Rinnovata la possibilità di godere di un contributo economico per gli eventi legati alla maternità anche per gli eventi avvenuti nel 2022 in favore delle professioniste iscritte all'Epap (l'Ente di previdenza e assistenza pluricategoriale, la cui platea è composta da dottori agronomi e forestali, fisici, chimici, geologi ed attuari).
La Cassa potrà, infatti, corrispondere alle proprie associate (in regola con il pagamento dei contributi) fino a 1.000 euro, nel caso siano state protagoniste lo scorso anno di avvenimenti quali «nascita, adozione, o affidamento ed aborto spontaneo, o terapeutico oltre il terzo mese di gravidanza», per i quali è, dunque, possibile richiedere il rimborso di parte delle spese sostenute. Lo fa sapere l'Ente presieduto da Stefano Poeta indicando che il termine per la presentazione delle istanze è fissato per il 31 dicembre prossimo.
L'aiuto testimonia la «particolare attenzione alla tutela» di una fase particolare della vita femminile, attuata «prevedendo degli strumenti supplementari di sostegno economico a disposizione delle donne, che si aggiungono al trattamento di legge a titolo di indennità di maternità e paternità. L'assistenza» alla famiglia nella sua globalità «rientra tra gli obiettivi di welfare dell'Epap, e tale misura è pensata per sostenere le professioniste iscritte all'Ente, attraverso forme di rimborso delle spese attinenti alla maternità, ritenendo che la modalità con cui si è scelto di erogare tale sostegno possa consentire alle stesse una personalizzazione della prestazione, proporzionando il sostegno alle loro effettive necessità», ma consentire allo stesso tempo alla Cassa una maggiore efficacia delle risorse destinate alla propria platea di iscritti.
La domanda, informa l'Epap, potrà essere presentata dalle iscritte professioniste contribuenti attive all’EPAP, con obbligo del versamento dei contributi obbligatori, in regolarità contributiva e dichiarativa (ai sensi dell’art. 3 e art. 5 della delibera del CdA n. 110/2017), che deve essere posseduta al momento della domanda (ai sensi della delibera CdA n. 110/2017). Lo status di iscritta professionista attiva deve essere posseduto da tre mesi prima ed essere mantenuto per almeno 12 mesi successivi all’evento che ha dato diritto al rimborso.