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- Roma, 17 lug. - Incontro in diretta steaming tra M5S e Pd sulle riforme. "Credo che sia oggettivo che si sono fatti dei passi in avanti. Chi lo negasse sbaglierebbe". Matteo Renzi si presenta esplicitamente come 'il poliziotto buono' dei film per segnalare alla delegazione M5S che incontra alla Camera quella Pd un atteggiamento di apertura. "Non mi pare che siate poi cosi' distanti da noi sulle riforme istituzionali. Se io sono autoritario, attenti: voi rischiate di diventare pericolosi bradipi...". Usa l'arma dell'ironia, Matteo Renzi, per far decollare un confronto, quello con il M5S, che al momento stenta a prendere quota. Cambia registro, il leader Pd e presidente del Consiglio, quando il 5 Stelle Toninelli stuzzica dicendo che sulla legge elettorale "comanda Berlusconi...". "Vede Toninelli, questa e' una battuta simpatica, divertente, alla quale potrei rispondere che comanda chi ha i voti... Noi ne abbiamo presi 11 milioni. Quando capita a voi ci fate un fischio...", rintuzza allora Renzi per invitare a stare al merito delle questioni "senza tradire intenti polemici" fini a se stessi. "Noi non pensiamo che la preferenza sia lo strumento della democrazia, ma tra l'averla e il non averla noi preferiremmo averla", ha detto ancora Matteo Renzi durante l'incontro con i Cinque Stelle aggiungendo: "Si e' trovato un accordo sull'Italicum e noi abbiamo scelto di utilizzare lo strumento delle primarie" per garantire la scelta degli elettori. "Quando si fanno le leggi elettorali e costituzionali non e' che arriva uno e dice 'si fa con la mia legge'. Questa legge Costituzionale e' stata profondamente modificata, io avrei per esempio preferito un maggior numero di sindaci... - ha detto il premier -. Non apriamo questa discussione: il doppio turno di lista e' un punto importante". .

- Palermo, 17 lug. - La Corte d'Assise di Palermo, presieduta da Alfredo Montalto, sciogliera' il 25 settembre, alla ripresa del processo sulla trattativa Stato-mafia, la riserva in ordine alla richiesta di sentire il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E' stato annunciato al termine della deposizione di Vitaliano Esposito, dopo che il procuratore aggiunto Vittorio Teresi aveva manifestato "l'opportunita' di dare corso alle necessarie attivita' per la testimonianza del presidente Napolitano". La Corte ha annunciato che sciogliera' la riserva il 25 settembre. .

- Roma, 17 lug. - In corso l'atteso incontro tra Pd e M5S sulle riforme in diretta streaming. A sorpresa c'e' anche Matteo Renzi, anche se per i primi minuti non interviene nella discussione lasciando la parola alla Serracchiani e alla Moretti. La riunione, inizialmente prevista per le 14, e' stata rimandata di un'ora. Circostanza che ha scatenato la reazione ironica del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che su Twitter lancia l'hashtag #chefatica. Il Pd e' rappresentato dal vicesegretario Debora Serracchiani, dal capogruppo della Camera, Roberto Speranza e da Alessandra Moretti.

La delegazione dei 5 Stelle e' composta invece dai capigruppo di Camera e Senato, Paola Carinelli e Vito Petrocelli, da Danilo Toninelli dallo stesso Luigi Di Maio. L'incontro e' diffuso in diretta streaming sul blog stesso, su 'La Cosa', ma anche sul canale Youtube della Camera.

Sul dibattito sulle riforme aleggia lo spettro della ghigliottina. E' quanto temono i senatori del Movimento 5 stelle nell'immediata vigilia della Conferenza dei capigruppo del Senato (e del vertice Pd-M5S) che dovra' decidere i tempi della discussione del ddl Boschi. "E' pura follia!", afferma Vincenzo Maurizio Santangelo parlando di "imminenti richieste che Zanda (Pd) avanzera' nella capigruppo. Ci sono voluti quasi tre anni per scrivere la Carta - commenta - ed ora, in piena estate, Renzi e Berlusconi pensano di stravolgerla, diminuendo gli spazi democratici per i cittadini, in tre soli giorni".

Prevertice Pd a palazzo Chigi prima della riunione con M5S

Ncd, tramite il capogruppo al Senato, Maurizio Sacconi, conferma di voler chiudere "prima della pausa estiva", ma il suo compagno di partito Renato Schifani riconosce che "il percorso e' arduo. Da qui al 10 agosto bisogna trovare una soluzione politica". Sul tavolo, fa notare, ci sono ben 7mila emendamenti: "Mi auguro vengano dimezzati - prosegue - ma anche se fossero 2mila, impegnerebbero moltissimo l'aula. E sulle riforme costituzionali - ricorda - non e' previsto il voto di fiducia. Mi affido quindi alla responsabilita' dei partiti e alla capacita' di mediazione della presidenza del Senato affinche' trovino una soluzione politica".

Zanda: si vota da lunedi' pomeriggio

- Roma, 17 lug. - Il dibattito sulle riforme nell'Aula del Senato "terminera' lunedi' mattina, ci saranno poi le repliche dei relatori di maggioranza, del relatore di opposizione e del governo. Poi, nel pomeriggio, iniziera' il voto sugli emendamenti". Lo ha detto il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, al termine della capigruppo di palazzo Madama. I termini 'contingentamento' e 'ghigliottina', ha aggiunto, "non sono stati pronunciati" nel corso della riunione. .
- Roma, 17 lug. - Riunione a Palazzo Chigi prima dell'incontro tra Pd e M5S: nella sede del governo sono arrivati il vicesegretario del Partito Democratico Debora Serracchiani, l'eurodeputata Alessandra Moretti e il capogruppo dem alla Camera, Roberto Speranza. "La delegazione sara' formata dai firmatari della lettera ai 5 Stelle", ha detto Moretti rispondendo ai cronisti.
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