"Finalmente i nostri iscritti -dichiara il presidente dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro, Alessandro Visparelli- potranno ottenere l’erogazione delle loro pensioni in cumulo e, in molti casi, dei dovuti arretrati". "La firma della convenzione con l’Inps -precisa Visparelli- è arrivata al termine di un confronto con l’Istituto che si è reso necessario per definire il contenuto degli importanti allegati tecnici, inadeguati per l’Enpacl nella versione originariamente proposta". "Siamo soddisfatti -commenta il presidente della Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori Commercialisti, Walter Anedda- che l’Inps abbia recepito le nostre richieste nell’allegato tecnico tenendo così conto delle esigenze manifestate dalla Cassa di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti nell’ambito di un costruttivo confronto istituzionale". La sottoscrizione della convenzione da Enpacl e Cassa Dottori Commercialisti completa così il puzzle richiesto dalla legge 232/2016 per consentire l'erogazione delle pensioni in regime di cumulo. Le due casse nei mesi scorsi avevano comunque già fornito i primi dettagli circa le regole per la liquidazione della pensione in particolare sui requisiti anagrafici e contributivi (nello spirito della pensione a formazione progressiva) e sulle modalità di calcolo del trattamento pensionistico di propria competenza.
Dopo l'adesione all'appello mancano ormai solo Enpab, Enpaia, Cassa Notariato e Enasarco, le ultime due tuttavia difficilmente aderiranno la prima per mancanza di iscritti interessati all'operazione la seconda perchè ritiene che il cumulo non possa estendersi alla Fondazione che gestisce la previdenza degli agenti e rappresentanti di commercio.