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Si allungano i tempi per l'approvazione definitiva del disegno di legge in materia di sesta salvaguardia, approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati all'inizio del mese di luglio. Kamsin Il testo è stato infatti assegnato alla Commissione Lavoro ma non è stata ancora indicata una data per la sua trattazione. Difficile quindi che il testo sbarchi in Aula per il via libera definitivo in tempi brevi, entro Luglio.

Peraltro, secondo il calendario dei lavori dell'Aula, Palazzo Madama sarà impegnato ad oltranza nella discussione (almeno sino al 25 Luglio) sul ddl sulla Riforma Costituzionale e sul decreto legge competitività (Dl 91/2014). La settimana successiva e sino all'8 Agosto il Senato lavorerà al Decreto legge sul turismo e su quello della Pa (attualmente in trattazione alla Camera). I tempi dunque rischiano di slittare.

Com'è noto il testo, che non dovrebbe subire variazioni sostanziali rispetto alla versione licenziata da Montecitorio prevede la tutela di ulteriori 32.100 lavoratori appartenenti ai seguenti profili: a) lavoratori in mobilità (5.500 soggetti); b) prosecutori volontari (12.000 soggetti); c) lavoratori cessati per accordi individuali o collettivi, licenziati individuali (8.800 soggetti);  d) lavoratori in congedo per la cura di parenti disabili (1.800 soggetti). Ed estende inoltre la platea dei beneficiari anche ad una nuova categoria: e) i cessati da un rapporto di lavoro a tempo determinato (4mila soggetti).

Intervento che viene attuato attraverso 8.100 nuove posizioni da finanziarie e 24mila già finanziate ma non utilizzate. Si tratta nello specifico di 20mila posizioni derivanti dalla seconda salvaguardia che viene pertanto ridotta da 55mila a 35mila posizioni (con un intervento chirurgico sull'articolo 22, comma 1, lettera a) del Dl 95/2012 che riduce la capienza del contingente da 40mila a 20mila posti) e da 4mila posizioni rese disponibili nella quarta salvaguardia che vede ridursi la capienza del contingente dei cessati unilaterali da 6.500 posizioni a 2.500 (l'intervento opera sull'articolo 11, comma 2 del Dl 102/2013).

Zedde

- Milano, 18 lug. - E' "profondamente commosso" Silvio Berlusconi dopo l'assoluzione piena sul caso Ruby. Per i giudici della corte d'appello di Milano la concussione "non sussiste", mentre per quanto riguarda l'accusa di prostituzione minorile "il fatto non costituisce reato": con questa formula e' stata sancita l'assoluzione, a un anno dalla condanna di primo grado a 7 anni. "Da oggi possiamo andare avanti con piu' serenita'", ha commentato l'ex premier in una nota dopo la sentenza, garantendo che "il percorso politico di Forza Italia non cambia" perche' e' "nell'interesse dell'Italia, della democrazia, della liberta'".

Mentre i giudici pronunciavano la loro decisione, Berlusconi si trovava a Cesano Boscone per l'undicesima giornata dei servizi sociali cui e' stato condannato per il processo Mediaset; alla Sacra Famiglia e' stata, secondo i presenti, una mattinata "normale", dove l'unica 'anomalia' per Berlusconi e' stata l'uscita in anticipo di qualche minuto. La sentenza d'appello e' arrivata a quattro anni dal primo articolo di giornale che aveva acceso la miccia sulle presunte frequentazioni tra l'ex premier e la giovane marocchina.

E' una decisione che va "oltre le piu' rosee previsioni" per il legale Fausto Coppi; in attesa delle motivazioni dei giudici, l'avvocato ha spiegato che Berlusconi "se mai avesse avuto rapporti con Ruby, almeno per un certo periodo di tempo, non ne conosceva l'eta'". Quanto alla concussione, Coppi ha affermato che sarebbe pronto a portare il caso Ruby ai suoi studenti come paradigmatico di una condotta che non e' reato. "E' il giorno piu' bello della mia vita, ho pianto come una bambina. Giustizia e' fatta", ha commentato la compagna di Berlusconi, Francesca Pascale.

Esultano gli esponenti di Forza Italia: per Mariastella Gelmini "e' un'emozione fortissima" e Renato Brunetta e' tornato a invocare una "commissione parlamentare d'inchiesta sul colpo di Stato del 2011". E i senatori del partito, in una lettera, hanno espresso al loro leader la "piu' profonda felicita' e soddisfazione". "Sono contento per lui, personalmente, perche' gli sono amico e questo era veramente un'ingiustizia", ha dichiarato il governatore leghista della Lombardia, Roberto Maroni.

Per il Pd si e' espresso su Twitter il senatore Andrea Marcucci: "Le sentenze non si commentano e le riforme naturalmente vanno avanti. Le catastrofi di tanti Nostradamus non si avverano". Ironici, invece, i 5 stelle: "Berlusconi passa da 7 anni a 0, nel secondo appello...meglio della Germania", e' il commento a sfondo calcistico del deputato Alessio Villarosa. ,

