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Stabilità, ok al TFR in Busta paga dal prossimo anno
Il Ddl di Stabilità conferma, come anticipato nei giorni scorsi sulla pagine di questo giornale, la fine dell'esenzione dalla tassazione Irpef per "i capitali percepiti in caso di morte in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita, a copertura del rischio demografico". Kamsin E la tassazione avverrà in maniera retroattiva. Infatti, inizieranno a essere tassati i proventi percepiti dai beneficiari dalle polizze vita a partire dal 1° gennaio 2014 e non dal 1° gennaio 2015, data entrata in vigore del Ddl di stabilità (ossia dal 2015).
L'ultima bozza del disegno di legge conferma anche un altro addio all'esenzione. Si tratta dell'esonero dal bollo auto per le auto d'epoca, che quindi dovranno essere soggette al prelievo.
Tra le conferme c'è l'introduzione del TFR in busta paga. In via sperimentale, per i periodi di paga tra il 1° marzo 2015 e il 30 giugno 2018, che i lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi i lavoratori domestici ed i lavoratori del settore agricolo, che abbiano un rapporto di lavoro in essere da almeno sei mesi presso il medesimo datore di lavoro, possano richiedere di percepire in busta paga, come parte integrativa della retribuzione, le quote maturande del trattamento di fine rapporto (TFR) di cui all’articolo 2120 del codice civile.
L'opzione potrà essere esercitata anche per le quote che il lavoratore abbia già deciso di destinare a forme di previdenza complementare. La parte integrativa della retribuzione è assoggettata a tassazione ordinaria e non è imponibile ai fini previdenziali.
Il regime sperimentale non si applica per i datori di lavoro sottoposti a procedure concorsuali e per le aziende dichiarate in crisi. Il ddl prevede che la parte integrativa della retribuzione non concorra al raggiungimento dei limiti di reddito previsti per usufruire della detrazione di cui all’articolo 13, comma 1-bis, del TUIR (c.d. bonus “80 euro”).
E' prevista, inoltre, per i datori di lavoro con meno di 50 addetti, che non optino per lo schema di accesso al credito bancario (previsto dal medesimo disegno di legge), il riconoscimento delle misure compensative di carattere fiscale e contributivo attualmente previste dall’articolo 10 del decreto legislativo n. 252 del 2005 per le imprese che versano il TFR a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS. Le medesime misure compensative vengono, tra l'altro, riconosciute anche ai datori di lavoro con numero di addetti pari o superiore a 50, in proporzione alle quote di TFR percepite dai lavoratori come parte integrativa della retribuzione.
Il ddl conferma anche l'incremento dal 5% al 77,74% della quota imponibile dei dividendi percepiti dagli enti non commerciali: sarà applicabile con riferimento alle distribuzioni di utili effettuate dal 1° gennaio 2014. L'imposta dovuta dagli enti non commerciali (in primo luogo trust e fondazioni bancarie) sarà quindi pari al 21,38% (il 27,5% del 77,74%) del dividendo percepito. La retroattività interesserà anche le assicurazioni.
Zedde
Irap 2015, ecco le novità previste dalla legge di stabilità
L'aumento dell'aliquota Irap sarà retroattivo. La bozza ufficiale del Ddl di Stabilità conferma gli aumenti di imposta a cominciare dall'Imposta regionale sulla attività produttve. Kamsin I versamenti per il 2014 dovranno, quindi, essere effettuati con un'aliquota più alta rispetto a quella che aveva ridotto il decreto sul bonus Irpef (Dl 66/2014) e per la quale era stato introdotto a copertura l'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie dal 20% al 26% a partire dal 1° luglio scorso. Ciò significa che l'aliquota salirà al 3,9% e non sarà piu' del 3,5 per cento.
Nel determinare il saldo dell'Irap in scadenza il 16 giugno 2015, non si potrà, inoltre, utilizzare la nuova agevolazione, prevista dalla stessa bozza del ddl di stabilità, che consente la deduzione integrale del costo del lavoro derivante da contratti a tempo indeterminato. Il beneficio in parola, infatti, scatterà soltanto dall'esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014.
Dal prossimo anno, dunque, l'imposta si calcolerà con l'aliquota del 3,9% e con la deduzione limitata per le retribuzioni dei dipendenti a tempo indeterminato (7.500 euro a testa per gli over 35 e 13.500 per donne e under 35, con importi raddoppiati in talune regioni meridionali). Vengono comunque fatti salvi i minori versamenti in acconto effettuati in base all'aliquota 3,5% utilizzando il metodo previsionale, come aveva espressamente stabilito dal decreto Irpef (articolo 2, comma 2, del Dl 66/2014).
