Molto probabile un aumento piu' contenuto del prelievo sulla previdenza complementare. Quasi certa la revisione del taglio da 150 milioni di euro ai patronati.
Kamsin Riprenderà oggi in Commissione Bilancio di Montecitorio l’esame della legge di stabilità. In settimana sotto la scure del presidente della Commissione, Francesco Boccia, sono caduti circa 1.600 emendamenti sui quasi 4 mila che erano stati presentati. Bocciati, tra questi, anche quelli del Pd che puntavano al mantenimento della tassazione separata sul Tfr dirottato in busta paga, perché non avevano copertura finanziaria, ma il problema del Tfr è tutt’altro che accantonato.
Sarà, anzi, uno dei punti centrali del dibattito delle prossime settimane, insieme alla tassazione dei fondi pensione, alla nuova riforma delle imposte sugli immobili, la deducibilità dell’Imu per i capannoni industriali. Temi su quali praticamente tutti i partiti sono intervenuti con proposte di modifica, e sui quali c’è una disponibilità di massima del governo ad intervenire a condizione di non modificare i saldi. Ogni eventuale correzione, di conseguenza, dovrà essere compensata.
Le possibilità di grandi modifiche sono molto limitate. Un caso emblematico è quello della deducibilità dalle tasse pagate dalle imprese dell’Imu sui capannoni industriali. Quasi tutti i gruppi politici vogliono aumentarla, portando la deducibilità dal 20 al 30%, ma il costo è di 200 milioni di euro, e non si trovano le risorse.
Pure sull’aumento delle imposte sui fondi pensione e sulla rivalutazione del Tfr c’è un’apertura del governo, ma anche in questo caso è più formale che sostanziale, perché le due misure danno un gettito non indifferente (oltre 400 milioni), difficile da compensare con misure alternative. Quasi nullo, invece, il margine per un ripensamento della tassazione del Tfr che i lavoratori sceglieranno di avere in busta paga nel prossimo triennio. Il testo della Legge di bilancio prevede la tassazione all’aliquota marginale Irpef, con un gettito che compensa i maggiori esborsi per i trasferimenti agli enti previdenziali. Se il gettito viene meno, o si riduce fortemente, tutta l’operazione rischia di non tenersi più in piedi.
Ad ogni modo martedì inizieranno le operazioni di voto in Commissione Bilancio della Camera sugli emendamenti segnalati al ddl di stabilità. Molti gli emendamenti che propongono interventi sul capitolo pensionistico tra cui il tentativo di Sel di reintrodurre la deroga per i quota 96 della scuola, diverse norme per l'estensione dei benefici previdenziali per i lavoratori esposti all'amianto, una taglio alle pensioni d'oro.
Nel frattempo la Ragioneria Generale dello Stato ha ricevuto indicazioni da Via XX Settembre di lavorare per recuperare le risorse necessarie per contenere l'aumento dall'11,5 al 20% prospettato nella legge di stabilità della tassazione sui fondi pensione e sulle polizze vita. Nel pacchetto di modifiche alla tassazione sui fondi pensione che il Governo potrebbe depositare in Commissione Bilancio tra martedì e mercoledì prossimo sembra probabile che compaia anche una riduzione del carico fiscale sui fondi delle casse di Previdenza dei Professionisti. Sarà rivisto, ma non azzerato, il taglio da 150 milioni di euro per i patronati.
Zedde