Pensioni, i rimborsi del 730 arriveranno in piu' tempi

Bernardo Diaz Venerdì, 24 Luglio 2015
Lo slittamento del termine di pre­sentazione della dichiarazione dei redditi precompilata al 23 luglio non ha permesso d'inserire i rimborsi nei mandati di pagamento della rata di pensione di ago­sto.
Rimborsi dal 730 in piu' fasi. Solo i pensionati che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il 30 Giugno riceveranno il rimborso Irpef come di consueto nel cedolino d'agosto. L'ha reso noto lo stesso istituto di previdenza in un comunicato, in risposta ai numerosi pensiona­ti che in questi giorni, vedendo il proprio cedolino della pensione di agosto 2015 privo dell'atteso rimborso di tasse, stanno chiedendo informazioni sul perché non riporti il conguaglio derivante dalla presentazione del modello 730/2015

Per chi ha presentato il modello 730/2015 dopo il 30 giugno ma entro il 20 luglio l'Inps ha messo in moto una procedura di urgenza che prevede l'emissione di un se­condo mandato di pagamento sempre ad Agosto relativo soltanto ai rimborsi. La procedura di urgenza è stata attivata per consentire di ovviare alle ristrettezze dei tempi rispetto agli anni precedenti, dovuti allo slittamento dei termini di presentazione delle dichia­razioni al 23 luglio, ma anche all'anticipo al primo del mese del pagamento delle pensioni delle gestioni pubbliche e dello spettacolo. Con la collaborazione dell'Agenzia delle entrate e degli intermediari autorizzati all'invio dei 730, spiega l'Inps, è stato possibile elaborare tut­te le dichiarazioni pervenute entro il 20 luglio e processarle così da garantire la consueta erogazione dei rimborsi con la rata di agosto. 

Chi ha presentato la dichiarazione dopo il 20 luglio (c'era tempo sino a ieri, il 23 luglio) vedrà invece il rimborso a settembre.  GamsinConguagli a debito.  L'lnps, infine, ricorda che i conguagli a debito saranno operati o avviati a partire dal mese di settembre per tutte le dichiarazioni pervenute dopo il 30 giugno per la maggiore com­plessità delle elaborazioni, at­tesa la possibilità di rateizzare i predetti conguagli.

Alcuni ritardi si registrano anche sulla liquidazione delle somme derivanti dalla sentenza della Corte Costituzionale e del recente decreto legge 65/2015: non tutti i pensionati interessati hanno infatti ricevuto nel cedolino l'indicazione delle somme che devono essere liquidate. A soffrire, da quanto apprendiamo, sono soprattutto i titolari di piu' prestazioni previdenziali che danno luogo alla perequazione cumulativa. 

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