- Roma, 20 mag. - Beppe Grillo arriva in Rai e varca i cancelli degli studi di via Teulada dopo oltre 20 anni di assenza. Ad accoglierlo non solo un nutrito gruppo di giornalisti, fotografi e cameraman, ma anche Bruno Vespa e il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone. Grillo e' arrivato con due taxi, in uno c'erano lui e i componenti dello staff comunicazione; nell'altro il plastico di un Castello dove sono 'prigionieri' politici, imprenditori e giornalisti, in primis proprio Bruno Vespa. "Ho un regalo - ha detto Grillo rivolgendosi a Vespa - ci diamo del tu, vero?". E i suoi collaboratori tirano fuori dal secondo taxi il plastico incellofanato: "E' meraviglioso - ha aggiunto - ma qui non me lo fanno entrare...e poi fanno entrare Berlusconi, pazzesco...".
Grillo provuove Vespa ma boccia i giornali. "Tutti a processo"
L'involucro viene aperto, il plastico rappresenta il Castello di Lerici, con la scritta 'anno di costruzione 1152'. E prosegue con la spiegazione: "Ho scelto il castello di Lerici perche' mi ricorda la mia infanzia. Li' ci sono le segrete"... e da li' spuntano le 'faccette' di Napolitano, Renzi, Monti ma anche Vespa "Noi vinceremo le europee - sostiene - e poi vinceremo anche le politiche. E faremo il politometro a tutti, un processo online.
Ci sono diverse categorie - continua - i politici, per i soldi che hanno preso. I cittadini devono avere il diritto di processare i politici. Poi ci sono gli imprenditori come De Benedetti e Tronchetti che non se ne possono andare nei paradisi fiscali come se niente fosse senza essere processati.
E poi ci sono anche i giornalisti: Vespa che rappresenta nel bene e nel male la stampa. Sarete processati anche voi online - dice rivolgendosi ai numerosi cronisti - abbiamo bisogno di uno sfogo, di uno 'sputo' digitale. Faremo un processo che durera' un anno". Grillo, sicuro di arrivare primo alle Europee, dice che il Pd "poverino chiama le vecchiette al telefono per farsi votare. Il Pd ha bisogno. Noi non abbiamo bisogno".
E su Twitter impazza #brunochiedi (Leggi)
IL MEGA ASSEGNO DA 5 MILIONI E MEZZO
Oltre al plastico, Beppe Grillo ha portato e srotolato nello studio di Porta a Porta anche un maxi assegno da 5 milioni e mezzo: quello della prossima restituzione delle eccedenze di diaria e indennita' dei parlamentari 5 stelle. Domani mattina (martedi', ndr) ci sara' il nuovo Restituzione day di deputati e senatori M5s.
STOCCATA A VESPA, "NON SEI UN GIORNALISTA MA UN PACCHETTO"
"Tu non sei un giornalista, sei un consulente in pensione. Sei un pacchetto e vendi un prodotto alla Rai", ha continuato Grillo rivolgendosi a Bruno Vespa: entrambi si danno del tu lungo tutta l'intervista. "Voglio processare i mezzi di comunicazione", ha aggiunto il leader di M5S
"SONO IN TV PER DIMOSTRARE CHE NON SONO HITLER E STALIN"
"Sono venuto a dimostrarvi che non sono Hitler ne' Stalin", ha detto Grillo a Vespa. "Se non si e' formato un partito violento e' grazie a noi" ha aggiunto. "Sono commosso, e' dal '93 che non entro in uno studio Rai". La puntata comincia con Grillo che cammina per lo studio e rimane cosi', in piedi, per qualche minuto. Poi ringrazia Vespa per la foto messa in studio, "una foto normale" ma poi, sull'onda dello scherzo, viene sostituita con una foto di Grillo che urla, con la bocca aperta: "Ecco, io non mi voterei" scherza Grillo.