Zedde
Scioperi, ecco l'autunno caldo di operai e statali
Pensionati, dipendenti pubblici, metalmeccanici: novembre sara' un mese 'caldo' per le proteste che accompagneranno l'esame parlamentare della legge di Stabilita' e del Jobs act, ma anche per le mobilitazioni di singole categorie che chiedono adeguamenti salariali. Kamsin L'astensione piu' significativa sara' quando i metalmeccanici della Fiom incroceranno le braccia per otto ore (ancora non e' stata comunicata ufficialmente la data dello sciopero, che dovrebbe tenersi a meta' novembre).
Per quanto riguarda il pubblico impiegno, se gli autonomi sciopereranno il 14, i dipendenti aderenti alle sigle confederali scenderanno in piazza l'8 per una grande mobilitazione ma non sono al momento in calendario scioperi del comparto. Andando per ordine, lunedi' si asterranno dal lavoro i dipendenti del comparto sanita' che aderiscono al Nursind; martedi' niente udienze dei giudici di pace. Giovedi' 5 sara' la volta delle manifestazioni a Milano, Roma e Palermo dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil. Sindacati confederali uniti anche sabato 8 per la manifestazione a Roma dei lavoratori della P.a., della conoscenza e della sicurezza che sara' conclusa dal segretario generale Cgil Susanna Camusso.
A meta' mese la mobilitazione dei metalmeccanici della Fiom: sciopero generale e manifestazioni il 14 novembre a Milano e il 21 novembre a Napoli. Il 14 hanno indetto lo sciopero generale nel pubblico e nel privato Cobas, Cub, Slai, Usi-Ait (piu' Sisa per il comparto scuola).
Disagi potranno verificarsi sempre il 14 nel trasporto aereo, per lo sciopero indetto da Cub e Flaica, a cui si aggiunge quello proclamato da Avia per EasyJet (per il personale navigante di cabina), quello di Uiltrasporti e Anpav per Alitalia (ma solo dalle 12 alle 16) e lo stop ai straordinari per Techno Sky indetto deciso dalla Fiom.
Zedde
Comuni, arrivano sconti sul patto di stabilità
Tra le novità approvate alla Camera dei Deputati con la prima lettura del decreto governativo Sblocca Italia c'è uno sconto sul patto di stabilità. Ne beneficeranno, in particolare, le amministrazioni comunali virtuose nel pagamento dei debiti che hanno investito in opere pubbliche. Kamsin Nello specifico il dl stabilisce l'esclusione dal patto di stabilità interno dei pagamenti effettuati dai Comuni per investimenti in opere, oggetto di segnalazione entro il 15 giugno 2014 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La deroga viene concessa nel limite di 250 milioni di euro per l'anno 2014 e viene disposta, altresì, l'esclusione dai vincoli del patto di stabilità interno per gli anni 2014-2015, per un importo di 300 milioni di euro, dei pagamenti dei debiti in conto capitale certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2013 sostenuti successivamente all'entrata in vigore del d.l 133 2014.
Zedde
Legge di stabilità, saltano i fondi per l'imprenditoria giovanile
Sono oltre 20 le misure sulle quali la commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha chiesto lo stralcio dalla legge di stabilità a partire da alcune norme micro-settoriali e di carattere ordinamentale. Kamsin Escono, ad esempio, i 10 milioni per l'imprenditoria giovanile in agricoltura; la possibilità per la polizia giudiziaria di utilizzare i carburanti per autotrasporto sottoposti a sequestro ai fini della successiva confisca; vengono meno anche le norme sul ridimensionamento della Rappresentanza Sindacale di forze armate e delle forze di polizia. Non servirà più l'autorizzazione per Invalsi per far scattare le assunzioni straordinarie.
Lo stop ha riguardato la norma che intendeva consentire la cessione di attività immobiliari e della quote partecipate della Rai, così come i 100 milioni per i lavoratori socialmente utili di Napoli e Palermo.
Ad ogni modo il termine per la presentazione degli emendamenti in Commissione scadrà il prossimo 7 novembre ma già lunedì partirà il giro delle audizioni con Banca d'Italia, Confindustria, Istat e Corte dei Conti. Un iter che sarà comunque chiuso entro il 20 Novembre dato che, secondo il calendario di Montecitorio, il ddl dovrebbe sbarcare in Aula a Montecitorio il prossimo 24 novembre.
Possibile la presentazione di emendamenti al testo del disegno di legge per introdurre correttivi alle pensioni, capitolo che è stato completamente dimenticato dall'esecutivo.
Zedde
Altro...
