La relatrice al provvedimento, Anna Giacobbe (Pd), ha spiegato il meccanismo di rivalutazione degli assegni indicando che esso «consolida nel tempo una quota della rivalutazione riconosciuta negli anni 2012 e 2013 per effetto del provvedimento in esame; tale quota sembra quindi entrare a sua volta a fare parte della base di calcolo per l'applicazione delle rivalutazioni già previste a legislazione vigente, per gli anni 2014-2016 ai sensi dell'articolo 1, comma 483, della legge n. 147 del 2013, e a decorrere dall'anno 2017 sulla base della disciplina generale di cui all'articolo 69, comma 1, della legge n. 388 del 2000».
Sul punto, la parlamentare Pd reputa tuttavia necessario che «il Governo fornisca una conferma in ordine al concreto funzionamento dei meccanismi di rivalutazione, eventualmente anche attraverso la messa a disposizione di elementi di maggior dettaglio rispetto a quelli contenuti nella relazione tecnica e nella relazione illustrativa». In generale, la Giacobbe ha riconosciuto particolarmente importante la circostanza che una quota dell'indicizzazione riconosciuta assuma carattere stabile ed entri a far parte della base di calcolo per le successive rivalutazioni.