LA LUPARA BIANCA, 80 EURO E L'EBETINO DI FIRENZE
"Lupara bianca e' un termine giornalistico, indica la scomparsa. Monti, Letta, dove sono finiti? sono scomparsi, i politici sono scomparsi". Grillo risponde cosi' a Vespa in merito alle 'accuse' del leader M5s a Renzi. "L'Ebetino e' gia' finito", ha ribadito Grillo. "Noi siamo gia' adesso la prima forza politica del paese - ha aggiunto - la nostra rabbia e' un bel sogno che ha unito 10 milioni di persone, non siamo andate nelle piazze a sfasciare le vetrine". Gli 80 euro? "Era piu' decoroso il voto di scambio di Achille Lauro", ha detto Grillo. "Noi andremo a governare e non faremo alleanze con nessuno. Non accettiamo piu' compromessi.
Noi cercheremo di far dimettere questo governo". "Se prenderemo piu' voti del Pd, Renzi e il Pd dovranno farsi un esame di coscienza", ha detto il comico genovese. "Noi saremo il primo partito nel paese - prosegue - e quindi, non so in che modo, ma noi andremo da Napolitano per chiedere che il governo vada a casa".
NAPOLITANO NON RAPPRESENTA PIU' LA REPUBBLICA
"Se prenderemo piu' voti del Pd, Renzi e il Pd dovranno farsi un esame di coscienza". Cosi' Beppe Grillo rispondendo alle domande di Bruno Vespa a Porta a porta. "Noi saremo il primo partito nel paese - prosegue il leader M5S - e quindi, non so in che modo, ma noi andremo da Napolitano per chiedere che il governo vada a casa. Diremo che Napolitano non rappresenta piu' questa Repubblica"
SE RENZI PRENDE UN VOTO IN PIU' NE PRENDO ATTO
"Non possiamo perdere. Ma se il Pd prende un voto in piu', ne prendo atto", ha detto Grillo rispondendo a una domanda del conduttore
EXPO: IMPRESE COLLUSE CON MAFIA, RAPINA E TRUFFA
"Tutte le imprese sono colluse con la mafia, quasi tutte. E' una rapina. E' una truffa colossale", ha aggiunto Grillo a proposito dell'Expo. "Noi siamo andati dentro l'Expo con un pullman - ha raccontato - stavano costruendo 15 corsie per l'autostrada da Monza a Milano... hanno chiamato da Los Angeles, neanche li' ce le hanno.. E quello che stava sull'autobus con noi - racconta - diceva che non siamo collusi con la mafia e l'hanno arrestato l'indomani... Poi arriva Sala e poi Cantone e dicono 'non 'ce n'eravamo accorti'. Come fai a mandare un supercommissario a controllare quando gli appalti sono stati gia' tutti concessi?". Secondo Grillo, "quei soldi vanno investiti in altre opere. L'Expo era un'idea bellissima e invece - ha sostenuto - e' una speculazione di cemento, un'associazione a delinquere di destra e di sinistra".
IMMIGRATI? PROBLEMA EUROPEO
"Non e' un problema che possiamo risolvere da soli. Non e' un problema italiano. Alfano dice la stessa cosa? Va bene, ma lui e' stato al governo per dieci anni", ha detto Beppe Grillo a Porta a Porta a proposito del problema dell'immigrazione.
"LA NOSTRA E' RABBIA BUONA, DA NOI UN PIANO B"
"Io urlo spesso, per rabbia, ma non so solo urlare. La mia rabbia e' buona, noi diamo un piano B, un sogno. Sono falliti sia il comunismo che il capitalismo", ha detto Grillo. "Io risulto uno che grida - ha aggiunto - e' vero, sono arrabbiato, a volte esagero ma e' una rabbia che ha unito in un bel sogno 10 milioni di italiani. Noi non siamo andati in giro a far a botte con la polizia o a sfasciare le vetrine. Noi abbiamo tolto la violenza dalle strade. Se non si e' formato un partito violento, fascista... e tu lo sai, era tuo papa'..." ha detto scherzando a Bruno Vespa. E' merito nostro che abbiamo incanalato le forze incattivite in un movimento democratico".
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