L'esame degli oltre 50 articoli del testo è andato avanti a rilento nel tentativo di raggiungere un'intesa politica sui punti di maggiori attrito. In particolare in materia di poteri dell'Antitrust sono in arrivo alcune modifiche per abbassare la soglia oltre la quale l’Antitrust può intervenire nel caso di rischio di concentrazioni in maniera da prevenire meglio la formazioni di oligopoli, sulla revisione dei costi Rc auto per il Sud Italia e sull’apertura del mercato ai farmaci generici su modello europeo impedendo di classificare in fascia A un farmaco generico prima della scadenza del brevetto del farmaco di marca corrispondente. Temi ora sui quali questa settimana dovrebbero concretizzarsi i correttivi come anticipato dai relatori Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap).
Tra le modifiche potrebbero esserci anche nuove indicazioni sulla costituzione di srl in forma semplificata che, nelle intenzioni dei relatori e del governo, si potrà fare attraverso un semplice atto digitale evitando l’assistenza del notaio. Bocciata l’idea di trovare una sintesi sulla liberalizzazione dei farmaci di classe C la cui vendita rimarrà in capo alle farmacie, come già confermato nel testo uscito dalla Camera.
Da sciogliere anche il nodo relativo all'articolo 16, relativo alla previdenza complementare, sul quale si sono concentrate diverse proposte di modifica. In particolare c'è da segnalare il tentativo di istituire un ulteriore Fondo, IntegraINPS, che sarà in concorrenza con la previdenza complementare al quale gli interessati potrebbero aderire su base volontaria, con il tfr, attraendo anche il contributo datoriale previsto dagli accordi collettivi. La raccolta dei contributi e l’erogazione delle prestazioni verrebbero curate dall’INPS con un’evidenza contabile separata all’interno del proprio bilancio. L'ipotesi non piace ad Assofondipensione che ha evidenziato una concentrazione del rischio previdenziale in capo ad uno stesso soggetto (l'Inps) e il voler rimettere in discussione i principi che hanno ispirato il sistema della previdenza complementare con il rischio di compromettere la tenuta del sistema esistente.
Altre novità potrebbero arrivare sul fronte della portabilità del contributo datoriale, con la variante dell'aumento graduale dal 50 al 100%, dopo i primi tre anni di partecipazione al Fondo, anche questa ipotesi che non piace agli operatori del settore. Tra le altre novità la volontà di intervenire anche sulla confrontabilità delle offerte nel settore energetico e sulla regolazione del servizio taxi e del servizio di noleggio con conducente.