Altre novità arrivano sulla sanità. Ieri è stato presentato un emendamento da parte della Relatrice Chiavaroli secondo il quale la spesa per i farmaci innovativi (compreso quello contro l'epatite C) rimarrà nel 2015 e 2016 a carico del Sistema sanitario nazionale e non concorrerà al raggiungimento del tetto di spesa per la farmaceutica territoriale, se non per la quota che eccede il fondo ad hoc, il fondo per i farmaci innovativi introdotto con la legge di Stabilità dello scorso anno che rendeva disponibili 500 milioni l'anno per il biennio 2015-2016. Con l'emendamento, proposto si prevede che sempre per il biennio 2015-2016 queste risorse non vadano a sommarsi a quelle spese per la farmaceutica territoriale. In questo modo si riduce il rischio di sforare il tetto annuale previsto per questo tipo di spesa (l'11,35% del fondo sanitario nazionale, con il ripiano della spesa 'extra', il cosiddetto pay back al 100% a carico della filiera farmaceutica) facilitando allo stesso modo la reperibilità di questi farmaci.
Obiettivo della misura è infatti quella di "consentire la regolare somministrazione dei farmaci innovativi", nella cornice delle risorse a disposizione del Ssn e rispettando le nuove misure, previste con la manovra, per rendere più efficiente la spesa sanitaria nel suo complesso. La proposta, che dovrebbe essere votata oggi, allo scopo di garantire la sostenibilità finanziaria dei farmaci innovativi prevede anche che il ministero della Salute, sentita l'Aifa e d'intesa con le Regioni, predisponga ogni anno un 'Programma strategico' per definire le priorità di intervento, le condizioni di accesso ai trattamenti e le previsioni di spesa.
Da segnalare, infine, che ieri il Governo ha inoltre depositato un emendamento che recepisce il decreto legge salva-Regioni (decreto legge 179/2015) che dunque sarà stabilizzato in legge una volta approvata in via definitiva la legge di stabilità.