Bonus Autonomi, Domande all'Inps entro il 30 novembre

Lunedì, 26 Settembre 2022
Via libera dell’Inps alla presentazione delle domande per il contributo una tantum contro il caro energia per i lavoratori autonomi. Il bonus sale a 350€ per chi ha avuto un reddito non superiore a 20mila euro nel 2021.

Al via da oggi 26 settembre le domande per il bonus da 200 euro per contrastare gli effetti del carovita, destinato ai lavoratori autonomi, che hanno registrato lo scorso anno un reddito complessivo non superiore ai 35 mila euro. Lo rende noto l’Inps nella Circolare n. 103/2022 in cui spiega che la deadline per la presentazione delle istanze scadrà il prossimo 30 novembre 2022. Chi ha registrato un reddito non superiore a 20mila euro nel 2021 avrà diritto complessivamente a 350€ per via del recente incremento di 150€ stabilito dal cd. «decreto aiuti ter» (Dl n. 144/2022).

Destinatari

Il bonus spetta agli iscritti alle gestioni commercianti, artigiani e coltivatori diretti dell’Inps (compresi gli imprenditori agricoli professionali) nonché ai liberi professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps (ivi inclusi i partecipanti agli studi associati o società semplici). Hanno diritto al bonus anche i pescatori autonomi di cui alla legge n. 250/1958 iscritti all’Inps nonché i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali, coltivatori diretti coloni e mezzadri. Chi è iscritto sia all’Inps che alle altre casse previdenziali dovrà presentare richiesta solo all’Inps. Naturalmente il bonus spetta anche ai professionisti iscritti ad ordini e collegi ma in tal caso la domanda andrà presentata non all’Inps ma all’ente previdenziale di categoria.

Requisiti

Per poter ricevere il bonus è necessario che il richiedente fosse già iscritto alla gestione previdenziale di riferimento al 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del cd. «decreto aiuti» (Dl n. 50/2022), il provvedimento che ha istituto il bonus. Entro la stessa data doveva già risultare attiva anche la partita Iva e doveva essere stato effettuato almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per cui viene richiesta l’indennità, con competenza a decorrere dal 2020. Questo requisito, spiega l’Inps, non si applica ai contribuenti per i quali entra quella data non era prevista alcuna scadenza di pagamento. L’istanza per ottenerlo deve essere accompagnata da una dichiarazione con la quale il lavoratore comunica di essere autonomo o libero professionista e non titolare di pensione diretta alla data del 18 maggio 2022, oltre a confermare il possesso degli ulteriori requisiti.

Misura

La misura del bonus è pari a 200€ per i lavoratori che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, da calcolarsi al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali ed escludendo dal computo i trattamenti di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate assoggettate a tassazione separata. Inoltre, sulla base di quanto disposto dall’art. 20 del DL n. 144 del 23 settembre 2022, se nel periodo d’imposta 2021 il reddito complessivo percepito – determinato sempre sulla base dei predetti criteri – sia stato non superiore a 20.000 euro annui, è prevista una maggiorazione dell’importo del Bonus di ulteriori 150 euro. Per cui in tal caso il bonus sarà erogato nella misura di 350€ anziché 200€.

Domande al via

L’Inps spiega da oggi e sino al 30 novembre 2022 gli interessati potranno trasmettere la domanda online tramite il portale dell’Istituto al seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Effettuata l’autenticazione (con SPID, CIE o CNS), sarà necessario selezionare la categoria di appartenenza per la quale si intende presentare domanda fra quelle indicate. In alternativa al sito web, le indennità possono essere richieste tramite il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06.164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). È possibile presentare domanda anche attraverso gli Istituti di Patronato.

Come per gli indennizzi Covid-19 in caso di rigetto dell’istanza non è ammesso ricorso amministrativo ma solo ricorso giudiziario.

Vincolo di bilancio

Si presti attenzione alla circostanza che l’ordine di presentazione delle domande sarà determinante nel caso in cui le richieste siano superiori ai fondi disponibili (600 milioni di euro a cui si sono aggiunti 412,5 milioni di euro con il recente «decreto aiuti ter»). Per cui chi ha i requisiti è bene che si affretti a presentare l’istanza.

Documenti: Circolare Inps 103/2022

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