Partite Iva, resta al 27% l'aliquota nella gestione separata nel 2016

Bernardo Diaz Martedì, 22 Dicembre 2015
Freelance, consulenti aziendali, tecnici informatici e terapisti della riabilitazione, per un anno ancora, il 2016, non dovranno elevare l'aliquota contributiva da pagare alla gestione separata Inps.
I professionisti con partita iva senza cassa ottengono il congelamento dell'aumento delle aliquote contributive alla gestione separata per un altro anno. Il via libera è confermato dalla legge di stabilità che oggi riceverà il definitivo via libera da parte di Palazzo Madama che comunque lascia immutate, almeno per ora, le tappe per l'allineamento al 33% entro il 2018.

I destinatari. La novità interessa i lavoratori con partita iva iscritti in via esclusiva alla gestione separata. Si tratta di lavoratori che non svolgono altra attività di lavoro e, per questo, già versano i contributi previdenziali, e che non sono neppure pensionati. Secondo la nuova disposizione, questi professionisti per l'anno 2016 pagheranno ancora l'aliquota del 27,72%, cioè la stessa dell'anno 2015 e del 2014). Nulla viene innovato, salvo modifiche in corso d'opera, per l'anno 2017. Dal 1° gennaio 2017 resta programmato un aumento di due punti percentuali, sino al 29,72% per poi schizzare dal 2018 al 33,72%, la stessa aliquota degli altri iscritti alla Gestione separata, con un aumento di ben 4 punti percentuali in un solo anno. 

Gli altri iscritti. Nessuna novità per gli altri lavoratori «esclusivi» i quali, secondo la tabella di marcia originaria prevista dalla legge Fornero, dal prossimo anno dovranno mettere in conto un ulteriore incremento di un punto percentuale dell'aliquota contributiva: dal 30 al 31 per cento. Sale infine di mezzo punto percentuale, al 24%, anche l'aliquota degli altri lavoratori «non esclusivi», per i quali nel 2015 c'è già stato un rincaro di un punto e mezzo percentuale. 

Sullo sfondo resta la possibilità di un intervento che riallinei le aliquote a quelle vigenti nella gestione artigiani e commercianti in modo da uniformare il trattamento per tutti i lavoratori autonomi. Il Governo per ora ha glissato sul punto, anche se qualche modifica potrebbe giungere dal collegato sul lavoro autonomo che sarà presentato nelle prossime settimane. 

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