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- Roma, 17 ago. - "Com'e' noto, condivido in toto la tesi oggi ribadita dai professori Alesina e Giavazzi sulle colonne del Corriere della Sera, totalmente opposta e alternativa alla logica degli "zero virgola" e della "gestione dell'esistente" praticata finora dall'attuale Governo, purtroppo in totale linea di continuita' con i Governi Monti e Letta". Lo dichiara Daniele Capezzone, di Forza Italia, Presidente della Commissione Finanze della Camera. "Nel mio libro 'Per la rivincita' - spiega - ho dettagliato l'operazione, proponendo un vero e proprio piano-choc. Occorre sfondare il limite del 3%, e occorre farlo per realizzare un super-taglio di tasse, accompagnato da tagli di spese e riforme strutturali. In particolare, propongo un taglio di tasse di 40 miliardi in meno in 2 anni (e poi 12 nei successivi 3), con tre destinatari: le imprese, i lavoratori e il nucleo famiglia/consumatori. Per le imprese, c'e' il dimezzamento Irap e il calo dell'Ires al 23%; per i lavoratori, ci sono 10 miliardi in meno di tasse sul lavoro; per le famiglie e i consumatori, c'e' la cancellazione della tassa sulla prima casa e il calo dell'Iva al 20%. Nel mio libro, per l'esattezza al capitolo 16, sono indicate tutte le coperture effettuate con tagli di spesa pubblica. E' questa una vera ipotesi di "politica economica della liberta'" per uscire dal tunnel e conquistare tassi di crescita significativi. Il resto, mi spiace per Renzi, e' solo manutenzione del declino". .
Si riaprirà a Settembre il capitolo sulle pensioni in vista della legge di stabilità per il 2015. Sullo sfondo la possibilità di un temperamento della Riforma Fornero

Kamsin Dopo il brutto stop nel decreto legge sulla pubblica amministrazione, le speranze di una revisione della Riforma Fornero sono affidate alla prossima legge di stabilità. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha sostanzialmente confermato, prima della pausa estiva, la volontà del governo di introdurre dei correttivi al Dl 201/2011 per concedere maggiore flessibilità sull'età pensionabile. 

L’idea fatta dal Ministro è quella di fornire un ventaglio di possibilità al lavoratore che intende lasciare il lavoro per andare in pensione prima dei tempi canonici fissati dalla riforma Monti- Fornero. Poletti ha parlato di strumenti differenziati adatti e coerenti con le diverse situazioni anche se non ha specificato nei dettagli quali saranno le iniziative.

Tra le ipotesi in campo c'è la possibilità di riproporre i cd. "pensionamenti flessibili", un progetto elaborato lo scorso anno dagli onorevoli Baretta e Damiano che consentirebbe un anticipo della pensione fino a 62 anni di età e 35 di contributi con un sistema di penalità; la riapertura del sistema delle quote che regolava la vecchia pensione di anzianità; l'introduzione del ”prestito pensionistico“ per chi ha perso il lavoro a pochi anni dal raggiungimento dei requisiti richiesti per l’accesso all’assegno pensionistico.

Sempre nell'ottica di consentire un anticipo sull'età pensionabile, la legge di stabilità potrebbe essere il veicolo da utilizzare per la proroga dell'opzione donna, una misura su cui l'esecutivo ha fatto nelle scorse settimane un frettoloso dietrofront, ma che potrebbe estendere la possibilità per lavoratori e lavoratrici di accedere alla pensione con requisiti agevolati sino al 2018 al prezzo di avere un assegno calcolato con il sistema contributivo. Possibile anche che la finanziaria sia utilizzata per inserire la norma, stralciata dal Dl sulla Pa, che cancelli le penalizzazioni per i lavoratori precoci. 

Le altre misure su cui si attende il via libera - A settembre dovrebbe iniziare in Senato la discussione del progetto di legge in materia di sesta salvaguardia, un provvedimento, approvato agli inizi di luglio alla Camera che consentirà ad ulteriori 32 mila soggetti di mantenere le vecchie regole pensionistiche. Già a fine mese si dovrebbero poi conoscere le decisioni dell'esecutivo sui quota 96 della scuola, un intervento che consentirebbe a 4mila docenti che hanno maturato un diritto a pensione entro la fine dell'anno scolastico 2011/2012 di andare in pensione in deroga alla disciplina vigente.

