Notizie

Notizie

- Roma, 13 ago. - "Tutto bene" con Mario Draghi. Matteo Renzi rientra a piedi a palazzo Chigi e ai giornalisti che gli chiedono se l'incontro con il presidente della Bce sia stato in un clima di serenita' o di scontro, il premier spiega: "con Draghi ci vediamo periodicamente, era tutto gia' posto da prima. La stampa italiana ha letto le parole di Draghi in una chiave negativa per l'Italia e quindi il mio 'non ci facciamo commissariare' come una replica al presidente della Bce. Ma non e' cosi'". Ma la lettura e' frutto della sensazione che l'Italia sia un osservato speciale, fanno notare i giornalisti. "Non e' cosi', vi assicuro che non e' cosi'" replica Renzi. Forse per il ricordo della lettera del 2011... "Voi eravate qui, io ero sindaco di Firenze" sorride il premier ai giornalisti.
- Roma, 13 ago. - "Mentre Renzi raggiunge l'ennesimo record sul debito pubblico, ci stupiamo della polemica relativa al ricorso di Zaia circa i tagli lineari imposti agli enti locali a copertura degli 80 euro. Ricordiamo al riguardo che gia' la Regione Lombardia ha fatto un ricorso contro i tagli lineari, ricorso che la Consulta ha accolto e sulla base di questa sentenza, che ha fatto saltare i tagli lineari a partire dal 2015 gia' fatti con precedenti decreti, il governo Renzi dovra' recuperare almeno 1 miliardo e mezzo per mancate coperture. Come dire, 'piove sul bagnato'". Lo afferma Massimo Garavaglia, responsabile economico della Lega Nord e Assessore all'Economia e Bilancio della Regione Lombardia. Per il responsabile economico della Lega, "la Legge di Stabilita' che il governo si appresta a varare si presenta quindi molto complicata: da un lato andranno trovate le coperture mancanti comprese queste dei tagli lineari non piu' fattibili; dall'altro, la continua crescita del debito espone la finanza pubblica a rischi notevoli". Insomma, conclude Garavaglia, "non se ne esce senza una ripartenza del Pil che pero' puo' avvenire solo da un forte abbattimento delle imposte. Sarebbe il caso che Renzi prendesse in considerazione seriamente la proposta di Salvini sulla flat-tax". .
- Roma, 13 ago. - "Expo. Cinque milioni di biglietti venduti, 147 Paesi coinvolti. Stamani ho visitato i cantieri, la cosa piu' bella e' stata vedere delle persone che non stanno semplicemente costruendo un'opera o tirando su padiglioni, ma stanno restituendo l'orgoglio a un Paese. C'e' da correre, io tornero' a Milano il 16 ottobre per fare il punto della situazione, ma sono sicuro che i tempi saranno rispettati e il primo maggio 2015, quando iniziera' l'Expo, saremo fieri di essere italiani". Lo scrive sulla sua pagina facebook il premier Matteo Renzi, postando alcune foto della visita svolta questa mattina ai cantieri dell'Expo. .

Con l'approvazione definitiva del Dl 90/2014 l'impianto complessivo della Riforma Fornero non è stato cambiato. La pensione anticipata resta conseguibile al perfezionamento di 41 anni e 6 mesi di contributi (42 anni e 6 mesi per gli uomini). Kamsin La pensione di vecchiaia è ottenibile al perfezionamento di 66 anni e 3 mesi per gli uomini del settore privato e pubblico (e lavoratrici del settore pubblico); 63 anni e 9 mesi per le lavoratrici del settore privato; 64 e 9 mesi per le autonome.

Per i dipendenti pubblici viene introdotta tuttavia la facoltà alle Pa di risolvere il rapporto di lavoro al compimento del 62esimo di età (65 anni per i medici) qualora il lavoratore abbia raggiunto la massima anzianità contributiva. In altri termini l'amministrazione potrà unilateralmente mandare a casa, con una decisione motivata, chi ha raggiunto i 42 anni e 6 mesi di contributi (41 anni e 6 mesi per le donne), dirigenti compresi. L'altra innovazione del Dl Madia, sul comparto pubblico, è l'abolizione definitiva dei trattenimenti in servizio a partire dal 31 Ottobre 2014, una novità che nei fatti può comportare una breve anticipazione dell'età pensionabile.