- Roma, 18 lug. - In occasione della visita ufficiale che il Commissario europeo per la Politica Regionale, Johannes Hahn, ieri al sito archeologico di Pompei e oggi al Senato della Repubblica italiana nell'ambito della Cosac durante il semestre europeo di Presidenza, si e' svolto stamani a Palazzo Chigi un incontro bilaterale con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega alla Coesione territoriale, Graziano Delrio, dedicato al processo di definizione dell'Accordo di partenariato e dei programmi operativi per periodo 2014-2020. Al termine dell'incontro, il Commissario Hahn e il Sottosegretario Delrio hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta: "Abbiamo avuto un confronto positivo e dettagliato sull'importante tema dell'utilizzo in Italia degli investimenti europei di nuova generazione della politica di coesione e sulle questioni ancora in via di definizione relative all'Accordo di partenariato. Sulla base di questo confronto, possiamo dire che confidiamo che saremo in grado di concludere le negoziazioni e adottare l'Accordo di partenariato in settembre". "Sottolineiamo - si legge ancora nella nota diffusa da palazzo Chigi - come l'elemento chiave di questo negoziato debbano essere la qualita' e la bonta' della programmazione affinche' questi investimenti e cofinanziamenti nazionali possano creare sviluppo e lavoro nelle regioni italiane. Stiamo facendo buoni progressi anche sui Programmi operativi, buona parte dei quali speriamo di poter adottare dopo la fine del 2014". .
- Roma, 18 lug. - I senatori dei Forza Italia compatti esprimono a Silvio Berlusconi la "piu' profonda felicita' e soddisfazione" per la sentenza di assoluzione emessa oggi dalla Corte d'Appello di Milano. Una sentenza, scrivono in una lettera "che rende merito alla magistratura giusta e restituisce appieno a te e a tutto il centrodestra l'orgoglio e la fierezza di vent'anni della storia nostra e del nostro Paese". Il capogruppo, Paolo Romani, e tutti gli altri 58 senatori confermano a Berlusconi "l'affetto personale ma anche la riconoscenza per averci dato la possibilita' di prendere parte all'unico vero progetto politico di centrodestra in Italia" e auspicano che "sia finalmente arrivato il segnale della fine di una lunga e dolorosa epoca di persecuzione giudiziaria nei tuoi confronti, non a caso iniziata con la tua discesa in campo, quando hai dato il via a questa grande avventura. La nostra grande avventura". - "Quella di oggi - aggiungono i senatori di FI - e' la tua vittoria, naturalmente, ma e' un po' anche la nostra vittoria. La vittoria di coloro che hanno continuato a credere in te, non soltanto nella tua buona fede e nella tua onesta' - su questo non si discute - ma anche nella tua capacita' di affrontare un'aggressione mediatico-giudiziaria senza precedenti. E' la vittoria di tutti quegli italiani, e sono tanti, che vogliono che la lotta politica in questo Paese si faccia nelle aule parlamentari e non nelle aule dei tribunali. E' la vittoria di tutti coloro che vorrebbero un dibattito politico sereno, onesto, chiaro, basato sui contenuti, un bipolarismo maturo, di tipo europeo, nel quale gli avversari si rispettino, si combattano sul piano nelle idee, non si demonizzino. Ed e' anche - concludono - la nostra vittoria, noi che ti abbiamo sempre conosciuto come l'uomo grande e generoso quale sei, l'opposto di quello disegnato da certe inchieste e da certi giornali". In calce al testo, le firme del gruppo FI al Senato al completo: Paolo Romani; Anna Maria Bernini; Donato Bruno; Paola Pelino; Emilio Floris; Maria Elisabetta Alberti Casellati; Bruno Alicata; Francesco Maria Amoruso; Francesco Aracri; Domenico Auricchio; Bernabo' Bocca; Sandro Bondi; Anna Cinzia Bonfrisco; Francesco Bruni; Giacomo Caliendo; Franco Cardiello; Franco Carraro; Remigio Ceroni; Riccardo Conti; Luigi D'ambrosio Lettieri; Domenico De Siano; Ciro Falanga; Enzo Fasano; Claudio Fazzone; Paolo Galimberti; Maurizio Gasparri; Niccolo' Ghedini; Vincenzo Gibiino; Francesco Maria Giro; Pietro Iurlaro; Pietro Liuzzi; Eva Longo; Lucio Malan; Andrea Mandelli; Marco Marin; Altero Matteoli; Riccardo Mazzoni; Alfredo Messina; Augusto Minzolini; Lionello Marco Pagnoncelli; Francesco Nitto Palma; Luigi Perrone; Enrico Piccinelli; Giovanni Piccoli; Antonio Razzi; Manuela Repetti; Maria Rizzotti; Mariarosaria Rossi; Salvatore Sciascia; Domenico Scilipoti; Francesco Scoma; Giancarlo Serafini; Cosimo Sibilia; Lucio Rosario Filippo Tarquinio; Denis Verdini; Riccardo Villari; Pierantonio Zanettin; Vittorio Zizza; Sante Zuffada.
- Milano, 18 lug. - Silvio Berlusconi potrebbe essere stato assolto dall'accusa di prostituzione minorile perche' "se mai avesse avuto rapporti con Ruby, almeno per un certo periodo di tempo, non ne conosceva l'eta'". E' questa l'ipotesi formulata dal professor Franco Coppi, dopo la sentenza di assoluzione per l'ex premier dalla duplice accusa di concussione ("perche' il fatto non sussiste") e di prostituzione minorile ("perche' non costituisce reato"). "Quando si usa la formula 'il fatto non costituisce reato', spiega Coppi, "di solito c'e' la mancanza dell'elemento soggettivo, ma occorre comunque aspettare le motivazioni, perche' questa e' una formula elastica". Per quanto riguarda la concussione, ritenuta insussistente dalla Corte, Coppi afferma che questo e' un caso che porterebbe ai suoi studenti dell'universita' come paradigmatico di una condotta che non e' reato. .
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