Le proposte per introdurre maggiore flessibilità

La proposta Damiano - Il disegno di legge messo a punto già nella scorsa legislatura prevede, con 35 anni di contributi, la possibilità di anticipare l’età del pensionamento fino a 62 anni, con un sistema di penalizzazioni (dal 2 all’8% a seconda di quanti anni mancano ai 66). Verrebbe meno anche la penalizzazione per chi ha maturato 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica. Si tratta dei cd. pensionamenti flessibili.

La Quota 100 - Possibile l'introduzione di un sistema basato sulla precedente pensione di anzianità. Cioè ancorato ad un minimo di età anagrafica unitamente al perfezionamento di un requisito contributivo (es. 40 anni di contributi e 60 di età; oppure 39 di contributi e 61 di età).

Il Prestito Pensionitico - E' l'ipotesi elaborata dall'ex ministro del Lavoro Enrico Giovannini. L'idea consentirebbe a chi, a pochi anni dalla pensione, si ritrova disoccupato e senza ammortizzatori sociali di chiedere all'Inps un anticipo dell’assegno pensionistico fino a 2-3 anni, importo che poi sarà rimborsato piano piano con micro-prelievi sull'assegno una volta conseguita la pensione.

Riforma Pensioni, piu' facile il pensionamento d'ufficio a 65 anni nelle Pa

Pensioni quota 96, i professori scendono in piazza a Roma il 29 AgostoZedde

Si parte con Valtur e si prosegue con Ast (Thyssen) e Lucchini, passando per Alcoa e Pasta Agnesi, per proseguire con Alcatel e Termini Imerese. Kamsin Settembre sarà un mese critico per l'industria italiana: i tavoli di confronto istituiti presso il ministero dello Sviluppo economico sono numerosi come l'anno scorso ma dopo alcuni esiti positivi e il lavoro svolto nei mesi scorsi, le prospettive di giungere in autunno alla soluzione di alcune importanti vertenze sembra piu' a portata di mano.

Il primo appuntamento gia' fissato e' per mercoledi' 3 per il gruppo turistico che dopo l'amministrazione straordinaria e' passato ad Orovacanze. Giovedi' 4 e' la volta di ThyssenKrupp: bloccata dall'intervento del ministro Guidi l'avvio della procedura di mobilita' per 550 lavoratori, si tratta ora di rivedere il piano industriale sperando di giungere a un piano di rilancio. Sempre nel settore siderurgico, prosegue il negoziato per Lucchini: si sta infatti trattando in esclusiva la vendita alla societa' indiana Jindal. "Il negoziato - fanno sapere dal Mise - sta andando avanti positivamente. Speriamo di arrivare alla fase conclusiva al ministero nella prima meta' di settembre". Ottimismo viene manifestato anche per la complessa vicenda Ilva, seguita "minuto per minuto": tra le manifestazioni di interesse, quella in stato piu' avanzato e' di Arcelor Mittal. "Ci sono le condizioni - dicono al ministero - per trovare una soluzione positiva".

Nell'agenda del ministero figura anche giovedi' 4 l'accordo per Alcatel. Lunedi' 8 settembre e' fissato l'incontro tecnico dedicato all'offerta avanzata da Grifa per Termini Imerese, a cui seguira' il 23 il tavolo politico. Tra il 9 e il 10 e' previsto poi il tavolo sulla Solsonica di Rieti: dovrebbero entrare degli investitori italiani che farebbero compiere all'azienda del settore fotovoltaico significativi progressi dal punto di vista tecnologico. Situazione piu' critica e' quella di Ideal Standard, che sara' affrontata al ministero giovedi' 11. Il 12 e' convocato il tavolo per Pasta Agnesi. Poi c'è la vertenza Breda Menarini, la trattativa per la De Tomaso di Torino.  

A meta' settembre sara' poi convocato il tavolo sulla raffinazione e quindi quello sui call center, ma gia' dai primi del mese al ministero faranno il punto sulla siciliana Almaviva e sulla calabrese Infocontact. 

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Gli italiani hanno ripreso ad emigrare all'estero ma rispetto al passato sono tanti i 40 e 50enni pronti a lasciare il Paese per trovare un lavoro. Kamsin E' quanto rileva una ricerca del Centro studi Cna, secondo cui negli anni della crisi sono emigrate dall'Italia all'estero circa 620mila persone: dal 2007 al 2013 il numero di coloro che hanno abbandonato l'Italia e' aumentato del 92,9%. Solo nel 2013 hanno lasciato il Paese 125.753 adulti, un numero simile a quello degli abitanti della Val d'Aosta o della citta' di Pescara.