Il decreto invece non tocca l'adeguamento periodico alla stima di vita. Pertanto resta confermato dal prossimo triennio 2016-2018 l'incremento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia e di quelli contributivi per la pensione anticipata. Adeguamento che, si stima, sarà pari a 4 mesi. Questo significa che, ad esempio, dal 1° gennaio 2016 per la pensione anticipata saranno richiesti 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Confermato anche il sistema di penalizzazioni che colpisce i lavoratori che accedono alla pensione anticipata prima del 62esimo anno di età. Qualora si chieda la pensione anticipata prima dei 62 anni di età, l'assegno viene corrisposto, per la quota retributiva, con una riduzione pari all'1% per ogni anno di anticipo, percentuale che sale al 2%, per ogni anno di anticipo che supera i 2. Ad esempio se si richiede la pensione anticipata dopo aver raggiunto i 42 anni a 60 anni, si riscuoterà, per la quota di pensione calcolata con il sistema retributivo (riferito all'anzianità accumulata sino a tutto il 2011), un assegno decurtato del 2%. Se invece la si richiede a 59 anni di età la decurtazione sale al 4%.

Il Dl 216/2011, approvato subito dopo la riforma Fornero, esclude dall'applicazione delle riduzioni percentuali i trattamenti liquidati in favore di coloro che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017. Ciò a condizione che il possesso del requisito, derivi da: prestazione effettiva di lavoro; periodi di astensione obbligatoria per maternità, assolvimento degli obblighi di leva, infortunio o malattia; periodi di cassa integrazione ordinaria; astensione dal lavoro per la donazione di sangue; congedi parentali di maternità e paternità; congedi e permessi con riferimento a persone con handicap in situazione di gravità. Nel passaggio alla Camera della riforma Madia era stato approvato un emendamento che escludeva dalle penalizzazioni anche chi raggiungeva il requisito dei 42 anni con l'aiuto della contribuzione figurativa, da riscatto (laurea ad esempio) o da contribuzione volontaria. Dopo la bocciatura della Ragioneria generale, e l'approvazione definitiva del provvedimento, le penalizzazioni restano alle condizioni sopra descritte. Su questo fronte ci si aspettava un maggiore coraggio da parte del governo.

Nulla di nuovo anche per quanto riguarda l'opzione donna. Le donne che vogliono andare in pensione con le vecchie regole — ossia a 57 anni di età con 35 di contributi (58 anni se lavoratrici autonome) — possono continuare a farlo, in via eccezionale sino al 2015, scegliendo un trattamento calcolato interamente con il sistema contributivo a condizione che la finestra si apra entro e non oltre il 31.12.2015.

Riforma Pensioni, stop al trattenimento in servizio nella scuolaZedde

- Roma, 13 ago. - "I 40 miliardi di Fondi Ue dell'Accordo di partenariato ancora da stipulare rappresentano oggi semmai l'opportunita' di spenderli tutti fino all'ultimo centesimo e non il rischio di perderli". Cosi' il sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio smentisce l'allarme lanciato rispetto alle osservazioni della Commissione europea del luglio scorso riguardo l'Accordo di partenariato 2014-2020 sui Fondi Ue: osservazioni commentate a suo tempo dallo stesso sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio in una nota del 10 luglio e oggetto dei successivi colloqui con il Commissario Johannes Hahn nella visita in Italia del 17 e 18 luglio con il sopralluogo a Pompei. "Le osservazioni non hanno messo in discussione l'impianto della proposta di Accordo italiana - aggiunge Delrio - che anzi la Commissione ci ha invitato a rispettare ma suggerendo, in un dialogo costante con il Governo italiano, affinamenti e precisazioni, molto spesso completamente condivisibili".
© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati