Quattro mila professori potranno essere collocati in pensione dal prossimo 1° settembre, stretta sul trattenimento in servizio, via libera al pensionamento d'ufficio al compimento dei requisiti per la pensione anticipata, stop alla penalizzazione per chi ha raggiunto i requisiti per la pensione anticipata entro il 2017. Kamsin Sono queste le principali novità in materia previdenziale dopo il via libera in Commissione Affari Costituzionali alla Camera al decreto legge sulla riforma della pubblica amministrazione (il provvedimento sarà in Aula a Montecitorio da lunedì dove inizierà la discussione).
Per i quota 96 della scuola è arrivato ieri in tarda notte quindi un altro via libera. I docenti rimasti bloccati dalla riforma Fornero vedono farsi piu' concreta la possibilità di andare in pensione già da settembre. Ora vanno fissati i termini per le domande di collocamento in quiescenza e così si potranno aprire le porte (forse però a settembre 2015) a nuove assunzioni di docenti nelle scuole. Ma le novità per il decreto Pa non finiscono qui. Sul fronte delle pensioni viene infatti confermata l'abolizione del trattenimento in servizio per i magistrati al 31 dicembre 2015 e viene anche rivisto il regime di aspettativa per le toghe che vogliono approdare agli uffici di diretta collaborazione con la Pa: se vogliono ricoprire un incarico, anche di semplice consulenza giuridica, devono andare fuori ruolo.
Confermata poi la norma che consentirà alle Pa di collocare in pensione i dipendenti che hanno raggiunto la massima anzianità contributiva (qui i dettagli). Tuttavia l'emendamento approvato, come anticipato da Pensioni Oggi, conterrà anche un vincolo anagrafico minimo, quello dei 62 anni, una soglia introdotta al fine di evitare la possibilità che il dipendente incorra nella penalizzazione. La norma viene estesa anche con riferimento ai primari e professori universitari, ma per loro l'età sarà di 65 anni. Viene abolita poi la norma che faceva salvi i trattenimenti in servizio dei militari fino al 2016. Confermate le novità sulla mobilità obbligatoria, con l'esclusione dei lavoratori con figli minori di tre anni o disabili a carico, e l'introduzione del concerto dei sindacati nella definizione dei criteri di trasferimento.
Arriva anche la parola fine a quel complesso meccanismo sulle penalizzazioni (taglio dell'1-2% per chi ha meno di 62 anni) per i lavoratori che maturano i requisiti per la pensione anticipata entro il 2017 (qui i dettagli).
Le novità per i Quota 96 - Tornando ai professori la misura che attende ora il via libera dell'Aula (qui il testo dell'emendamento) consentirà di mantenere le vecchie regole di pensionamento in favore di 4 mila docenti che hanno maturato un diritto a pensione entro il 31 Agosto 2012, secondo la disciplina pensionistica vigente sino al 31.12.2011. Gli interessati avranno 15 giorni per presentare istanza di accesso al beneficio e potranno essere collocati in quiescenza già da settembre. Tempi dunque piuttosto stringenti calcolando che il provvedimento non sarà convertito definitivamente in legge prima dell'8 Agosto. Non solo. L'Inps inoltre dovrà formulare una graduatoria applicando un criterio progressivo risultante dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva vantata dai singoli richiedente alla data del 31 dicembre 2012. Si tratta di passaggi che dunque dovranno essere compiuti molto velocemente dall'Inps per rispettare il traguardo del 1° settembre.
Inoltre, per fare cassa, i termini di pagamento della buonuscita dei 4mila prof verrebbero corrisposti secondo l'attuale disciplina Fornero e quindi a partire da 66 anni e tre mesi per la vecchiaia, 41 anni e sei mesi, se donna e 42 anni e sei mesi, se uomo, per la pensione anticipata. Senza contare, inoltre, che ci sarà una dilatazione ulteriore qualora l'importo lordo complessivo superi i 50mila euro.
In favore di questo comparto spunta anche un'altra novità: le lavoratrici che hanno maturato un diritto a pensione entro il 31 Agosto 2012 e che hanno optato per l'opzione donna per anticipare l'uscita, potranno chiedere la riliquidazione dell'assegno con le regole del retributivo.
Zedde