Nella stragrande maggioranza, oltre 80mila, erano italiani, gli altri immigrati. Il nuovo boom di espatri e' trainato da lavoratori con i capelli grigi. Nel periodo 2007/13 l'incremento degli espatriati italiani con un'eta' tra i 40 e i 49 anni e' stato pari al 79,2%. Nella fascia tra i 50 e i 64 anni la crescita ha toccato il 51,2%. I giovani che hanno deciso di emigrare, in percentuale, sono aumentati di meno: +44,4% quanti avevano tra i 15 e i 29 anni, +43% la fascia 30-39 anni. In termini assoluti continuano a essere i giovani ad emigrare in maniera piu' massiccia: nel 2013 il 36,3% del totale aveva tra i 30 e i 39 anni, il 27,8% tra i 15 e i 29 anni.

Nel frattempo, e' salita pero' al 21,9% la fascia 40-49 anni e al 14% quella tra i 50-64 anni. Se un tempo dopo i 50anni un emigrato tornava al paese d'origine, ora gli 'over' sono anche pronti a fare le valigie e a cercare fortuna oltre frontiera. La Cna ipotizza che chi emigra dopo il giro di boa dei quarant'anni sono persone che la mancanza di occupazioni qualificate non permette di valorizzare;probabilmente anche imprenditori, che puntano a "vendere" la propria esperienza in mercati emergenti. 

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- Roma, 16 ago. - "Abbiamo convocato per il 20 agosto alle 12.30 le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato alla presenza dei ministri Pinotti e Mogherini per condividere le iniziative decise dai ministri degli esteri dell'UE nel vertice di ferragosto sull'Iraq". Lo rende noto Nicola Latorre, senatore del Pd e presidente della commissione Difesa del Senato. Per ora, sta gia' funzionando l'invio di aiuti umanitari dall'italia in Iraq: "Stanotte e' arrivato a Erbil un primo volo di aiuti umanitari e stasera arriva il secondo di sei voli umanitari - ha detto il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli -. Questo per ribadire, quindi, che l'Italia, innanzitutto sul fronte umanitario, c'e' ed e' stato il primo Paese ad essere politicamente li'. Adesso, c'e' una sequenza di visite in corso e siamo tra i piu' esposti su questo fronte. Per quanto riguarda il resto, noi dobbiamo assolutamente seguire delle procedure interne internazionali e stiamo attenti a non ripetere errori fatti in passato". Pistelli aggiunge: "Per quanto riguarda le forniture, noi abbiamo uno strumento che e' il "decreto missioni" e abbiamo bisogno in questa circostanza di un passaggio parlamentare. Il passaggio parlamentare potrebbe anche avvenire, se uno vuole, a posteriori, quindi a fine agosto. Dato pero' che gli americani con diverse procedure sono riusciti ad arrivare per tempo e hanno anche segnato alcuni successi che hanno permesso di ridurre il danno dell'avanzata di Isil, credo che le nostre forniture, per quello che saranno, non arriveranno comunque tardi". Dai 5 stelle, intanto, arriva un post-choc di Alessandro Di Battista sul blog di Grillo: "Se a bombardare il mio villaggio e' un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana. Non sto ne giustificando ne' approvando, lungi da me. Sto provando a capire". Cosi' il deputato M5S Alessandro di Battista in un post sul blog di Beppe Grillo sull'Isis e la situazione in Iraq. "Dovremmo smetterla di considerare il terrorista un soggetto disumano con il quale nemmeno intavolare una discussione - sostiene Di Battista - questo e' un punto complesso ma decisivo. Nell'era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, e' la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. E' triste ma e' una realta'". Secondo il deputato 5 stelle, membro della commissione Esteri della Camera, "per la sua natura di soggetto che risponde ad un'azione violenta subita, il terrorista non lo sconfiggi mandando piu' droni, ma elevandolo ad interlocutore. Compito difficile ma necessario, altrimenti non si fara' altro che far crescere il fenomeno". "Mentre atterra il secondo volo umanitario italiano a Erbil e il Governo e' pronto a presentare al Parlamento le sue idee per la crisi irachena e l'autodifesa curda, sono impressionato dalla pochezza e dalla superficialita' delle parole di Di Battista". Lo scrive su facebook il viceministro degli Esteri, Lapo Pistelli. .
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