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Intesa sulla riforma del Senato Lunedi' iniziera' il voto in Aula
Senato: accordo in extremis La riforma approda in aula
Delega fiscale, si allungano i tempi per l'approvazione dei decreti
Sarà lungo il percorso attuativo della delega fiscale. Il Decreto legislativo sulla semplificazione fiscale è giunto con due settimane di ritardo alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato e della Camera per l'acquisizione dei loro pareri. Kamsin Nonostante i tempi stretti dichiarati dall'esecutivo l'approvazione definitiva del primo decreto legislativo (il governo ha infatti licenziato anche un secondo provvedimento in materia di Riforma del Catasto che attualmente è giunto solo in Senato), avverrà dunque dopo la pausa estiva in concomitanza con i lavori sulla legge di stabilità. Lo schema di decreto legislativo sulla Riforma Fiscale varato dal governo Renzi contiene diverse misure che riguardano imprese, piccole imprese e lavoratori autonomi.
Ad esempio per le partite Iva vengono azzerati gli adempimenti per i rimborsi fino a 15.000 euro (ora la soglia è di 5.000 euro) e vengono aboliti i limiti all'ammontare dei rimborsi, in favore dei contribuenti non a rischio per i quali non è più necessaria la prestazione della garanzia a favore dello Stato. Inoltre i rimborsi dei crediti d'imposta e degli interessi in conto fiscale saranno erogati dall'agente della riscossione, senza che il contribuente debba presentare una apposita richiesta.
Snellito anche l'iter per le compensazione dei rimborsi da assistenza e compensi dei sostituti d'imposta. Per rendere più facile la vita alle imprese, per usufruire di regimi opzionali come la tassazione per trasparenza, il consolidato nazionale, la tonnage tax basterà dare comunicazione direttamente in sede di dichiarazione dei redditi o Irap. Per le spese di sponsorizzazione viene introdotta la percentuale unica di detrazione (50%) sia per le prestazioni di pubblicità che di sponsorizzazione per associazioni senza scopo di lucro. Si potrà detrarre l'Iva sulle spese di rappresentanza sostenute per l'acquisto di beni di costo unitario non superiore a 50 euro; attualmente sono detraibili dalle imposte sui redditi, ma ai fini Iva lo sono solo per gli omaggi di valore inferiore a 25,82 euro. Per le spese di vitto e alloggio dei professionisti non sarà più necessario fatturare le spese di vitto e alloggio del professionista, da parte del committente. Per quanto riguarda le spese di riqualificazione energetica, nel caso in cui i lavori proseguano per più periodi d'imposta, non sarà più necessario effettuare più comunicazioni.
Zedde
Camera deputati, ecco le sale per allattare i neonati
Via libera della Camera al prestito vitalizio ipotecario
E' arrivato il via libera della Camera alla proposta di legge del Pd sul prestito vitalizio ipotecario. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato. Kamsin La proposta di legge prevede che chi ha oltre 60 anni potrà accendere un prestito ipotecario sulla casa di abitazione con la capitalizzazione degli interessi. Gli "over 60" dunque potranno convertire in liquidità gli immobili che possiedono senza perderne la proprietà (vendendo, come oggi accade, la nuda proprietà) ma ponendoli come garanzia del prestito. In altri termini l'obiettivo della proposta di legge è cercare di smobilizzare il valore della proprietà fondiaria per consentire agli ultrasessantenni di ottenere denaro contanti per far fronte ad esigenze straordinarie.
In Italia potrebbe interessare una 'platea' di circa 200mila over 60 proprietari di case. In pratica la banca fa stimare il valore di mercato dell'appartamento, accende un'ipoteca ed eroga una somma che varia tra il 18 e il 40% di quel valore a seconda dell'età e del sesso (cioè dell'aspettativa di vita) del proprietario. L'operazione è terminata e da quel momento cominciano subito a cumularsi gli interessi sulla somma erogata. Facendo alcune stime, il vitalizio può ammontare per un appartamento del valore di 300mila euro a circa 54mila euro se il proprietario ha 60 anni. In caso di un proprietario 80enne di un'abitazione del valore di 1,5 milioni di euro, può arrivare al 30% di quel prezzo, ossia a circa 470mila euro.
I figli del soggetto avranno due opzioni: vendere la casa liquidando alla banca prestito e interessi, oppure reintegrare prestito e interessi decorsi fino alla morte del proprietario, e tenersi l'immobile.
In pratica rispetto alla nuda proprietà il prestito ipotecario vitalizio darà al mutuatario il vantaggio di non perdere la proprietà dell'immobile e, pertanto, di non precludere la possibilità agli eredi di riottenere l'immobile dato in garanzia, lasciando a questi ultimi la scelta di rimborsare il credito della banca ed estinguere la relativa ipoteca.
Zedde
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Delega Fiscale, scatta l'allarme sulle tasse delle sigarette elettroniche
I prezzi dei flacconi di ricarica delle e-cig sarebbero quintuplicati se passasse la proposta nella bozza di decreto legislativo che punta a riordinare la tassazione sui tabacchi e le sigarette elettroniche. Kamsin Lo denuncia Anafe-Confindustria, associazione nazionale produttori fumo elettronico, "sgomenta di fronte all'ennesimo tentativo di distruggere il settore della sigaretta elettronica, senza che si sia mai aperto un serio e reale confronto tra le istituzioni e gli operatori come invece previsto dal Tavolo aperto lo scorso febbraio".
A seguito di una prima analisi della bozza del D.lgs su accise e imposte di consumo applicate ai tabacchi e alle sigarette elettroniche, Anafe-Confindustria rileva che, nonostante l'ordinanza del Tar Lazio confermata dal Consiglio di Stato che ha sospeso l'imposta di consumo pari al 58,5% del prezzo di vendita, rinviando gli atti alla Corte Costituzionale, il Governo sembra voler andare avanti sulla strada di una imposizione fiscale che non consideri le peculiarita' del settore. "In primo luogo", spiega il presidente di Anafe-Confindustria, Massimiliano Mancini, "le sigarette elettroniche continuano ad essere ciecamente assimilate al tabacco. Questa volta cercando di trovare un'equivalenza impossibile da stabilire tra una svapata e un tiro di sigaretta".
Una metodologia cosi' congegnata "da' la sensazione che per il Governo l'unica preoccupazione sia tassare per provocare la sparizione del prodotto, e cio' anche senza alcun riguardo per il diritto alla salute e persino per le casse dello Stato che, sino ad ora, ci hanno solo rimesso. Il tutto ricordando sempre che l'Italia e' l'unico paese occidentale a tassare la sigaretta elettronica".
Zedde