L'Inps spiega di aver completato la prima fase di gestione delle domande per l'erogazione degli indennizzi COVID-19 riconosciuti in favore delle numerose categorie previste dal DL "Cura Italia" (DL 18/2020) come successivamente modificate dal DL "Rilancio" (DL 34/2020) per le mensilità di marzo, aprile e maggio. Si tratta degli iscritti alla gestione separata dell'Inps (professionisti e collaboratori); degli iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti); dei lavoratori dello spettacolo; degli agricoli dipendenti; dei lavoratori dipendenti del settore del turismo e degli stabilimenti termali eccetera). In particolare l'Ente informa di aver messo a disposizione degli utenti le motivazioni del rigetto delle istanze, consultabili nella sezione del sito INPS denominata Servizio “Indennità 600/1000 euro”, alla voce “Esiti”, sia da parte del Patronato con proprie credenziali sia da parte del cittadino dotato di PIN. Nel citato documento sono, quindi, riportate tutte le motivazioni di rigetto, estremamente eterogenee, che gli utenti potranno visualizzare al percorso predetto.
Riesame entro 20 giorni
Avverso il rigetto sia i lavoratori che i patronati potranno proporre un’istanza di riesame entro il 30 Agosto per le istanze respinte entro il 10 Agosto (cioè entro 20 giorni dalla pubblicazione del documento INPS avvenuta il 10 Agosto) oppure entro 20 giorni dalla reiezione se successiva alla pubblicazione del documento INPS. Con la richiesta gli interessati dovranno produrre specifica documentazione contenuta nell'Allegato 1 al predetto messaggio Inps a seconda delle motivazioni del respingimento dell'istanza per consentire un supplemento di istruttoria da parte dell'Ente Previdenziale (che potrà concludersi con l'accoglimento della domanda).
Gli interessati possono inviare la documentazione attraverso il link “Esiti”, nella stessa sezione del sito INPS in cui è stata presentata la domanda “Indennità 600 / 1.000 euro”, grazie ad apposita funzionalità, che provvede ad esporre i motivi di reiezione e consente di allegare i documenti richiesti per il riesame. In alternativa gli interessati possono utilizzare la casella di posta istituzionale dedicata, denominata riesamebonus600. nomesede @ inps . it, istituita per ogni Struttura territoriale INPS. Qualora il termine per il riesame sia trascorso inutilmente la domanda si intende definitivamente respinta ed il lavoratore potrà impugnarla esclusivamente tramite un ricorso giurisdizionale essendo preclusa la facoltà di proporre ricorso amministrativo per gli indennizzi covid-19. Una procedura simile, peraltro, era stata già anticipata dall'Inps con riguardo al bonus di 500 euro per i lavoratori del settore domestico.
Documenti: Messaggio Inps 3088/2020