Sblocca Italia, cambia la manutenzione straordinaria nell'edilizia
La Camera ha dato il via libera al decreto che ora passerà al Senato per la sua definitiva conversione in legge. Imu ridotta a chi riduce l'affitto all'inquilino.
Kamsin I Comuni potranno riconoscere un'aliquota Imu ridotta al locatore che concordi una riduzione del canone di affitto con l'inquilino. In ogni caso gli atti di riduzione dei canoni di locazione saranno esenti da imposte di registro e di bollo. Sono alcune delle novità contenute nel decreto legge sblocca Italia, dl 133/2014, approvato questa settimana dalla Camera dei Deputati con 278 voti favorevoli e 161 contrari.
Il testo ora passa al Senato anche se, si ritiene, difficilmente Palazzo Madama potrà cambiare nuovamente il testo del decreto dato che, il provvedimento va convertito definitivamente in legge entro il prossimo 11 novembre pena la sua decadenza.
Il nuovo testo rivede in diversi punti il provvedimento governativo confermando comunque diverse agevolazioni in materia di edilizia. Da un lato il decreto modifica la definizione di manutenzione straordinaria dell'edilizia, ritenendo sufficiente per tali interventi, il semplice rispetto della volumetria complessiva degli edifici, e comprendendo, quindi, anche le opere di frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari preesistenti. Non sarà più necessario, quindi, il permesso di costruire per interventi di ristrutturazione edilizia, che comportino un aumento di unità immobiliari, modifiche del volume o delle superfici dell'immobile.
I termini per il rilascio del permesso di costruire vengono raddoppiati solo nei casi di progetti particolarmente complessi. Con il provvedimento, poi, si introducono sanzioni pecuniarie oscillanti tra 2 e 20 mila euro in caso di mancato rispetto dell'ordine di demolizione degli abusi edilizi, con piena responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile del dirigente e del funzionario inadempiente. Viene introdotta, inoltre, la definizione di interventi di conservazione e si codifica una nuova ipotesi di permesso di costruire in deroga alle destinazioni d'uso per gli interventi di ristrutturazione edilizia effettuate anche in aree industriali dismesse al fine di incentivare le opere di recupero di tali zone.
Zedde
Opzione Donna, partono i ricorsi contro l'Inps
Il Comitato Opzione Donna ha avviato una class action contro l'Inps per ottenere la rimozione dei paletti che accorciano di un anno i termini per l'accesso al regime sperimentale donna.
Kamsin Una giornata di mobilitazione nazionale unitaria delle organizzazioni sindacali Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil per chiedere al governo interventi urgenti su reddito da pensione, fisco, welfare, sanità e non autosufficienza. E' quella che hanno annunciato le tre sigle sindacali per il prossimo 5 novembre a Milano, al Teatro Nuovo (Piazza San Babila), a Roma, all'Auditorium della Conciliazione (Via della Conciliazione 4), con le conclusioni di Gigi Bonfanti, Segretario generale Fnp-Cisl; a Palermo, al Teatro Politeama (Via Castrofilippo 90). Le manifestazioni si terranno nella mattinata, con inizio intorno alle 9.30 e termine intorno alle 13.30.
Al centro della mobilitazione unitaria ci sarà il rilancio della piattaforma unitaria delle tre organizzazioni, con la richiesta specifica al governo di politiche a sostegno dei pensionati e degli anziani, a partire dalla estensione anche a loro del bonus di 80 euro, più volte promessa dal Presidente del Consiglio. I sindacati ritengono, inoltre, grave la scelta di ridurre il Fondo nazionale per le non autosufficienze (già inadeguato nello stanziamento dell'anno precedente) e di procedere ancora una volta con tagli lineari alla sanità e agli enti locali, che si tradurranno inevitabilmente in una ulteriore riduzione dei servizi di welfare e di assistenza alle persone anziane.
In settimana, inoltre, il Comitato opzione donna ha promosso una Class action contro l'Inps per Circolari 35 e 37 del 2012, che hanno modificato l'applicazione della legge Maroni del 2004, la quale permetteva in via sperimentale alle donne con 57 anni e 35 di contributi, di andare in pensione con il sistema retributivo fino al 2015 (opzione donna). L'iniziativa è stata presentata a Montecitorio dalla presidente del Comitato e dalla parlamentare del Pd della commissione Lavoro Marialuisa Gnecchi.
Zedde
Riforma Pensioni, ecco cosa cambia con la legge di stabilità
Il Disegno di legge di stabilità conferma la stangata sulla previdenza integrativa. Tagliato il fondo per i lavoratori usurati, meno soldi anche ai Patronati.
