialista.

Una volta scaricato il modello il contribuente dovrà decidere se accettare la dichiarazione così come arriverà dall'Agenzia delle Entrate e chiudere la partita con il fisco oppure chiedere modifiche e integrazioni con il rischio di attivare controlli successivi.  Infatti se il 730 precompilato viene accettato senza modifiche o con modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito o dell'imposta, nei confronti del contribuente non verrà eseguito il controllo documentale, che, qualora ci si rivolga a loro, sarà in capo a Caf e professionisti che appongono il visto di conformità. A loro carico anche eventuali differenze di imposte, interessi e sanzioni in caso di visto di conformità infedele, a meno che non ci sia condotta dolosa o gravemente colposa del contribuente.

Per l'elaborazione del modello le Entrate utilizzeranno i numeri contenuti nelle certificazioni dei sostituti di imposta (ad esempio, i datori di lavoro sui loro dipendenti), i dati dell'anagrafe tributaria e quelli messi a disposizione da altri soggetti, come banche, assicurazioni ed enti previdenziali. In sostanza, l'amministrazione fiscale partirà dalla dichiarazione dell'anno precedente, raccoglierà informazioni sui redditi da lavoro dipendente, sulle pensioni e sulle prestazioni occasionali, sugli F24 pagati, sugli acquisti di immobili e le locazioni, sulle possibili detrazioni (ad esempio sulla casa e il risparmio energetico) e metterà tutto dentro la dichiarazione precompilata.

Dal 2016, poi, saranno presenti anche le spese sanitarie che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni d'imposta e altre spese comuni, come ad esempio le tasse per l'iscrizione all'università. Quindi, in caso di importi molto rilevanti pagati su questo fronte, bisognerà prendere in considerazione la richiesta di modifiche, almeno per quest'anno.

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