Parte oggi la vertenza Unicredit e sindacati per la realizzazione del piano industriale 2014-2018. Un negoziato in realtà basato sulla gestione di oltre 5 mila esuberi previsti dal vecchio programma, la cui attuazione è sfumata a causa della riforma Fornero che ha spostato di 3,5 anni l'uscita di 2.400 lavoratori pensionabili.
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Unicredit starebbe studiando un pacchetto volontario incentivato per fare uscire alla prima data utile i 2.400 dipendenti che sono pensionabili entro il 2018. Un pacchetto di misure tuttavia che non prevederebbero il ricorso al fondo di solidarietà di settore, giudicato troppo costoso dai vertici della banca. Che invece è orientato a facilitare l'uscita graduale delle persone utilizzandone la prestazione lavorativa fino alla prima data utile per la pensione per una serie di attività, come per esempio il recupero crediti, per le quali il gruppo si appoggiava a fornitori esterni. Alla prima data utile però l'uscita diventa necessaria e per accompagnarla l'azienda prevederebbe un pacchetto di incentivi all'esodo composito.
Gli altri 2.600 che mancano all'appello per realizzare il piano 2018 saranno affrontati in una seconda fase che potrà eventualmente anche prevedere l'uso del fondo di solidarietà.