Kamsin Stretta sulle pensioni integrative, tassazione piu' elevata per le rendite delle Casse Professionali, pagamenti delle pensioni unificati il 10 di ciascun mese ma solo per chi ha piu' trattamenti. Sono state tutte confermate con l'arrivo in Parlamento del disegno di legge di stabilità per il 2015 le novità anticipate da pensionioggi.it nei giorni scorsi in materia previdenziale. Tra le novità c'è anche il taglio dei fondi destinati ai lavoratori addetti alle masioni particolarmente usuranti. Vediamo dunque di riassumere cosa potrebbe cambiare dal prossimo anno.
Stretta sulla previdenza integrativa - La legge di stabilità prevede, per le casse di previdenza professionali l'incremento della tassazione delle rendite finanziarie dal 20 al 26 per cento, un livello che sarà equiparato agli investimenti effettuati da qualsiasi altro investitore privato. La misura, in pratica, non ha prorogato al 2015 il credito d'imposta, previsto dall'articolo 4, comma 6-bis, decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 (decreto bonus-Irpef 2014), sui “redditi di natura finanziaria” delle Casse professionali (decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509 e decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103), concesso solo per il secondo semestre 2014 e pari alla differenza tra le ritenute e le imposte sostitutive del 26% da applicare e quelle del 20 per cento.
Per effetto di tale credito d'imposta (applicabile però solo da luglio a dicembre 2014), le rendite delle Casse professionali sono state tassate al 20% anche dopo il generale aumento al 26% dello scorso primo luglio. Senza il credito d'imposta, quindi, dal primo gennaio 2015, anche queste rendite saranno tassate al 26 per cento.
Sale anche il prelievo sui fondi di previdenza complementare ai quali fisco chiederà non più l'11,5% ma il 20% (articolo 44, comma 1 del Disegno di legge).
Data unica per il pagamento delle pensioni - L'articolo 26 della bozza del disegno di legge di stabilità 2015 prevede che, dal prossimo 1° gennaio 2015, al fine di razionalizzare ed uniformare le procedure ed i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’Istituto nazionale della previdenza sociale, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché le rendite vitalizie dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro sono poste in pagamento il giorno 10 di ciascun mese o il giorno successivo se festivo o non bancabile, con un unico pagamento, ove non esistano cause ostative, nei confronti dei beneficiari di più trattamenti.
L'unificazione riguarda solo i titolari di piu' trattamenti (circa 800mila soggetti) gestiti dall’Istituto a seguito della soppressione dell’INPDAP ed ENPALS, in quanto le elargizioni, in tali casi, attualmente vengono erogate con cadenze mensili, ma in giorni diversi. Dalla norma non sono interessati dunque coloro che hanno la pensione a carico di una sola gestione previdenziale: questi continueranno a vedere la pensione accreditata con le regole attuali.
Lavoratori Usurati - Il comma 6 dell'articolo 45 del ddl prevede, in materia di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, la riduzione da 383 a 233 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015 delle risorse del Fondo costituito al fine di concedere il diritto al pensionamento anticipato ai lavoratori dipendenti impegnati in particolari lavori o attività che maturano i requisiti per l’accesso al pensionamento a decorrere dal 1° gennaio 2008; conseguentemente, prevede una corrispondente riduzione di 150 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2015 delle risorse del medesimo Fondo.
Comunicazioni telematiche - Un'altra novità riguarda l'obbligo di comunicare il decesso del pensionato all'Inps da parte del medico necroscopo attraverso il sistema telematico già presente per la comunicazione dello stato di malattia. Il certificato di accertato decesso dovrà essere trasmesso dal medico entro 48 ore dall'evento e ciò per ridurre i casi di indebita erogazione.
Cure Termali - Il disegno di legge prevede eliminazione degli oneri finanziari degli enti previdenziali per l’erogazione di prestazioni che non rientrino nei livelli essenziali di assistenza di carattere accessorio, quali quelle relative al soggiorno presso le strutture alberghiere, restando a carico del Servizio sanitario nazionale l’erogazione delle prestazioni di assistenza termale previste dalla normativa vigente, identificate con decreto del Ministro della salute, nonché agli assicurati dell’INPS e dell’INAIL.
Patronati - Il ddl prevede, inoltre, la riduzione di 150milioni di euro dei fondi destinati per i patronati.
Zedde
Esodati, servono i "vasi comunicanti" per gli esclusi
Cresce l'attesa per conoscere il destino dei lavoratori che sono rimasti fuori dalla quarta salvaguardia per l'esaurimento dei posti. I lavoratori chiedono l'attivazione dei cd. vasi comunicanti.
