Le domande di assegno unico si possono modificare. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 1962/2022 in cui spiega, tra l’altro, che è stata introdotta una nuova funzionalità all’interno del servizio telematico Inps per inoltrare le domande di Auu. Nella sezione «Consulta e gestisci le domande che hai presentato», premendo il tasto funzione «Modifica», è possibile variare i valori di alcuni campi delle schede figlio, modificando quelli già presenti.
Il servizio andrà utilizzato, in particolare, per variare e/o inserire la condizione di disabilità del figlio (condizione da cui scaturisce una maggiorazione dell’importo dell’auu a seconda dell’età anagrafica del figlio e dell’entità della disabilità) e per comunicare variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione del figlio maggiorenne (es. iscrizione all’università).
Si potranno anche cambiare i criteri di ripartizione dell’assegno tra genitori (es. optare per il pagamento al 50% oppure per il 100% ad uno dei genitori) e/o dichiarare la spettanza di maggiorazioni non comunicate in un primo tempo.
Niente arretrati
Attenzione. Le modifiche hanno efficacia dal momento in cui sono inserite in procedura e, pertanto, non generano il diritto a conguagli per importi arretrati. Se, ad esempio, entrambi i genitori diventano titolari di reddito da lavoro dipendente il 1° luglio 2022 (quindi scatta il diritto alla maggiorazione di 30 euro mensili per ciascun figlio) ma la variazione della domanda viene effettuata a settembre 2022 si perderanno gli arretrati maturati nelle mensilità di luglio ed agosto 2022.
Fa eccezione a questa regola la condizione di disabilità del figlio/a: laddove preesistente alla modifica in domanda (in questo caso il richiedente deve indicare la data di decorrenza della disabilità) l’Inps riconoscerà anche gli arretrati. In particolare, per quanto concerne la condizione di disabilità, si ricorda che la medesima deve risultare anche dall’ISEE del nucleo familiare ove sono inseriti i figli. Laddove tale specifica non sia presente nell’apposito quadro della DSU, è possibile chiederne la rettifica all’intermediario abilitato (CAF) che ha provveduto all’inoltro della medesima DSU senza richiedere una nuova DSU.
Anomalie o incompletezze
L’Istituto spiega, infine, che l’applicativo informatico è stato aggiornato consentendo agli utenti la visualizzazione dei pagamenti suddivisi per competenza mensile con la specifica modalità di pagamento utilizzata e una evidenza delle posizioni con anomalie o incompletezze. Quest’ultima funzione mostra all’utente che ha inserito la domanda le eventuali criticità emerse durante la fase istruttoria e che ne impediscono il completamento consentendogli di allegare ulteriore documentazione o di precisare la permanenza dei requisiti.
Documenti: Messaggio Inps 1962/2022