Tasi ed Imu 2015, ecco come si calcola il saldo del 16 dicembre

Davide Grasso Lunedì, 30 Novembre 2015
Entrambe le imposte dovranno essere pagate a saldo entro il prossimo 16 dicembre. A cambiare sarà però solo l'aliquota di riferimento.

Ultimo appuntamento del 2015 alla cassa per il versamento dei saldi Imu e Tasi prima del restyling sulla tassazione immobiliare contenuta nella legge di stabilità. Anche quest'anno i contribuenti dovranno presentarsi alla cassa entro il 16 dicembre verificando puntualmente le delibere stabilite dal proprio Comune. Imu e Tasi restano infatti due imposte gemelle: uguale il meccanismo di calcolo, uguale la base imponibile, cambiano solo le aliquote.

Il primo aspetto da verificare è quindi la data di approvazione della delibera del Comune, che si può leggere nel database ufficiale del dipartimento Finanze. Se la delibera 2015 è stata approvata dopo il 30 luglio, oppure è stata pubblicata dopo il 28 ottobre (entrambi i dati sono presenti nel censimento), occorrerà seguire le aliquote (ed eventuali detrazioni per l'abitazione principale) in vigore nel 2014: in questi casi, se il quadro della proprietà è sempre lo stesso, occorrerà quindi pagare le stesse cifre già versate nel saldo di giugno. Senza alcuna modifica.

Diverso è il quadro se il Comune ha approvato entro il 30 luglio una delibera che cambia le aliquote, e che di conseguenza per esempio aumenta la Tasi sull'abitazione principale. In questi casi, occorrerà calcolare l'imposta complessiva in base alla nuova aliquota, e sottrarre quanto già versato a giugno per determinare il saldo da versare a dicembre. 

Ricordiamo che per il 2015 il governo ha introdotto un limite massimo al prelievo sugli immobili. Complessivamente l'aliquota non può superare il 3,3 per mille per l'abitazione principale (soggetta solo alla Tasi) e l'11,4 per mille gli altri immobili (Imu più Tasi). 

Vediamo ora un esempio tipico di un contribuente che abbia due immobili, uno adibito ad abitazione principale con rendita catastale di mille euro, ed uno adibito ad abitazione secondaria con rendita catastale pari a 900 euro il cui Comune non ha previsto il pagamento della Tasi ma solo dell'Imu ad aliquota standard al 10,6 per mille. 

Tasi. Ai fini della Tasi la base imponibile è pari a 168.000 euro: (rendita di 1.000 euro per 1,05 per 160). Applicando l'aliquota del 2,5 per mille (è un valore ipotizzato, bisogna vedere l'aliquota del comune), la Tasi lorda è di 420 euro a cui si devono sottrarre 30 euro stabiliti dal Comune come detrazione base per l'abitazione principale. Totale 390 euro a cui bisogna sottrarre l'acconto di 195 euro già pagato a Giugno. Il saldo da pagare entro il 16 dicembre sarà dunque pari a 195 euro. Sulla seconda casa non si paga la Tasi dato che il Comune non ha previsto la Tasi sulle abitazioni diverse da quelle principali.

Imu. L'immobile sito in Roma non paga l'Imu in quanto trattasi di abitazione principale. Di converso l'altro l'immobile paga l'Imu ad aliquota pari al 10,6 per mille. La base imponibile sarà pari a 151.200 euro a cui va applicata l'aliquota 10,6 per mille con un risultato quindi pari a 1602,72 €. Non essendoci detrazioni (per legge) per l'Imu l'acconto da versare entro il 16 dicembre sarà quindi pari ad 802 euro dato che metà del tributo è stata già pagata a giugno in acconto.  Naturalmente, in caso gli immobili siano in comproprietà di due coniugi, l'importo complessivamente dovuto va diviso a metà. Il pagamento è consigliabile effettuarlo con l'F24 (in quanto piu' rapido) inserendo i codici tributo 3958 per la Tasi e 3918 per l'Imu.

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