Kamsin Ancora nulla di ufficiale circa l'attivazione dei cd. vasi comunicanti per la tutela dei lavoratori rimasti esclusi dalla quarta salvaguardia dopo l'esaurimento dei posti.
Come si ricorderà, per tale platea l'INPS aveva stimato l'esistenza di 2.500 beneficiari, ma in un recente messaggio il medesimo Istituto ha comunicato che la platea si è esaurita consentendo di salvaguardare solo i lavoratori che maturino i requisiti entro il 31 ottobre 2012. Sono pertanto rimasti fuori dalla tutela i lavoratori che hanno maturato il diritto previdenziale dal 1° Novembre 2012 al 31 dicembre 2013. Si tratta, secondo stime sindacali, di almeno 4-5mila persone.
Per questi lavoratori esiste, tuttavia, la possibilità di essere salvaguardati comunque. Infatti, l'articolo 1, comma 193 della legge 147/2013 (legge di stabilità 2014) consente, previa l'adozione di un decreto interministeriale, il trasferimento delle risorse nell'ambito delle platee delle precedenti salvaguardie rimaste sotto-utilizzate, per tutelare proprio eventuali carenze in altre platee di lavoratori.
Proprio sul punto l'Onorevole Gnecchi (Pd) nell'interrogazione alla Camera dello scorso 15 Ottobre ha indicato al Sottosegretario al Welfare Luigi Bobba la necessità di attivare al piu' presto la suddetta procedura al fine di consentire l'uscita dei lavoratori rimasti attualmente senza tutela. Se tale valvola di sfogo, infatti, non dovesse essere attivata in tempo utile questi lavoratori si troverebbero costretti a fare domanda per l'ammissione alla sesta salvaguardia con il rischio di sottrarre i posti disponibili per i lavoratori di tale contingente.
La procedura prevista dall'articolo 1, comma 193 della legge di stabilità 2014 prevede infatti il trasferimento delle risorse nell'ambito delle platee previste dalla legislazione vigente, in relazione all'effettivo utilizzo delle somme stanziate previa adozione di un decreto interministeriale Lavoro-Economia. "Come testimoniato dalla copertura finanziaria della cosiddetta «sesta salvaguardia», - ricorda la Gnecchi - , esistono sovrastime, anche consistenti, nella determinazione di alcune platee, mentre sussistono ancora diverse categorie di soggetti esclusi dalle salvaguardie per questioni prevalentemente nominalistiche".
Zedde
730 precompilato, dal prossimo Aprile sarà realtà
Il consiglio dei ministri ha dato, ieri, il via libera al decreto legislativo in materia di semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata. L'operazione che coinvolge una platea potenzinale di 30 milioni di contribuenti, tra dipendenti e pensionati. Kamsin La dichiarazione precompilata sara' disponibile dal 15 aprile, e chi la accettera' non avra' controlli. Intanto il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti ha fatto sapere che non si arrivera' alla depenalizzazione ma il governo studia alcune novita' sulla cosiddetta "dichiarazione infedele" circoscrivendo il carattere penale (cioe' il reato) ad alcuni casi precisi piu' legati all'effettivo occultamento dei ricavi che alle eventuali contestazioni sui casi di deducibilita' per cui restano ovviamente tutte le sanzioni amministrative.
"Per cio' che riguarda il reato di dichiarazione infedele, esiste gia' la necessita' di una revisione, al fine di adeguare le sanzioni alla effettiva gravita' dei comportamenti, nel rispetto del principio di proporzionalita'", ha specificato Zanetti. La legge n.23 del marzo scorso piu' nota come "delega fiscale" portera' il governo - Zanetti auspica tempi brevi- a riscrivere il sistema tributario alla luce di maggiore equita' e trasparenza. Dalla data di entrata in vigore del provvedimento (27 marzo 2014), il Governo avra' 12 mesi di tempo per adottare i vari decreti legislativi per la revisione del sistema tributario. Ma i riflettori sono tutti puntati sulla revisione del sistema sanzionatorio, in modo da correlare le sanzioni all'effettiva gravita' dei comportamenti, aggiunge Zanetti, introducendo la possibilita' di "ridurre le sanzioni in casi di minore gravita' o di applicare sanzioni amministrative anziche' penali".
"In questo modo si puo' circoscrivere in maniera piu' precisa l'ambito di applicazione della disciplina penale tributaria, con l'obiettivo di evitare inutili aggravi di lavoro per la magistratura inquirente" , ha concluso il sottosegretario, "consentendole una piu' precisa focalizzazione sui casi effettivamente rilevanti, aumentando da un lato la deterrenza effettiva e riducendo dall'altro le incertezze e i rischi per il contribuente".
Zedde